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Recensione: L'arte di sognare, di Carlos Castaneda

Recensione: L'arte di sognare, di Carlos Castaneda

Libri Recensione di Andrea Pistoia. L'arte di sognare. Guida all'espansione della mente di Carlos Castaneda (Rizzoli). Le avventure oniriche di un aspirante sciamano: un libro interessante, indispensabile per un cammino di apprendimento per diventare un onironauta.

Eccoci a una nuova recensione riguardante un romanzo di Carlos Castaneda, aspirante sciamano immerso in rituali, spiegazioni metafisiche e vicende esoteriche.
Nello specifico, dal titolo di questo libro, L'arte di sognare, si evince che si andrà a parlare di sogni, ma non quelli “classici”, che fanno tutti, bensì quelli fuori dall’ordinario.
Andiamo con ordine.

Nella premessa di L'arte di sognare, Carlos Castaneda spiega come, nel suo ultimo periodo di apprendistato sciamanico, ha scoperto di aver condiviso in sogno delle esperienze con altri tre stregoni.

Paradossalmente non ne ha ricordo fino a che il suo maestro Don Juan non adotta certi espedienti.
Da qui si dipana un dialogo tra l’autore e il suo mentore in cui quest’ultimo in primis si riallacci a concetti ampiamente spiegati nei libri precedenti, quali il punto d’unione e la seconda attenzione, per poi entrare nel vivo, ovvero l’arte di Sognare (con la lettera maiuscola in quanto è un sognare “a un livello superiore”, dove si è coscienti durante i propri sogni, con tutto ciò che di affascinante e misterioso ne conseguenze).

Qui Don Juan spiega come ci siano sette varchi da aprire se si vuol Sognare e che si possono attraversare solo attraverso “l’intento” di uno sciamano.

Dopo miriadi di tentativi, Carlos Castaneda incomincia a essere cosciente nella sua attività onirica (tradotto: sa di essere in un sogno mentre questo continua a svolgersi). E da qui incominciano i guai, in quanto incontra e poi si scontra con gli inorganici, entità eteriche che interagiscono con gli umani fornendo loro aiuto per fini non proprio nobili (al punto che persino l’autore scoprirà quanto avere a che fare con loro sia pericoloso e a volte persino letale).
Carlos Castaneda in questi viaggi onirici conosce anche “l’Emissario del sogno” (un’entità che non solo lo guida in mondi fantastici e surreali ma gli fornisce dei consigli concreti) e un “esploratore onirico” imprigionato in quella realtà immateriale.
Da qui è un susseguirsi di sogni affascinanti (ma anche spaventosi) e di spiegazioni profonde del suo maestro Don Juan, il quale porterà Carlos Castaneda a conoscenza non solo di altre informazioni sul Sognare ma anche di alcuni segreti degli sciamani antichi. Il tutto fino al gran finale, dove l'autore incontrerà l’Inquilino (ovvero lo “sfidante della morte”), un immortale che offre agli sciamani dei “doni di potere” in cambio di energia personale. Accetterà Carlos Castaneda questo scambio? E ciò cosa comporterà? Leggete il libro e lo scoprirete.

Che dire di L'arte di sognare? Innanzitutto che, rispetto ad altri libri, c’è molta più azione e meno chiacchiere.

Quindi, da una parte ci sono le avventure oniriche di Carlos Castaneda a contatto con gli inorganici e dall’altra le spiegazioni illuminanti di Don Juan sull’argomento. E, sempre restando in tema inorganici, essi si dimostrano entità ambigue. Ciò spinge il lettore a chiedersi più volte se siano buone o cattive, dato che a tratti risultano inquietanti e altre sagge, curiose e benevoli.
L’incontro tra l’autore e l’Inquilino (con la sua attuale natura di entità eterna) risulta un episodio affascinante per il lettore, posto sempre di fronte al dilemma se tutto ciò che sta leggendo sia veramente autobiografico e non frutto della sfrenata fantasia di Castaneda.
Infine, nel libro c’è spazio per dei discorsi poetici (ho trovato adorabile il concetto di ricerca della libertà per uno sciamano) ma anche profondi e adattabili alla nostra realtà quotidiana (in special modo quale sia la via dello stregone, incentrata sull’eliminare il superfluo, materiale e non, in modo da utilizzare l’energia risparmiata per fini più nobili e spirituali).

Come sempre, non mancano certi passaggi ostici e di difficile comprensione per il lettore occidentale medio, specialmente quando si parla di punto di unione e di essere coesivo.

La spiegazione dell’autore diventa a volte talmente confusa e complessa da costringere il lettore a rileggere alcuni paragrafi più volte.
Apro parentesi: a prescindere da quale libro di Castaneda stiate leggendo, vi consiglio di attingere alle risorse di internet per chiarirvi certi concetti, in quanto alcuni siti web li spiegano in modo semplice e alla portata di tutti. Ciò vi eviterà di leggere decine e addirittura centinaia di pagine in perenne stato confusionale.
Tirando le somme, rispetto ad altri libri di Carlos Castaneda quest’ultimo l’ho trovato più comprensibile e accessibile alla mia mente “da profano”.

I continui sogni di Castaneda a contatto con gli inorganici e il loro mondo mantengono viva l’attenzione del lettore e lo appassionano.

Pensare che questo sia un libro autobiografico, e che quindi le situazioni oniriche ivi narrate siano reali, affascina e spaventa al tempo stesso.
Come detto poc’anzi, di concetti complessi e ostici per fortuna ce ne sono pochi e il non comprenderli spesso non limita la lettura. Ciò permette al lettore di seguire senza rallentamenti la trama e di fantasticare sui mondi con cui l’autore è venuto a contatto (ma soprattutto di sperare che questi possano veramente esistere ed essere accessibili a chiunque).

Tra l’altro, per chi vuol diventare un onironauta (ovvero colui che vive coscientemente i propri sogni), questo libro è tra le letture consigliate.

Indispensabile per un cammino di apprendimento, non tanto per le poche tecniche presenti quanto per le potenzialità che tale esperienza può offrire.
In definitiva, un libro interessante, decisamente piacevole da leggere e che fornisce tanti spunti di riflessione su ciò che il sogno è, a livello spirituale e di evoluzione personale.


L'arte di sognare
Guida all'espansione della mente

di Carlos Castaneda
Rizzoli
Autobiografia | Saggio
ISBN 978-8817057455
Cartaceo 12,35€
Ebook 7,99€

Sinossi 

Indio messicano, sciamano e conoscitore del mondo della magia, Don Juan ha stabilito da tempo un rapporto maestro-discepolo con Carlos Castaneda. Le eccezionali rivelazioni esoteriche dello sciamano, mediante le quali è possibile attingere ad arcane energie, a forze recondite dello spirito consentono, tramite il sogno sapientemente indirizzato e coltivato, di distaccarsi a poco a poco da tutto quanto è terreno e materiale per inoltarsi in dimensioni diverse. Sette sono le porte che il "sognatore" deve varcare per raggiungere la perfezione nell'arte, appunto, di sognare. Questa esaltante esperienza tuttavia, non è priva di pericoli: può accadere di non poter più ritornare, di dover restare in un'altra dimensione per sempre…

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Andrea Pistoia


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