Gli scrittori della porta accanto

I libri di Luca Poldelmengo

I libri di Luca Poldelmengo - Gli scrittori della porta accanto, Libri

Professione Lettore | Di Paola Casadei. Luca Poldelmengo, regista, sceneggiatore, scrittore di noir e gialli. Nei suoi libri, la realtà in tutte le sue sfaccettature, per lasciare al lettore la possibilità di scegliere.

Luca Poldelmengo. L’ho conosciuto a Montpellier, invitato alla Comédie du Livre, in quanto autore tradotto in Francia. Lì piace molto, il suo genere viene molto letto. E in Francia si legge più che in Italia.
Ma chi è Luca Poldelmengo?
Internet dice che è “regista, sceneggiatore e scrittore”. Dopo il DAMS e la laurea in regia cinematografica, infatti, ha scritto nel 2005 il suo primo cortometraggio, Notte bianca. Poi arriva subito la svolta, nel 2006, con il film Cemento armato, diretto da Marco Martani, con Giorgio Faletti, Nicolas Vaporidis e Carolina Crescentini, di cui firma soggetto e sceneggiatura. Dal 2009, all’attività di sceneggiatore affianca quella di scrittore, esordendo con il noir Odia il prossimo tuo (Kowalski), tradotto anche in Francia, finalista al premio Azzeccagarbugli e vincitore del premio Crovi come migliore opera prima. Nel 2012 pubblica L'uomo nero (Piemme), finalista al premio Scerbanenco. Nel 2014 Nel posto sbagliato per le Edizioni E/O, anch’esso finalista al Premio Scerbanenco. 
I suoi racconti appaiono anche in alcune antologie. Cito qui Giochi di ruolo al Maracanã, nove racconti sul lato oscuro delle Olimpiadi, da leggere tutti d’un fiato, in cui il mondo dello sport, anche quello Paralimpico, è lo sfondo sul quale si muovono investigatori e personaggi amati dai lettori delle Edizioni E/O, coinvolti in storie criminali fra doping, omicidi passionali e altri delitti. Nove personaggi seriali, nove modi di interpretare il noir, con le penne di Massimo Carlotto, Paolo Foschi, Carlo Mazza, Luca Poldelmengo, Piergiorgio Pulixi, Roberto Riccardi, Patrizia Rinaldi, Matteo Strukul, Massimo Torre. Ma di questo parleremo un’altra volta.

Luca Poldelmengo, Giancarlo De Cataldo, Carlo Bonini, Paola Barbato e Mimmo Gangemi: tavola rotonda sul giallo in Italia.

È un ragazzo simpatico, Luca Poldelmengo, e si deve essere divertito alla Comédie du livre, seduto accanto a Stefano Benni! Ma la domenica pomeriggio era seduto comodamente accanto ad altri giallisti, assieme a Giancarlo De Cataldo, Carlo Bonini, Paola Barbato e Mimmo Gangemi, per una tavola rotonda sul giallo in Italia. Non gli ho ancora potuto fare un’intervista, in questo momento è molto impegnato (non voglio rivelare nulla!). Me la concederà più avanti. Ma di lui ho letto parecchio, anche delle interviste, oltre che un paio di libri.
Ho trovato sul sito dell’editore E/O una risposta a una domanda che gli avevano fatto, che me lo ha reso ancora più simpatico. La domanda riguardava la dedica che appare nel suo ultimo romanzo, I pregiudizi di Dio, che cita solo: «a chi rincorre». Lui spiega:
Sono uno scrittore atipico. Mi sono diplomato in un istituto tecnico industriale, la laurea l’ho conseguita a trent’anni, quando già lavoravo da dieci. Provengo da un quartiere difficile di Roma, da una famiglia modesta, dentro casa mia non ci saranno stati più di venti libri. Questo per dire che ho dovuto trovarla da solo la mia strada, che ho capito tardi quello che volevo dalla vita e per questo mi sono trovato a fare le cose in tempi e modi non proprio comodi. Io i miei sogni li ho sempre inseguiti, col fiatone e il coltello in mezzo ai denti. Ecco, per questo dedico il romanzo a chi rincorre, a chi non ha avuto in sorte un posto in prima fila, a chi vuole fare il notaio e ha il papà netturbino, a chi ci mette la tigna in un paese in cui la meritocrazia è troppo spesso una parola svuotata da ogni significato.

Il suo genere preferito è il noir: quando racconta le sue storie – spiega – ha voglia di restituire uno spaccato della società e della natura umana; per lui è fondamentale il perché accadono le cose. ​Ma nell’ultimo romanzo, per la prima volta passa un po’ più al giallo, quello che risponde anche alla domanda: “Chi è stato?”. Insomma, si è cimentato in un noir travestito da giallo. E il risultato è a mio avviso molto buono. 
Alla tavola rotonda di Montpellier, Luca Poldelmengo ha spiegato di aver bisogno di dare al lettore un punto di vista plurimo sulla storia, è il suo modo di raccontarla. Gli serve per poter rappresentare la realtà in tutte le sue sfaccettature, e soprattutto per non imporre un punto di vista, una verità, ma per lasciare al lettore la possibilità di scegliere seguendo la propria sensibilità. 

I Pregiudizi di Dio

Di questo ultimo romanzo, Giancarlo De Cataldo dice:
Un libro che mi ha totalmente conquistato. Durezza della lingua, asprezza dei temi, tenuta della trama, la giusta pietas.
Anche questo commento ha contribuito a farmi acquistare il libro.

