Gli scrittori della porta accanto

Recensione: Io, Emanuela, di Annalisa Strada

Recensione: Io, Emanuela, di Annalisa Strada

Libri Recensione di Tamara Marcelli. Io, Emanuela, agente della scorta di Paolo Borsellino, di Annalisa Strada (Einaudi Ragazzi). Anche di fronte alla paura, legittima, ci si deve comportare da Uomini. Anzi, da Donne.

Io, Emanuela, di Annalisa Strada, racconta la storia di due sorelle, unite da un sogno, divise dal destino. Una nella sfortuna si è salvata, l'altra nella fortuna è perita. Una storia raccontata con estrema delicatezza, anche nei suoi aspetti più crudi e dolorosi, con un tatto e un pudore che rendono questo libro adatto ai bambini. Che dovremmo far leggere anche nelle scuole.
Due sorelle, una vita normale, una famiglia come tante altre in un piccolo centro di provincia. Su un'isola meravigliosa: la Sardegna. Un sogno, un bivio, il destino.
Un'altra isola all'orizzonte, tra le onde di un mare cavalcato da un traghetto stanco e arroventato dal sole. L'inquietudine, inspiegabile, la paura che poco a poco si fa strada, compagna scomoda di quella voglia di fare il proprio dovere.

Il bisogno di credere in quello che si fa, nella strada che si è scelta, anche se spesso, dolorosamente, la malinconia pervade lo spirito e la voglia di tornare indietro, a casa, si fa invadente. 

La forza di un carattere che non si lascia sopraffare, che spinge a guardare sempre oltre, a non dimenticare che anche di fronte alla paura, legittima, ci si deve comportare da Uomini. Perché la paura fa parte della vita, del gioco della vita, e rispettandola se ne può trarre una forza che non si credeva di avere. E che ogni sacrificio non è vano.
La vita a volte è strana, ma nella sua stranezza manda chiari messaggi, illumina il cammino, apre alcune porte. Non sempre finisce bene. Non sempre siamo noi a scegliere.
È così che la vita sembra una favola da leggere, che anche se sai come finisce la storia speri sempre fino all'ultimo che qualcosa cambi. Allora rallenti la lettura, assapori le parole, una dopo l'altra, ma l'angoscia aumenta. È la consapevolezza di quel che ci aspetta. La speranza non basta. La storia è già scritta. Anche se vorremmo cambiarla. Dare un'altra possibilità, un nuovo finale.


Perché specchiarsi nel baratro ci fa cadere dentro. E in fondo c'è solo la paura. 

Quel senso di impotenza che ci aspetta al varco e che, spesso, sembra toglierci il respiro. Che rischia di confonderci. Ma alla paura non puoi opporti. O impari a conviverci, oppure ti risucchia in un vortice senza ritorno. E non possiamo permettercelo, altrimenti spegneresti anche l'ultima fiammella di possibilità di salvezza.
Alcune storie purtroppo sembrano già segnate fin dall'inizio, anche se remiamo in un'altra direzione, la corrente ci porta altrove. Dove non vorremmo andare.
Uno strappo, come quando da un libro tiriamo via una pagina, violentemente, con forza, lasciando piccoli lembi attaccati a ricordarci cosa abbiamo perso. Così è la vita di questa donna, strappata agli affetti, ai suoi sogni, alla sua vita. Estirpata in un attimo, come erba giovane e vigorosa.
Un attimo, uno sguardo, il buio.
Rumore assordante, nubi di veleno e sangue, corpi come petali. Strappati. Lanciati lontano, irriconoscibili.
Una vita cos'è? Quanto vale?
Un senso, trovare un senso, che non c'è.
Il Male ci inghiotte come spuma di mare, ci rigurgita e ci disperde.
Cosa rimane di noi, delle nostre vite? Il ricordo. Il ricordo di chi ci ha amati, di chi ha letto in noi un senso, un insegnamento, una speranza, un esempio.

La vita può darci possibilità infinite per imparare il valore dell'esistenza umana, dei principi della Giustizia, del rispetto reciproco, dei sogni. 

Sta a noi comprendere e agire secondo questi valori, senza svendere le nostre anime al Male.
Ed è proprio questo che emerge dalle pagine di Io, Emanuela di Annalisa Strada, questo piccolo libro per ragazzi, ma che anche gli adulti dovrebbero leggere: il valore di una vita. Non una vita qualunque, una vita come tante altre sì, ma spesa per la giustizia, per quei valori fondanti della nostra civiltà. Una giovane vita con dei sogni, affetti, un forte senso della famiglia e amore per la propria terra, con quel senso del dovere che unisce persone tanto diverse. Che le rende in un attimo parte di una squadra.
Quando indossi una divisa non sai mai se tornerai a casa, lo speri ma non ne hai certezza. Ma la indossi lo stesso, con onore e convinzione. Diventa un rito, un modo per anestetizzare la paura e allontanarla da sé. Per allontanare la morte.
19 luglio 1992, domenica. Palermo, Via D'Amelio, ore 16:58.
Io, Emanuela, una donna della scorta del giudice Borsellino, io ci ho creduto fino alla fine, fino a che i miei occhi non hanno incrociato quella Fiat 126, parcheggiata troppo vicino all'ingresso, troppo a ridosso del marciapiede. Ci ho creduto fino alla fine, fino a che non mi hanno strappata e lanciata lontano, lontano da me. Fino a che il buio non ha fatto scendere il sipario sulla mia vita. Ci ho creduto. E' questo che gli altri ricorderanno di me.
Annalisa Strada, Io, Emanuela

Io, Emanuela

di Annalisa Strada
Einaudi Ragazzi
Young adult 12 + | Non-fiction
ISBN 978-8866563105
Ebook 4,99€
Cartaceo 10,45€

Sinossi

Emanuela Loi, assegnata alla squadra di scorta del giudice Paolo Borsellino, si aggiudicò il triste primato di “prima donna agente di polizia morta in servizio”.
Aveva 24 anni, un fidanzato, una famiglia unitissima e una volontà di ferro. Una carica di esplosivo ha fermato il suo sogno.
Questa è la storia degli ultimi mesi della sua vita.
Un romanzo appassionato, nato da una dettagliata ricerca di fonti per raccontare ai più giovani una pagina intensa e drammatica della nostra storia.




Per approfondire
"Novantadue", ed. Castelvecchi, antologia di saggi sull'anno che ha cambiato l'Italia.
Rai Storia, le donne nelle scorte.
Blu notte: Paolo Borsellino.


Tamara Marcelli


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