People A cura di Claudia Gerini. Intervista a Patrizia di Flumeri, presidentessa di Cuori in Viaggio, un'associazione che si occupa di bambini e anziani a Zanzibar.
Personalmente sono molto sensibile quando si parla di Africa, se poi si va nello specifico e si parla di Zanzibar inizia a battermi forte il cuore. Se oltre all’Africa e a Zanzibar aggiungiamo i sorrisi dei bambini allora mi si scioglie proprio!Oggi voglio raccontarvi la storia di Cuori in Viaggio, un’associazione che opera a Zanzibar e che si occupa di bambini e non solo. Ho conosciuto questa realtà su Facebook, acquistando dei pacchetti di spezie in occasione del Natale – il curry più buono che abbia mai assaggiato!
Patrizia di Flumeri è la presidentessa dell'associazione Cuori in Viaggio. Benvenuta sul webmagazine Gli Scrittori della Porta Accanto. Chi sono e di che cosa si occupano i cuori in viaggio?
Cuori in Viaggio nasce ad agosto del 2018 dall’idea di otto soci fondatori, tutti amanti dell’Africa e del volontariato. Eravamo già sostenitori di un’associazione che operava in alcune realtà a Zanzibar, tra cui l’asilo di Kidoti, nel nord dell’isola. Durante una delle nostre vacanze io e l’attuale vice presidente, siamo stati convocati dallo Sheha del villaggio, l’equivalente del nostro sindaco, e dal comitato scolastico. Erano stati abbandonati già da due anni dalla precedente associazione che li sosteneva ed essendo senza fondi rischiavano di chiudere la scuola. Abbiamo deciso di non lasciarli soli e di costituirci come associazione regolarmente registrata sia in Italia che a Zanzibar, in modo da essere totalmente trasparenti con i nostri progetti, le nostre raccolte fondi e i nostri bilanci.Che cosa siete riusciti a fare?
Grazie ai sostegni annuali siamo riusciti a dare gli stipendi alle dieci maestre che insegnano nell’asilo. Inoltre garantiamo un pasto al giorno ai bambini, una merenda a base di porridge o, una volta alla settimana, a base di banana, biscotti, latte o succhi. Ma oltre all’insegnamento e all’alimentazione, Cuori in Viaggio si occupa anche della salute dei bimbi. Sempre con l’aiuto delle donazioni garantiamo visite mediche e dentistiche a 105 bambini. Forniamo acqua in bottiglia in attesa di terminare l’impianto di depurazione dell’acqua offerto da una ditta, la 3i group, i cui lavori hanno avuto una battuta d’arresto a causa del Covid. Abbiamo anche costruito un’area giochi e il muro di cinta dell’asilo rendendo la struttura più sicura.Cuori in Viaggio ha come obiettivi interventi a favore di persone svantaggiate e particolarmente bisognose, sia in Italia che all’estero, con particolare attenzione alle fasce più deboli come bambini e anziani. In che modo vi occupate anche di quest’ultima categoria?
Quest’inverno abbiamo deciso di allargare il nostro aiuto anche ad una casa di accoglienza per anziani senza famiglia a Welezo, periferia di Stone Town, migliorando le condizioni di chi già si trova lì e aumentando i posti letto. Con Cuori in Viaggio elaboriamo progetti affinché venga tutelato e valorizzato il territorio, favorendo anche la promozione dell’artigianato locale. A questo proposito aiutiamo una cooperativa di donne di Kidoti incentivando la produzione di sapone locale e acquistandolo per poi rivenderlo nei nostri mercatini solidali, cosi come le stoffe locali. Per chi è interessato organizziamo anche viaggi solidali per far conoscere da vicino queste realtà.Perché proprio Zanzibar e non un altro posto qualsiasi in Africa?
Per quanto mi riguarda è iniziato per caso, con una vacanza. La mia destinazione dovevano essere i Caraibi, invece mi sono ritrovata lì e l’incontro con i bambini mi ha cambiato la vita. Da lì è stato un susseguirsi di viaggi, anche due volte l’anno. Da quando esiste l’associazione, lavoro permettendo, mi fermo anche qualche mese per poter seguire da vicino i nostri progetti.Ti capisco, sono stata a Zanzibar qualche anno fa ed ho ancora davanti agli occhi i loro splendidi sorrisi!
