Gli scrittori della porta accanto

Il buio di Etiopa, il romanzo sci-fi di Nicolò Maniscalco

Il buio di Etiopa, il romanzo sci-fi di Nicolò Maniscalco

Libri Comunicato stampa. Il buio di Etiopa (PubMe – Collana Gli Scrittori della Porta Accanto), di Nicolò Maniscalco: un romanzo sci-fi, un viaggio oltre i confini del sistema solare alla scoperta di un nuovo pianta governato da leggi fisiche sconosciute.

Il professor Bell, un luminare dell’astrofisica e padre del programma d’esplorazione spaziale, era anziano, molto anziano, si diceva avesse almeno centodieci anni e alla sua età erano in pochi a lavorare ancora. Si avvicinò al leggio e salutò gli astanti. Lo fece molto lentamente aiutato da due stampelle metalliche che, avendo l’impugnatura nascosta nell’enorme manica della tunica indossata dai cattedratici, sembravano un prolungamento delle braccia.
Si sistemò alla meglio davanti al leggio, poi prese a spiegare con la voce acuta dovuta all’età: «Fin da inizio millennio ogni volta che l’umanità cercava, oltre l’orbita di Plutone, la fine del sistema solare immancabilmente scopriva la presenza di altri pianeti a causa dei disturbi che questi creavano nelle orbite di quelli già conosciuti. Con la scoperta di Minosse, il quindicesimo pianeta, si pensava di essere arrivati ai confini del sistema solare, la scoperta di un altro pianeta avrebbe messo in serio pericolo le teorie newtoniane. Un mio carissimo amico e stimato astronomo dell’Università del Cairo, Marwan Assal, ha trovato il pianeta che le ha effettivamente messe a dura prova! Ha scoperto un sedicesimo pianeta che ha battezzato con il nome di Etiopa in onore delle sue origini etiopi».
Il professor Bell prese fiato per poi continuare: «Etiopa non è visibile né tracciabile fisicamente, non sappiamo neanche se esista realmente, perché finora ne registriamo solo il singolare effetto sull’orbita dei pianeti esterni. Quel pianeta è un vero enigma, non si riesce a determinarne con precisione né l’orbita né la distanza da Minosse. Secondo alcuni calcoli è contemporaneamente dentro e fuori il sistema solare. Si può calcolare un percorso celeste all’esterno ma poi altri calcoli escludono la sua presenza. Alcuni astronomi hanno fatto osservazioni che porrebbero Etiopa relativamente vicino all’orbita di Minosse. Lo abbiamo considerato un pianeta esterno e lontano ma la sua presenza non è stabile, è come se la sua gravità non seguisse effettivamente le leggi della gravitazione universale. Potremmo pensare di essere vicini a una singolarità creata dall’attrazione gravitazionale di un buco nero. Gli scienziati, ed io tra loro, considerano questa possibilità in qualche modo remota, allora intorno a Etiopa potrebbero esserci leggi fisiche sconosciute. Sembra che la sua caratteristica peculiare sia il buio scientifico, perciò è stato definito il buio d’Etiopa».
Il vecchio professore, al termine della sua spiegazione, si staccò con fatica dal leggio lasciando galleggiare nell’aria le sue ultime parole, poi si allontanò con un cenno del capo rivolto agli astanti e cedette la parola nuovamente a Moore. Quest’ultimo superò il leggio dirigendosi verso un video gigantesco mentre le luci della sala si attenuavano. Sul video comparve il disco rosso di Marte che s’ingrandì sparendo all’istante a causa di una zumata verso la zona verde della colonia fino ad arrivare all’astroporto del pianeta. Qui la zumata si fermò.
«Quella che vedete, signori, è la prima nave intergalattica o se preferite l’ultima generazione delle navi interplanetarie ed è per questo motivo che abbiamo continuato la tradizione chiamandola Helios. Vi presento Helios IV. Ovviamente è diversa dalle tre precedenti navi. Quest’ultima è dotata sia dei tradizionali motori stellari come le altre navi, sia dei nuovi propulsori intergalattici. Può viaggiare a c decimi ed è in grado di portarvi nei pressi di Etiopa.»
Nicolò Maniscalco, Il buio di Etiopa



Il buio di Etiopa

di Nicolò Maniscalco
PubMe - Gli scrittori della porta accanto
Fantascienza
ISBN 9788833664132

Sinossi

«L’astronomia ci ha insegnato che non siamo il centro dell’universo, come si è pensato a lungo e come qualcuno ci vuol far pensare anche oggi. Siamo solo un minuscolo pianeta attorno a una stella molto comune. Noi stessi, esseri intelligenti, siamo il risultato dell’evoluzione stellare, siamo fatti della materia degli astri.»
Margherita Hack, Siamo fatti di stelle - Dialogo sui minimi sistemi, 2013

Un viaggio ai confini del sistema solare, dove apparentemente le leggi universali della fisica non sono più valide, alla ricerca Etiopa, il pianeta misterioso in grado di dare una spiegazioine al paradosso. L’equipaggio dell’astronave Helios IV condurrà l'umanità alla scoperta del nuovo pianeta, che rivelerà, però, anche un’inquietante sorpresa.



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