Gli scrittori della porta accanto

[Professione lettore] "La Comédie du Livre", Montpellier 27-29 maggio 2016, di Paola Casadei


27-29 maggio 2016, 31° edizione di La Comédie du Livre di Montpellier, una delle più importanti manifestazioni letterarie di Francia, ormai considerata seconda solo al Salone del Libro di Torino. Un successo! 

Questo è quello che è stato dichiarato il giorno dopo a Montpellier. Tantissime le presenze: 100.000 secondo gli organizzatori. C’è stato qualche problema legato agli scioperi, alcuni degli autori hanno avuto ritardi e molti disagi per arrivare fino qui. Altri hanno terminato presto i libri in italiano, mi hanno detto che lo sciopero ha impedito che arrivassero in tempo dall’Italia altri libri: la disponibilità si riduceva man mano, mentre la richiesta era continua. Evidentemente sono davvero tanti gli italiani che vivono a Montpellier. 
Di certo per noi spettatori è stato un bellissimo evento! Tanti gli incontri e le animazioni, e gli autori si sono dimostrati davvero molto disponibili. L’interesse della gente era grande per molti di loro. In molti guardavano con rispetto da lontano la figura splendida del giudice antimafia Roberto Scarpinato - al quale ho stretto la mano con commozione -, chiedendosi dove fosse dissimulata la scorta inevitabile che era messa a sua disposizione per proteggerlo. 
Non ho potuto assistere a tutte le presentazioni, erano tantissime, a volte incrociate e alcune dislocate nei paesi attorno a Montpellier. La prima a cui ho assistito è stata all’Auditorium del Musée Fabre, per le letture in italiano e in francese di Stefano Benni, accompagnato dalla sua traduttrice, la bravissima Marguerite Pozzoli. Insieme hanno letto brani esilaranti da libri come Saltatempo, Margherita Dolcevita, Achille piè veloce e Di tutte le ricchezze. Mi ha autografato 5 libri, non ho osato portarglieli tutti e undici.


Dopo di lui, alle 20,30, Milena Agus e Luciana Castellina. Andrea Bajani ha tenuto un atelier gastronomico e letterario, Paola Barbato, tra le altre cose, ha fatto parte con una collega francese dell’incontro “Les dames en noir”; Marcello Fois, originario di Nuoro, ha raccontato molto di sé e delle difficoltà per un autore per affermarsi come scrittore, e ha partecipato con Michela Murgia a un incontro speciale sulla “Sardegna, un’isola di scrittori”.

Un’esposizione di Roberto Innocenti ha attirato centinaia e centinaia di persone. 

Poi c’è stato un incontro italo-francese con Tommaso Pincio: “Le bon vieux temps du Rock N’Roll”. L’ho perso, sono andata a dirglielo il giorno dopo, vorrei la registrazione dell’incontro : “Mi spiace, non sono potuta venire, sono stata a cena e a fare un giro al mare a Palavas, con Stefano Benni e mio marito”. “Allora si è comunque divertita!”. Infatti ci siamo divertiti molto (o almeno, mio marito e io ci siamo divertiti), a parte il tempo orribile. Questo è stato dichiarato come il maggio più piovoso degli ultimi 150 anni. Per fortuna che Stefano Benni aveva un pile sotto la giacca per ripararsi da un freddo impensabile per questa stagione a Montpellier! Però non ho ancora recuperato la registrazione di Tommaso Pincio...


Ho assistito poi all’incontro interessantissimo tra Valerio Magrelli e il professor Jean-Yves Masson, “La traduzione, un’arte letteraria”, perché vorrei specializzarmi e affermarmi nella traduzione dal francese.
In altre sedi messe a disposizione, Carlo Bonini e Giancarlo De Cataldo hanno partecipato a un incontro dopo la proiezione del film Suburra. Poi c’erano Antonella Cilento, Paolo Cognetti, Maurizio De Giovanni, Marco Lodoli, Kareen De Martin Pinter, che mi ha promesso un’intervista, Marco Lodoli, Walter Siti, Francesca Melandri, Andrea Molesini, Claudio Magris, Giorgio Pressburger, Giorgio Vasta, Giorgio Scianna, Giacomo Todeschini, e tanti altri ancora. Ho visto visi stanchi: seduti per ore per le dédicaces, invasi da lettori e curiosi, poi occupati negli incontri fino alle 20,30 di sera.

Voglio leggerli tutti, i più “giovani”, come Antonio Menna che ha avuto molto successo con il suo “Il mistero dell'orso marsicano ucciso come un boss ai quartieri spagnoli” e Marco Missiroli (“Atti osceni in luogo privato” ha una copertina che attirava parecchi sguardi e “Il senso dell’elefante”). Voglio leggere Michela Murgia (che aveva sempre dei look originali e colorati. Di lei ho potuto solo comprare un libro in francese, per avere la sua dedica) e Antonella Cilento. Antonio Moresco mi ha affascinata: sono rimasta a parlare un po’ con lui e il suo traduttore e ho comprato uno dei suoi ultimi libri, “Gli increati”, che ho appena cominciato. Sono 1013 pagine e ha un incipit che mi ha stregata! Per non parlare di Luca Poldelmengo (i suoi saranno tra i primi acquisti appena arrivo nelle libreria in Italia quest’estate!), che ha regalato a Montpellier ben tre interventi, con Maurizio de Giovanni (“30 anni di gialli”), con Tommaso Pincio e con altri quattro giallisti la domenica pomeriggio. A quest’ultimo erano presenti Paola Barbato, unica donna, madre di tre figlie, - di lei vorrei scrivere prossimamente qualcosa di più - Mimmo Gangemi, che racconta della ‘ndrangheta calabra come solo un vero calabro può fare. 
Luca Poldelmengo, Carlo Bonini e Giancarlo De Cataldo. Insieme ci hanno raccontato delle origini e dell’evoluzione del giallo italiano, di come si scrive un libro come Suburra a quattro mani, Poldelmengo ci ha raccontato dei suoi libri che partono da fatti reali, come un pirata della strada o il lancio di una pietra dal cavalcavia, in “Odia il prossimo tuo”: cinque i protagonisti e i punti di vista, per essere certo di riportare una foto di un fatto, senza giudicarlo! Ci mostra chiaramente come la banalità del male sia vicina a noi tutti più di quanto pensiamo. Poldelmengo, scrittore (suoi anche “L’uomo nero” e “I pregiudizi di Dio”) e sceneggiatore, due figli e due lavori: me lo immagino negli impegni grandi di ogni giorno!
Dopo questo weekend, di festa per me, di lavoro per loro, li considero ora come persone vere, non solo come scrittori freddi e distanti. Insomma, è stata una sorpresa, un regalo (domenica in Francia era la Festa della Mamma). Non sarà la stessa cosa il prossimo anno. Il Paese invitato non sarà più l’Italia, bensì l’India. Ma non mancherò di certo!



Paola Casadei
In origine farmacista e direttore tecnico di laboratorio omeopatico, ha lasciato Forlì per trasferirsi prima a Roma, poi a Montpellier, quindi per dodici meravigliosi anni in Africa (otto in Sudafrica e quattro in Mozambico), dove ha insegnato musica e italiano. Ora risiede a Montpellier con la famiglia.
L'elefante è già in valigia, Lettere Animate Editore.


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