Quello che tutti mi fanno notare, e che anche io noto con tenerezza, è che da quando stiamo seguendo i bambini dell’asilo anche il loro approccio e il loro umore è cambiato. Se prima vedevamo spesso visini tristi, adesso quei bimbi ci riempiono di sorrisi. In particolare una bambina, Nasra, mi ha rapito il cuore. Non sorrideva mai e al momento delle visite mediche urlava e piangeva, tanto che per tre volte di fila non riuscimmo a farle fare nulla. Un giorno cercai di distrarla tenendola in braccio tutto il tempo, cantandole delle canzoncine e mostrandole il telefono. Cosi riuscimmo a fare il prelievo di sangue con lei che mi guardava supplicante con le lacrime agli occhi. Ho pensato che mi avrebbe odiata per sempre! Invece piano piano Nasra ha cominciato a sorridere e quando arrivo all’asilo mi corre incontro e mi abbraccia. Il suo sorriso è sempre stato il mio orgoglio più grande. Un altro bambino, Hussein, è speciale per me. Lo conosco da quando è nato perché è figlio di una delle maestre. Lui mi ha scelta. Mi ha preso per mano e non mi ha lasciato più. Quello che mi ha sempre stupita è la loro iniziale riluttanza a farsi baciare e coccolare. Non sono abituati. Adesso sono loro che vengono a cercare le coccole e mi chiedono un “busu” (bacio) ed io me li bacio tutti!Siamo tutti ancora in emergenza sanitaria ed economica per colpa del Covid. È cambiato il modo di operare di Cuori in Viaggio?
Cerchiamo di tenere monitorata sia l’emergenza sanitaria a Zanzibar, dove per fortuna non c’è stata un’alta mortalità come in Italia, sia quella economica. Zanzibar come tutti i luoghi che vivono di turismo ha subito un duro colpo con la chiusura anticipata della stagione.Anche qui da noi in Italia la situazione si è fatta molto preoccupante. Persone e famiglie intere che sono state private anche di un reddito base. Da qui l’idea di produrre mascherine, in seguito anche alle molte richieste da parte dei nostri sostenitori. Grazie all’opera di volontarie, che si sono offerte di cucirle utilizzando le stoffe zanzibarine, grazie ai social dove abbiamo promosso questa iniziativa, abbiamo potuto raccogliere un po’ di soldi. Abbiamo poi deciso, in collaborazione con i servizi sociali di Bellaria Igea Marina, dove ha sede la società, di provvedere all’acquisto di cibo e prodotti sanitari per la casa e la persona facendo dei pacchi da distribuire alle famiglie in difficoltà.
Come può fare una persona che volesse contribuire ai vostri progetti? Come si fa ad aiutare Cuori in Viaggio?
Chi volesse aiutarci può farlo in diversi modi. Può semplicemente diventare un nostro socio, pagando la quota associativa annuale e ricevendo anche un nostro gadget. Oppure può compare i nostri prodotti zanzibarini come le spezie, le borse e i vestiti, facendo una donazione libera al nostro Iban o direttamente sul nostro sito www.cuorinviaggio.com.O ancora può sostenere annualmente i nostri bambini garantendo loro la quota annuale per l’asilo, la divisa, la merenda giornaliera e le visite mediche. Tutte le donazioni possono essere scaricate sulla dichiarazioni dei redditi recuperando fino al 30% della spesa.
Ringrazio Patrizia Flumeri, è stato davvero un piacere conoscere la sua Associazione. Se siete curiosi di approfondire tutte le iniziative di Cuori in Viaggio, cercateli su Facebook o su Instagram cuorinoprofit. Sarete abbagliati, come me, dallo splendido sorriso dei bambini!
Claudia Gerini Claudia Gerini nasce a Pontedera negli anni ’70. Completa il liceo linguistico e collabora saltuariamente con un’importante testata giornalistica. Poi abbandona gli studi e le passioni per un impiego fisso. Da più di 15 anni infatti lavora nel reparto gastronomia di un supermercato. Adora la sua famiglia ed è ciò a cui si è ispirata per scrivere il suo primo romanzo, uscito in prima edizione per Lettere Animate. Il sogno di Giulia, StreetLib – Collana Gli Scrittori della Porta Accanto Edizioni (seconda edizione). Telma, PubMe – Collana Gli Scrittori della Porta Accanto Edizioni |
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