Cinema Di Tamara Marcelli. Da Rocco e i suoi fratelli di Luchino Visconti, pillole di cinema: dialoghi tra Rosaria (Katina Paxinou) e il figlio Ciro (Max Cartier) e suo fratello Rocco (Alain Delon), in un dramma dell'emigrazione italiana dal sud al nord.
Rocco e i suoi fratelli di Luchino Visconti – disponibile gratuitamente su Youtube e RaiPlay e in abbonamento su Prime Video – è un film drammatico del 1960 con Alain Delon, Claudia Cardinale, Renato Salvatori, Katina Paxinou e Max Cartier, sceneggiatura di Luchino Visconti, Suso Cecchi D’Amico, Festa Campanile, Enrico Medioli e Massimo Franciosa, fotografia di Giuseppe Rotunno e musiche di Nino Rota.Milano, 1960. La vedova Rosaria Parondi raggiunge in treno dalla Lucania suo figlio Vincenzo che si trova a Milano già da tempo.
La donna, nella speranza di una vita migliore per la sua famiglia, porta con sé gli altri figli, Rocco, Simone, Ciro e Luca.Un dramma dell'emigrazione italiana dal sud al nord fa da sfondo alle vicende dei giovani che si trovano catapultati in un mondo nuovo, diverso, spietato.
Ma il vero focus del film, suddiviso in cinque capitoli, ognuno dedicato ad un figlio, è la complessità dei rapporti familiari, sempre in bilico tra affetto profondo e intemperanze caratteriali, tra solide radici e vortici emozionali. Un film da rivalutare, rileggendo ogni sfumatura, perdendosi nelle buie e stanche periferie cittadine, dove quel sogno di rivalsa, spesso, si infrange.
Rocco e i suoi fratelli ha vinto il Leone D'Oro nel 1960 come miglior film alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia.
Nel 1961 ha vinto il David di Donatello come miglior produttore a Goffredo Lombardo e il Nastro d'Argento per la miglior regia a Luchino Visconti, miglior sceneggiatura a Luchino Visconti, Suso Cecchi D’Amico, Festa Campanile, Enrico Medioli e miglior fotografia a Giuseppe Rotunno, e il Leone D'Oro nel 1960 come miglior film alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia.Il film è ispirato alla raccolta di racconti Il ponte della Ghisolfa, pubblicata da Giovanni Testori nel 1958.
Rocco è un santo. Ma nel mondo in cui viviamo, nella società che gli uomini hanno creato, non c’è più posto per i santi come lui: la loro pietà provoca dei disastri.
Dialogo tra Rosaria (Katina Paxinou) e il figlio Ciro (Max Cartier).
Rosaria: «Dimmi: è colpa mia se succede tutto questo? È colpa mia se ho voluto portare i miei figli grandi, forti e belli in città perché si arricchissero e non si dannassero su quella terra ingrata come il loro padre che è morto mille volte prima di chiudere gli occhi per sempre?»
Ciro: «Non hai niente da rimproverarti, mamma, niente».
Rosaria: «Tuo padre non è riuscito a lasciare quella terra. Ma durante i venticinque anni trascorsi insieme, non ho pensato ad altro che andarmene, partire, partire, partire... L’ho voluto per Vincenzo, Simone, Rocco e per te. Per voi tutti. Niente era bello lì. Il mondo intero mi sembrava piccolo. Qui a un certo punto mi sono sentita come se potessi toccare il cielo. La gente per la strada mi chiamava signora. [Si preme la mano al petto] Immagina! Signora! A me! Signora in una grande città come questa qua. Grazie ai miei figli. Ma ora non so che succede. Rocco se n’è andato di casa. E sembra vittima di una maledizione. E Simone si è messo con una puttana!»
[Si mette il viso tra le mani]
Ciro: «Non piangere. Ora cerco io di fare qualcosa. Lascia fare a me, mamma».
[La abbraccia mentre lei piange]
Dialogo tra Rocco (Alain Delon) e Ciro (Max Cartier).
Ciro: «Un seme andato a male deve essere scartato. Proprio come quando mamma ci fa pulire le lenticchie».
Rocco: «Simone non è cambiato. È solo demoralizzato. Il suo orgoglio è stato ferito. Lasciami provare ancora. So cosa posso fare... Pensa se non avessimo mai lasciato casa. Ma sembra che questo era il nostro destino... Il tuo, il mio e quello di Simone».
Ciro: «Ma pensi alla vita che avremmo avuto se fossimo rimasti là?»
Rocco: «Ma saremmo ancora tutti insieme».
Tamara Marcelli |
Ti siamo davvero riconoscenti per il tempo che ci hai dedicato. Se sei stat* bene in nostra compagnia, che ne dici di iscriverti alla NEWSLETTER SETTIMANALE per restare sempre aggiornat* sui nostri argomenti? Oppure potresti offrirci UN CAFFÈ o sostenerci acquistando i GADGET ispirati ai nostri libri. Te ne saremmo davvero grati!
Oppure potresti lasciarci un commento per farci sapere che ne pensi di questo articolo, il tuo feedback è davvero importante per noi.
NB: Gli autori non sono responsabili per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ad ogni post. Tuttavia, verranno cancellati i commenti ritenuti offensivi o lesivi della immagine o della onorabilità di terzi, razzisti, sessisti, spam o che contengano dati personali non conformi al rispetto delle norme sulla Privacy e, in ogni caso, ritenuti inadatti a insindacabile giudizio degli autori stessi.
Posta un commento