Gli scrittori della porta accanto

Il cinema è un'altra cosa

Il cinema è un'altra cosa

Cinema Di Lara Zavatteri. Da un anno a questa parte abbiamo riscoperto la comodità di una serie TV in streaming sul divano di casa. Ma l'emozione di un film in prima visione al cinema è un'altra cosa. E ci manca.

Se ci avessero raccontato che sarebbe stato impossibile fare quasi tutto, che quello che ci sembrava normale, scontato, poteva non esserlo più, chissà se l'avremmo creduto. Da quando la pandemia ha stravolto le nostre vite, viviamo in un mondo incerto. Una delle cose che mi manca è il cinema.

Vi ricordate l'ultima volta che vi siete seduti su una poltroncina di un cinema?

Pare incredibile, eppure chi ama il cinema si è accorto durante l'ultimo anno quanto veramente il cinema sia un'altra cosa. Diverso dal vedere la TV in casa, sullo schermo di un PC o di uno smartphone. Perché il cinema è quello sul grande schermo, quello che ti provoca emozioni solo al comprare il biglietto, quello dove, quando le luci si spengono e il film deve ancora iniziare, trovi sempre qualcuno che fa qualche urlo di paura tanto per ridere, quello dove ti siedi accanto alla persona che ami, magari sempre nello stesso posto, quasi fosse una piccola magia tra voi.

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Niente può sostituire il cinema.

La magia di una storia raccontata da uno schermo in cui sembra di entrare, di far parte della vicenda, non è minimamente paragonabile a qualunque cosa si possa vedere su un altro dispositivo da casa propria. Il cinema è fatto per essere visto sul grande schermo perché è quello il suo incantesimo, il saperti trascinare in ciò che racconta grazie a quella visione che in confronto a un PC, figuriamoci a un telefonino, è enorme.
Andare al cinema era come prendere un appuntamento con un amico, un amico paziente che sa accoglierci sempre, anche quando magari è da un po' che non lo vediamo perché aspettavamo l'uscita di quel film, che non si arrabbiava se, come capita certe volte, un film non ci aveva soddisfatti del tutto.

Del cinema ci manca tutto.

Ovviamente i film, il sedersi ad aspettare l'inizio, la pausa per comprare le patatine, i titoli di coda quando, a volte, proprio alla fine c'è ancora una scena, e pochi la vedono perché tutti sono già usciti dalla sala. Manca perfino chi al cinema faceva casino, parlando di continuo, commentando, facendo alzare tutti per sedersi, mancano perfino loro.
Quando torneremo al cinema?
Non si sa, in questo mondo strano e irreale non possiamo saperlo. Speriamo presto, speriamo di non dover pensare alla struggente scena de Nuovo Cinema Paradiso, quando il cinema viene demolito e chi lo faceva funzionare, un tempo, assiste commosso.
Voglio pensare che il cinema non sia morto, aspetta solo il momento giusto per tornare a farci ridere, piangere, sorridere, sognare.

Il cinema è un'altra cosa, il cinema era un sogno per tutti.

Speriamo che torni presto a ridiventare una magnifica realtà.
Qualcosa di insolito che mi piacerebbe vedere al cinema: l'ultimo film di Gino Cervi e Fernandel, ovvero Peppone e Don Camillo intitolato Don Camillo e i giovani d'oggi. Il film non fu terminato per l'improvvisa scomparsa di Fernandel e, come ho letto, non si sa bene dove si trovi la pellicola del girato. Mi piacerebbe che fosse recuperata per vedere questo film, anche se incompleto. Del resto, è impossibile ricreare la complicità che c'era fra quei personaggi. Ma per me sarebbe una bella storia da vedere al cinema.
E voi, ci andrete al cinema appena li riapriranno? Cosa andreste a vedere?
Lara Zavatteri


Lara Zavatteri



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