Gli scrittori della porta accanto

I libri: la trasmissione del sapere nei secoli

I libri: la trasmissione del sapere nei secoli

Professione lettore Di Nicolò Maniscalco. I libri: la comunicazione scritta e la trasmissione del sapere nei secoli.

Verba volant scripta manent disse un giorno Caio Tito al senato romano.
Lui lo fece per consigliare la prudenza nello scrivere perché ciò che è messo per iscritto rimane leggibile nel tempo ed è inconfutabile. Facendo una riflessione su quella frase latina, però, si può affermare che la storia dell’uomo, nel passaggio dalla tradizione orale a quella scritta è alquanto cambiata.

Tutti gli esseri viventi, in qualche maniera, hanno bisogno di comunicare tra loro per la propria sopravvivenza. 

C’è chi lo fa in modo molto semplice – anche se a volte ricorre a meccanismi di una certa complessità – chi in modo complesso.
Nel primo caso ciò avviene tra le radici di piante diverse nello scambiarsi i segnali di pericolo. Si pensi, nel secondo, alla cosiddetta danza dell'otto delle api: con questo complesso stratagemma l'ape esploratrice comunica alle compagne dove si trova – a quale distanza e in quale direzione – una riserva di cibo rispetto all'alveare e al sole.
Queste, però, sono tutte comunicazioni destinate a replicarsi sempre con lo stesso cliché.
L’uomo invece, grazie all'evoluzione, ha raggiunto una capacità cognitiva che lo mette in grado di sfruttare il cervello, oltremodo sviluppato rispetto agli altri animali; e le mani, capaci tramite il pollice opponibile di fare cose mirabolanti. Da qui la necessità di elaborare ciò che vede, le proprie esperienze di vita rappresentandole sulle pareti delle grotte, dove vive.

Come essere vivente, quindi, è insita anche nell'uomo, l'esigenza di comunicare con i propri simili. 

Nei secoli, lo fa con regole e strumenti via via più complessi, partendo appunto dall'arte rupestre, alla scrittura cuneiforme, passando per i geroglifici, l’alfabeto – e alla loro espressione nella scrittura moderna – fino a arrivare alla contemporaneità di Internet.
A questo punto occorre porre l’accento su quello che lega tutti questi aspetti evolutivi. È proprio la scrittura, un’azione convenzionale per la quale un uomo scrive una frase che un altro uomo potrà leggere e interpretare. Manca da menzionare il supporto utilizzato. Dopo le pareti naturali delle grotte ne inventa di artificiali: tavolette da incidere, foglie di papiro sulle quali dipingere segni, fino ad arrivare all'invenzione della carta e, finalmente, il libro – non a caso scrivo tutto questo nel mese dedicato ai libri: Il Maggio dei Libri.

È noto che un ruolo fondamentale, nella storia del libro, l’ebbe Gutenberg nel 1452, con l’invenzione dei caratteri mobili per la stampa. Ma spesso ci si dimentica di secoli di tradizione amanuense.

Mi ha colpito quest’aspetto leggendo Il nome della Rosa di Umberto Eco, romanzo nel quale, com'è noto, la storia si svolge in un Monastero Benedettino di frati amanuensi e miniatori.
Mi è parso del tutto evidente che se oggi possiamo leggere quello che altri nostri simili scrivono e vivere con loro le emozioni che hanno voluto trasmettere, un po’ – ma un bel po’ – lo dobbiamo proprio a questi frati che per secoli hanno scritto con le loro mani la nostra storia.
Il bene di un libro sta nell'essere letto. Un libro è fatto di segni che parlano di altri segni, i quali a loro volta parlano delle cose. Senza un occhio che lo legga, un libro reca segni che non producono concetti, e quindi è muto.
Umberto Eco, Il nome della Rosa


Immagine di copertina: © Thomas Kelley
Nicolò Maniscalco Gli scrittori della porta accanto

Nicolò Maniscalco
L'infinita quantità dei suoi hobbies li rende assolutamente non tutti elencabili, tra questi: l'Agility Dog, che pratica con i suoi amati Border Collie, e la lettura di libri e fumetti.Dopo anni d’indecisione, inizia a scrivere un po' per gioco un po’ per mettersi alla prova.
Il Labirinto della Memoria, Zerounoundici Edizioni.
Nucleo operativo A5, Selfpublished.
Il confronto, Zerounoundici Edizioni.
I segreti di Adelita, Zeroundici Edizioni.
Il buio di Etiopa, PubMe – Collana Gli Scrittori della Porta Accanto.


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