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Robert Oppenheimer, tra genio e colpa

Robert Oppenheimer, tra genio e colpa

Cinema Di Lara Zavatteri. Robert Oppenheimer tra genio e colpa: lo scienziato controverso protagonista del film di Christopher Nolan, i suoi studi di meccanica quantistica e i rimorsi per l'invenzione della bomba atomica.

Se avete visto il film Oppenheimer di Christopher Nolan, forse avrete notato come mescola il genio di questo scienziato ai suoi turbamenti di coscienza. Robert Oppenheimer nel film è interpretato da Cillian Murphy, che magari ricorderete nella sua interpretazione dello Spaventapasseri nella serie di Batman con Christian Bale. Non solo: un giovane Cillian è stato anche il figlio del macellaio nel film La ragazza con l’orecchino di perla ambientato nel Seicento.

Oppenheimer ci porta alla scoperta dello scienziato che è ricordato per aver progettato la bomba atomica.

Il film gioca su continui salti nel tempo, da quando si decise di creare la bomba per la Guerra Fredda tra Stati Uniti e Russia, fino al processo del 1954.
Robert Oppenheimer si occupò di fisica quantistica, una branca della fisica che a quei tempi, siamo negli anni Venti, in America era ancora di poco interesse. Studiò in Inghilterra e in Germania, decidendo poi di occuparsi proprio di fisica quantistica in America.
Di famiglia ebraica, si trovò a lavorare e collaborare con fisici prevalentemente di origini ebraiche, come Albert Einstein che si stabilì in America dopo l’ascesa di Hitler.
Inizialmente goffo e non considerato, pian piano le sue teorie presero piede, fino a diventare un luminare.
Ma la seconda guerra mondiale cambiò ogni cosa.

La paura che la Germania di Adolf Hitler stesse per progettare una bomba atomica portò al Progetto Manhattan, diretto proprio da Robert Oppenheimer.

Progetto che aveva come scopo la progettazione e creazione della prima bomba atomica. Una corsa contro il tempo – allora si credeva, come detto, che la Germania stesse progettando un’arma uguale – che Robert Oppenheimer e la sua squadra portarono avanti, come si vede nel film, nel laboratorio creato a Los Alamos, nel Nuovo Messico.

Mentre il progetto andava avanti, iniziarono i turbamenti dello scienziato.

Dopo la resa della Germania, tra i fisici qualcuno mise in dubbio la possibilità di usare le bombe atomiche, ma per Oppenheimer bisognava continuare perché anche il Giappone si arrendesse – infatti, mentre in Europa la guerra terminò nella primavera del 1945, in Giappone finì solo nel settembre dello stesso anno. Tuttavia, Oppenheimer comprese in seguito che, quando sarebbe stata sganciata la prima bomba, gli effetti sulla popolazione sarebbero stati devastanti. E iniziarono i suoi sensi di colpa. Così, mentre tra gli scienziati c'era chi avrebbe voluto creare una bomba ad idrogeno – la bomba H – molto più potente della bomba atomica. Oppenheimer si oppose rendendosi conto che un tale ordigno avrebbe portato alla creazione di armi nucleari sempre più potenti.

Nonostante le sue riserve di tipo etico e morale, le bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki furono sganciate con gli effetti che sappiamo.

Robert Oppenheimer continuò ancora ad opporsi alla creazione della bomba H durante la Guerra Fredda e venne processato nel 1954 per questo e per le sue idee comuniste giovanili, impedendogli di avere accesso a qualsiasi segreto sui progetti futuri. Dopo il processo venne riabilitato grazie alla comunità scientifica e all’intervento di Einstein.
Oppenheimer è un film controverso perché narra una storia controversa: quella di un genio ma anche della terribile creazione della bomba A e le implicazioni morali per lo scienziato, oppresso dall’aver creato un’arma che aveva sì contribuito a far terminare la Seconda Guerra Mondiale, ma anche portato morte e distruzione.





Lara Zavatteri



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