Libri Comunicato stampa. Madri (PubMe – Collana Gli Scrittori della Porta Accanto), un memoir sull'attività di medico missionario di Beppe Gaido, scritto a quattro mani con Stefania Bergo: uno sguardo emozionale alla maternità e alla condizione della donna in un piccolo villaggio rurale del Kenya, per aiutare l'ospedale St. Orsola.
«Certo. Matiri è un villaggio nel bush, non c’è molto qui intorno, soprattutto in termini di possibilità. È per questo che quasi vent’anni fa i primi volontari italiani ci hanno costruito un ospedale. E hanno fatto un ottimo lavoro: questo, e l’ospedale dov’ero prima, sono gli unici accessibili alla gente più povera. Tante mamme vengono qui a partorire, a volte arrivano a piedi dopo due giorni di cammino o portate sulla carriola da qualche altra donna del villaggio. Non si possono permettere nemmeno una corsa in matatu» aggiunge con mestizia.
«Raccontami. Raccontami quello che vivi ogni giorno. Raccontami soprattutto di loro» indico una fotografia appoggiata sul tavolo: una quindicina di donne sedute su un muretto circolare, azzurro, al centro di un reparto colorato.
«Sono belle, vero? Questa è la “fontana del sole”, in pediatria. Le mamme la utilizzano come un salottino, si siedono in cerchio e chiacchierano, ogni sera.»
Che bella immagine: la vita che non si ferma mai, che si prende i suoi spazi. Soprattutto dove è così difficile, c’è bisogno di una quotidianità semplice, sicura, fatta anche di chiacchiere.
Accendo il mio registratore vocale.
Apro il blocco per gli appunti e preparo la penna.
Voglio spalancare questa finestra virtuale sulla maternità di Matiri, sulle madri, che da sole sembrano reggere interi villaggi. Ma vorrei anche saperne di più sulla cultura di questo angolo di mondo. Soprattutto come vivono le donne. La loro condizione sociale, i loro timori, cosa le rende felici, quali sono le motivazioni che le spingono a continuare a portare sulle proprie spalle taniche d’acqua, fami-glie, villaggi.
Beppe Gaido e Stefania Bergo, Madri
Madri
di Beppe Gaido e Bergo StefaniaPubMe – Collana Gli Scrittori della Porta Accanto
Memoir
ISBN 978-8833667263
Sinossi
«È passata la mezzanotte da appena dieci minuti quando a Matiri accogliamo il primo neonato del 2019. Una bellissima bambina, in ottime condizioni di salute. Un parto nei primi dieci minuti dell’anno nuovo è di buon auspicio. Che bello iniziare così!»
Beppe Gaido è un chirurgo. Dal 1981 è anche un religioso, missionario prima in Tanzania, poi in Kenya, dove ha prestato la sua opera a Chaaria e in seguito a Matiri.
Vive e lavora qui, nel “luogo della polvere”, dove sorge un ospedale affacciato su una splendida vallata. Il reparto che preferisce è la Maternità, dove vita e morte si incontrano e scontrano di continuo, tra gioie persistenti e dolori che si piazzano sotto lo sterno come macigni. È di queste madri che Beppe racconta in una lunga intervista a Sara.
Per aprire una finestra sulla vita al limite di queste donne, spesso sole, fragili, fiere come guerrieri Masai e resilienti come dei Don Quichotte avvolti in coloratissimi kikoi.
Per aiutare il St. Orsola, cui andrà tutto il ricavato della vendita di questo libro.
Grazie.
Tutto il ricavato verrà dato in beneficenza all'ospedale St. Orsola di Matiri (Kenya)
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Beppe GaidoClasse 1962. Torinese. Dal 1981 è religioso nella Comunità dei Fratelli di san Giuseppe Cottolengo. È laureato in Medicina e Chirurgia ed ha un di-ploma in Igiene e Medicina Tropicale.Come religioso ha operato a lungo in Italia. Ha studiato a Londra, da dove ha raggiunto l’Africa nel 1997: ha lavorato dapprima in Tanzania e poi in Kenya. In Kenya ha prestato servizio dal 1998 a fine 2018 nel Cottolengo Mission Hospital di Chaaria, di cui è stato anche Direttore sanitario. In seguito si è trasferito al St Orsola Hospital di Matiri, dove tuttora presta il suo servizio. Per beneficenza ha scritto altri due libri: Polvere rossa e Ad un passo dal cuore. |
Stefania Bergo |
L'ospedale St. OrsolaIl St. Orsola, inizialmente chiamato “ospedale dei ferraresi”, sorge a Matiri, nell’arida regione del Tharaka.È entrato in funzione presso la missione cattolica annessa il 5 ottobre 2003 ed è stato ufficialmente inaugurato il 30 ottobre 2004. A seguito del riconoscimento formale del ministero della sanità keniota, si è trovato a fronteggiare fin da subito tutte le esigenze di carattere sanitario di un bacino di utenza di circa 150.000 abitanti. L’ospedale di Matiri ha affrontato alti e bassi per circa 10 anni, a causa della crisi economica che ha messo in ginocchio le associazioni che lo hanno comunque continuato ad aiutare e della gestione non sempre ottimale dei dirigenti diocesani. Non è mai mancato il supporto, ma a un certo punto non è stato più sufficiente a mandare avanti una strut-tura che a febbraio del 2010 contava oltre 120 po-sti letto e circa 130 dipendenti, tra personale medico e di supporto. Dal 2019, Beppe Gaido è alla guida del St. Orsola, che è tornato ai vecchi fasti, grazie anche al sostegno di nuove Associazioni. www.unospedalepertharaka.org |
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