Cinema Di Tamara Marcelli. Il monologo di Brad Pitt in Il curioso caso di Benjamin Button, di David Fincher, e quello di Tom Hanks in Sully, di Clint Eastwood.
Due film da Oscar, due libri, due grandi prove d'attore per Brad Pitt e Tom Hanks.Il curioso caso di Benjamin Button di David Fincher.
Il curioso caso di Benjamin Button è un film drammatico del 2008, per la regia di David Fincher, candidato nel 2009 a tredici premi Oscar – ha vinto quelli per migliore scenografia, miglior trucco e migliori effetti speciali. È tratto dall'omonimo racconto fantastico-filosofico di Francis Scott Fitzgerald del 1922, in cui il protagonista nasce vecchio e trascorre la sua vita al contrario, fino a diventare neonato ed essere accudito dal proprio figlio.Questo racconto fu ispirato da un'osservazione di Mark Twain: cioè, che era un peccato che la parte migliore della nostra vita venisse all'inizio e la peggiore alla fine. Io ho tentato di dimostrare la sua tesi, facendo un esperimento con un uomo inserito in un ambiente perfettamente normale.
Francis Scott Fitzgerald
Nel cast, oltre a Brad Pitt, anche Cate Blanchett, Julia Ormond, Tilda Swinton, Taraji P. Henson e Jared Harris. La sceneggiatura è di Eric Roth e Robin Swicord, la fotografia del cileno Claudio Miranda, di origini italiane, che ha lavorato con David Fincher anche in Fight Club e Zodiac.
Il monologo di Benjamin Button
Per quello che vale, non è mai troppo tardi, o nel mio caso troppo presto, per essere quello che vuoi essere. Non c’è limite di tempo, comincia quando vuoi. Puoi cambiare o rimanere come sei, non esiste una regola in questo. Possiamo vivere ogni cosa al meglio o al peggio. Spero che tu viva tutto al meglio. Spero che tu possa vedere cose sorprendenti. Spero che tu possa avere emozioni sempre nuove. Spero che tu possa incontrare gente con punti di vista diversi. Spero che tu possa essere orgogliosa della tua vita. E se ti accorgi di non esserlo, spero che tu trovi la forza di ricominciare da zero.
C’è chi nasce per star seduto sulla riva di un fiume, c’è chi viene colpito dal fulmine, c’è chi ha orecchio per la musica, c’è chi è artista, c’è chi nuota, c’è chi è esperto di bottoni, c’è chi conosce Shakespeare, c’è chi nasce madre e c’è anche chi danza!
Il curioso caso di Benjamin Button
Sully di Clint Eastwood.
Sully è un film del 2016 di genere drammatico con Tom Hanks, diretto dal regista Clint Eastwood, con la sceneggiatura non originale di Todd Komarnicki, candidato all'Oscar per miglio montaggio sonoro. Si ispira all'autobiografia Sully: My Search for What Really Matters di III Sullenberger, Chesley B. e Jeffrey Zaslow.Il film ripercorre le vicende legate ad un fatto realmente accaduto il 15 gennaio 2009 a New York quando il comandante Chesley Sullenberger detto "Sully" riesce miracolosamente ad effettuare un ammaraggio nel fiume Hudson salvando oltre 150 persone da un disastro aereo.
Poco dopo il decollo del volo US Airways 1549 dall'aeroporto LaGuardia, infatti, il velivolo Airbus A320 viene colpito da uno stormo di uccelli che causa l'avaria irreparabile di entrambi i motori. Il comandante Sully insieme al suo vice Jeff Skiles riescono a portare in salvo tutti i passeggeri e i membri dell'equipaggio effettuando una valutazione repentina che si rivelerà l'unica possibile. Perché si può essere una squadra vincente solo con la fiducia cieca nell'altro.
L'esperienza di quarant'anni di volo sarà la carta vincente, determinerà quella scelta tanto impensabile quanto salvifica. Sarà il cosiddetto "fattore umano" a trovare la pista giusta. Tutto il film è incentrato su questo valore, su qualcosa che le macchine, i computer, l'intelligenza artificiale non potranno mai raggiungere. Il valore dell'istinto e la valutazione umana degli eventi, la capacità di risolvere un problema con quel pizzico di magia che è proprio dell'essere umano.
Il monologo di Sully
Noi non siamo stati avvisati. Nessuno ci ha detto "perderete entrambi i motori a una quota più bassa di qualsiasi altro aereo della storia. Ma tranquilli, basta una virata a sinistra verso La Guardia, come se tornaste a prendere il latte". È stata una doppia perdita di motori a 2800 piedi di quota, seguita da un immediato ammaraggio con 155 anime a bordo. Nessuno viene mai addestrato per un incidente del genere. Nessuno. E l'atterraggio a Teterboro con quell'irrealistico angolo di inclinazione, non siamo mica la pattuglia acrobatica. Vorrei sapere da voi quante volte il pilota ha provato quella manovra prima di eseguirla con successo. Non metto in discussione i piloti, sono bravi piloti, ma sono stati chiaramente istruiti a tornare in aeroporto immediatamente dopo il bird strike. Non avete considerato nessun lasso di tempo per analisi e decisioni. Nelle simulazioni avete eliminato ogni straccio di umanità dalla cabina. Quanto tempo hanno passato i piloti a prepararsi per questo evento, per queste simulazioni? Voi state cercando l'errore umano. Allora fate gli umani.
Un pilota non smette mai di acquisire conoscenze, farai degli errori, sfruttali per imparare... e non dimenticare: qualunque cosa ti capiti, fai volare l'aeroplano.
Sully
Tamara Marcelli Artista poliedrica, eccentrica, amante dell'arte in tutte le sue forme. Una sognatrice folle. Ha studiato Lettere e Tecniche dello Spettacolo, canto e recitazione per oltre dieci anni e ha lavorato come attrice in alcuni importanti Teatri del Lazio. Scrive poesie, romanzi, testi teatrali, articoli e saggi. Il blu che non è un colore, Gli Scrittori della Porta Accanto (seconda edizione). Il sogno dell'isola, Gli Scrittori della Porta Accanto (seconda edizione). Ponti sommersi, Gli Scrittori della Porta Accanto. |
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