Gli scrittori della porta accanto

Recensioni: Petrolio bollente, di katia Manfredi, e Sei mesi di prova, di Federico Fantini

Recensioni: Petrolio bollente, di katia Manfredi, e Sei mesi di prova, di Federico Fantini

Libri Recensioni di Elena Genero Santoro. Petrolio bollente di Katia Manfredi e Sei mesi di prova di Federico Fantini, due romanzi PubMe per esorcizzare le ansie legate al luogo di lavoro.

«Non pensarci, la vita vera è altro», mi disse, in assoluta buona fede, un'amica in un momento in cui il lavoro in azienda mi era particolarmente pesante.
L'intento era consolatorio, ma il lavoro in azienda, che ci piaccia o no, occupa almeno otto ore della nostra giornata e la vita, alla fin fine, è quella che trascorriamo lì.
Non stupisce quindi che qualche autore scelga di dedicare al luogo di lavoro il proprio romanzo di esordio.
La Collana degli Scrittori della Porta Accanto per PubMe ha appena pubblicato due romanzi incentrati sulla vita aziendale.

Petrolio bollente di Katia Manfredi: una donna in un ambiente maschile e maschilista.

Il primo è Petrolio bollente di Katia Manfredi, che porta avanti la faccenda dal punto di vista femminile. La protagonista, Gabriella, è ingegnere, specializzata in impianti industriali. Già dai primi capitoli deve lottare per farsi prendere sul serio, per poter accedere alle mansioni di cui è esperta. Gabriella, di origine siciliana, si è trasferita a Firenze per lavoro, ma il nuovo ruolo le imporrà di viaggiare e infatti presto si troverà a esaminare un impianto petrolifero africano che ha un mal funzionamento. Gabriella identificherà presto le cause del problema, ma è una donna... E le donne, soprattutto quelle con ruoli tecnici, non si possono prendere sul serio. Una donna sul luogo di lavoro, se va bene, è una bella bambolina a cui fare un po' la corte, se sta zitta e sorride condiscendente. Se invece parla ed esprime un'opinione è una rompiscatole acida e anche una Cassandra portasfortuna.
Ricordo un episodio di qualche anno fa in cui mi sono trovata a fare delle prove in uno stabilimento FCA del sud Italia. Ero una ragazza giovane e a un certo punto mi si è avvicinato un operaio e ha iniziato a farmi il filo. «Ah, ma viene da Torino? Mi dica, eh, se ha bisogno di qualcosa, mi dica...» A un certo punto, visto che non mi si levava di torno, gli ho detto: «Una cosa ci sarebbe: c'è mica un cacciavite?» Improvvisamente aveva da fare, è sparito e non l'ho più visto. Come ho richiesto un aiuto inerente il mio lavoro, ho perso il mio spasimante.
Questo mio aneddoto è simpatico, ma altre volte mi è accaduto esattamente come a Gabriella: segnalavo problemi reali di cui avevo competenza e venivo trattata come una fastidiosa guastafeste. D'altronde una donna non frequenta un'azienda per lavorare: è lì solo per hobby. Purtroppo qualcuno lo pensa davvero.

Petrolio bollente

di Katia Manfredi
PubMe – Collana Gli Scrittori della Porta Accanto
Narrativa
ISBN 978-8833666044
Ebook 2,99€
Cartaceo 12,00€

Sinossi

Gabriella, giovane e brillante ingegnere, lavora presso il dipartimento di ricerca di una multinazionale petrolifera. Caruso è il suo capo, un siciliano aggressivo e autoritario, molto potente. È lui che decide quando e dove Gabriella deve recarsi per risolvere le questioni tecniche più disparate.L’ambiente di lavoro è maschilista e spregiudicatamente rivolto al profitto; Gabriella è costretta a interagire in contesti operativi e decisionali che la mettono a dura prova. Come primo importante incarico, viene mandata a Pointe Noire, in Congo, per risolvere alcune criticità operative che rischiano di bloccare l’attività di un impianto.Forse per la giovane età o per il fatto di essere donna, nonostante individui e denunci seri malfunzionamenti viene sistematicamente ignorata, sia dalla dirigenza italiana sia dai tecnici africani. Fino a quando accade l’irreparabile: divampa un incendio e qualcuno rimane gravemente ferito.

Sei mesi di prova, di Federico Fantini: romanzo umoristico dal retrogusto fantozziano.

Di tenore diverso è Sei mesi di prova di Federico Fantini, autore e protagonista di un romanzo umoristico dal retrogusto fantozziano. D'altronde il suo cognome, dalla prime pagine viene subito storpiato in Facchini dai suoi superiori. Federico è un neolaureato che dopo una selezione durissima è riuscito a ottenere una borsa di sei mesi, per la bellezza di ottocento euro al mese, con prospettiva di assunzione a tempo indeterminato. Ed è questa assunzione, ventilata ma non assicurata, che condizionerà tutta la sua permanenza nell'azienda in cui è stato impiegato, tra equivoci, momenti imbarazzanti, maldicenze e confronti umani. Fidatevi, al povero Federico, che, come si definisce lui stesso, è un bamboccione, troppo legato alla famiglia, ne capiteranno d'ogni. Sei mesi di prova presenta un vasto spaccato di umanità, di vizi e di storture, un campionario che si snoda lungo la via della trama, fino al momento del giudizio finale. Anche qui però il ruolo della donna in azienda ha un suo momento di protagonismo. Paola Zara, la funzionaria nella cui grazie Federico deve entrare per essere assunto, gli viene presentata dai suoi colleghi maschi come «una bella cretina», «una mamma», una che prende un sacco di permessi per badare alle figlie. Sarà davvero così o Federico, alla fine della sua avventura, si sarà fatto un'idea diversa?

Sei mesi di prova

di Federico Fantini
PubMe – Collana Gli Scrittori della Porta Accanto
Narrativa
ISBN 978-8833666150
Ebook 2,99€
Cartaceo 12,00€

Sinossi

Federico Fantini, classe 1990, è un personaggio che, non riuscendo a scovare un autore che parlasse di lui, ha deciso di diventare autore di se stesso e di scrivere un’autobiografia sul suo rocambolesco esordio nel mondo del lavoro. Non pago di essere nato e cresciuto nella città di R., ha pure trovato impiego a pochi chilometri da casa, per la gioia di sua madre, dalla quale ha un’intensa dipendenza psicologica. Ha una sorella maggiore, Emilia, e due nipoti scatenati. Gli piace chiacchierare con gli amici davanti a una birra e ha un rapporto controverso col caffè. Ha una passione sfrenata per i fumetti della Marvel e il sogno di un contratto a tempo indeterminato nella sua azienda, la “prima in Italia nel suo settore”.

Elena Genero Santoro



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