Gli scrittori della porta accanto

Ballata triste a due voci, di Dina Ravaglia: pagina 69

Ballata triste a due voci, di Dina Ravaglia: pagina 69

Pagina 69 #184 Ballata triste a due voci, di Dina Ravaglia (PubMe – Collana Gli Scrittori della Porta Accanto). Un incontro che produce scintille e mostra come l’incendio che divampa, anziché distruggere, finisce per creare. Perché le cose insolite non necessariamente sono destinate a fallire.

«Qual è il tuo nome per intero?» mi ha chiesto, anche se non c’entrava niente.
«Theodor» ho risposto, mentre lei ha infilato la giacca, raccolto la borsa, ed era strano che proprio il mio nome fosse l’ultima parola. La maestra Giada mi ha lasciato lì un sorriso e se ne è andata, chiudendo piano la porta.
Mi sono seduto sul divano, e ancora non ci credevo che l’avevamo fatto.
Capivo che non aveva senso, lei è una donna fatta, deve avere qualcosa come ventisei, ventisette anni, mentre io non sono niente, un ragazzo che non va nemmeno a scuola quando deve. E poi non so nulla di lei, magari ha un fidanzato, un marito. O sta per sposarsi.
Capivo che era stata una cosa stranissima, sentivo che non sarebbe accaduto mai più e mi dispiaceva da matti, cresceva dentro di me già un senso di perdita che non riuscivo a spiegarmi, e il dispiacere che provavo mi faceva malissimo, in tutto simile al dolore.
Allora mi sono fatto venire in mente le sue tette spettacolari, e avevo già voglia di farmi una sega, avevo già abbastanza materiale nel cervello per procedere. Sì, perché le altre ragazze con cui sono stato avevano seni piccolissimi, del tutto insignificanti rispetto alla dotazione da fuoriclasse della maestra Giada. E poi, le altre ragazze con cui sono stato erano sfrontate, pronte a provarci per prime, e la sapevano lunga più di me. Non avevano nemmeno diciotto anni e nessun pudore. Invece la maestra Giada ha questo, di stupefacente: si vergogna. Una bambina di dieci anni nel corpo di una donna di trenta. Sarà per questo che mi è rimasto dentro un senso estraneo e nuovo di dolcezza, potente allo stesso tempo come la prima luce del mattino?

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Ballata triste a due voci, di Dina Ravaglia (PubMe – Collana Gli Scrittori della Porta Accanto)




Ballata triste a due voci

È un racconto a due voci, sommesso come una poesia intimista e duro come un assolo heavy metal.
È la storia dell’incontro inatteso di due mondi deserti, quello del diciannovenne Theo, chitarrista rock, e di Giada, la ventisettenne maestra elementare di suo fratello. Un incontro che produce scintille e mostra come l’incendio che divampa, anziché distruggere, finisce per creare. Perché le cose insolite non necessariamente sono destinate a fallire, e a volte le strade tortuose ci portano a destinazione.
Narrato in prima persona, in un duetto di voci e punti di vista, il romanzo esplora le parti buie e intime dei due protagonisti, affrontando anche il tema della depressione conseguente le drammatiche vicissitudini della vita di Theo, quali la morte della madre e un’accusa infondata ma infamante che gli costerà molto cara, in termini di violenza e separazione.
Ma il romanzo affronta anche la zona luminosissima dell’amore: quello innato per la musica, quello incondizionato per un fratello e quello dolce e passionale tra i due protagonisti. In un finale avvolgente come un abbraccio, liberatorio come le lacrime.

Dina Ravaglia

Dina Ravaglia, nata a Parma, vive a Brescello. Architetto, tre figli, per lei scrivere è importante da sempre.
Ha pubblicato numerosi racconti e libri, con cui ha vinto anche premi prestigiosi.
“La curva del cielo”, racconto inserito nell’antologia Matrimoni (Effequ Ed., marzo 2008). La luna sporca (Edizioni Ponte Gobbo di Bobbio, 2008), romanzo vincitore del premio al concorso Città di Bobbio 2008 e 2° premio al concorso per narrativa edita “Livio Paoli” San Mauro 2009 a Signa, Firenze. La mano di legno (Edimond Edizioni, 2011), romanzo vincitore del 2° premio Città di Castello 2010 e arrivato tra i quattro finalisti del Premio Città di Forlì 2010. L’isola degli internati (ebook Io Scrittore, maggio 2013; cartaceo Independently published, gennaio 2020), romanzo finalista al torneo letterario IoScrittore 2012. Uno (Nicola Calabria Editore, settembre 2014). “Nero ultimo espresso”, racconto inserito nell’antologia del premio letterario Moak 2015. Il cuore opposto (Gilgamesh Edizioni, febbraio 2017), romanzo vincitore 1° premio narrativa concorso Andrea Torresano. Cattiva stella (Nuova Santelli Edizioni, novembre 2018). “Natalia”, racconto pubblicato nell’antologia La Cassa (Sensoinverso ed., 2019).


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