I Pregiudizi di Dio - Libri, Scrittori
E/O Edizioni
ISBN 978-8866327240
ebook 8,99€
cartaceo 15,52€

La vera giustizia non è di questo mondo, e ciò che chiamiamo bene e male forse sono solo i pregiudizi di Dio.
Pochi mesi dopo la scomparsa di Alice, la madre di suo figlio, il commissario capo Andrea Valente ha iniziato a soffrire di epilessia. Se i suoi colleghi lo scoprissero finirebbe a mettere timbri in qualche ministero, e così decide di mantenere il segreto sulle sue reali condizioni di salute. Nel frattempo in commissariato arriva l’ispettore Marco Alfieri, un passato burrascoso e un pedigree da raccomandato. I due si detestano sin dalla prima indagine: riguarda il cadavere di una donna deturpato da uno stupro feroce, ritrovato a Mandela il paesino dove abitava. Il clamore dei media porta con sé Francesca Ralli, commissario della squadra mobile di Roma che li coadiuverà nelle indagini. Le attenzioni degli inquirenti si concentrano sul marito della vittima, un uomo laido ed esecrabile. Ma è anche un assassino? I tre dovranno affrontare il loro doloroso passato e le loro debolezze per scendere a patti con la propria coscienza. Non sempre essere un buon poliziotto è la soluzione migliore.

Il sole quella mattina di maggio doveva ancora raggiungere il fondo della valle. La brina ricopriva l’erba, inumidiva i rami secchi, bagnava la carne.
Il cadavere era prono, disteso in un fosso, coperto da frasche gettate sopra per confonderlo alla vista.
Il commissario Andrea Valente scese ancora di due passi. Arrivo’ di fianco a uno degli agenti in tuta bianca che stava liberando il corpo dai rami.
Da lì poteva osservare con più chiarezza la figura femminile: la gonna di jeans sollevata, gli slip celesti abbassati alle caviglie, gli evidenti segni di escoriazione profonda intorno all’ano. Lungo il collo c’erano due larghe ecchimosi, una guancia era poggiata sull’erba. Il viso violaceo era comunque riconoscibile.
Il commissario Valente, un decennio in forza alla squadra mobile, sezione omicidi, non sarebbe stato in grado di ricordare quante volte aveva dovuto assistere a scene come quella. L’abitudine è una grande patina in grado di rivestire anche le esperienze più estreme. [...]
Ma questa volta era diverso, il diaframma che separava l’uomo dal poliziotto era venuto meno.
Andrea aveva lasciato due passi indietro il commissario Valente, era uscito allo scoperto, ed era stato investito dall’angoscia.

L’Uomo Nero

La storia nasce da un fatto reale di cronaca, Alessio e Flaminia, uccisi a soli 20 anni da un pirata della strada, una storia simile a molte altre, si tratta di una vera piaga sociale. In fondo potrebbe essere vicina ad ognuno di noi. Un uomo nero, qualcosa che abbiamo dentro di noi, una parte oscura di noi. A questo proposito, Poldelmengo ci spiega che L’uomo nero riguarda solo uno dei tre protagonisti de I pregiudizi di Dio, l’ispettore Marco Alfieri, per certi versi ne rappresenta la back story. Quindi, se ho capito bene, potrebbe essere interessante leggere prima I pregiudizi di Dio, e poi, se si vuole approfondire la figura di Marco, leggere L’uomo nero.
Hanno scritto di lui:
L’uomo nero è molto vicino ai romanzi di Scerbanenco o De Cataldo: un accostamento sinonimo di garanzia.
Andrea Bressa, panorama.it

L’Uomo Nero - Libri, Scrittori
Piemme
ISBN 978-8856622331
ebook 8,99€
cartaceo 15,00€

A Gabriele nessuno ha mai regalato nulla, ha dovuto sudarsela la sua ascesa, da semplice cameriere a proprietario di una catena di alberghi di lusso. Ora che è a un passo dalla vetta è disposto a tutto, anche a macchiarsi di un orrendo crimine, pur di raggiungerla.
Filippo ha solo la sua famiglia, una moglie e una figlia che adora e per cui ha messo a tacere il suo lato oscuro. Ma proprio per garantire loro un futuro migliore, questo almeno si racconta, è costretto a sporcarsi le mani, a riesumare quella parte di sé che indossa un cappuccio nero, fino a guardarla dritta negli occhi, a seguirne le orme.
Marco è sempre stato un debole, succube di un padre padrone, non ha mai scelto nulla nella sua vita, neanche il lavoro in polizia. Solo l’omicidio di una persona che ama e ammira più di se stesso riesce a scuoterlo dal torpore. L’amore lo aveva condannato, l’odio l’avrebbe redento. Ma a che prezzo?
Tre uomini, tre destini che si intrecciano lungo la discesa verso un luogo senza vincitori, l’inferno.


Nel Posto Sbagliato

L’autore è bravissimo a contrapporre la pochezza dei maschi alla fierezza delle donne in una Roma bigia e convulsa.
Giovanni Pacchiano, Gioia

Nel Posto Sbagliato - Libri, Scrittori
E/O Edizioni
ISBN 978-8866325284
ebook 7,99€
cartaceo 16,50€

Quante libertà personali siamo disposti a sacrificare in nome di una presunta sicurezza collettiva?
Una ruota panoramica arrugginita sorveglia la metropoli assediata dall’immondizia e da un sole implacabile e malato.
Una squadra segreta della polizia usa l’ipnosi per estrarre dalle menti di ignari cittadini informazioni che loro stessi non sanno di possedere. A loro non interessa ciò che sai, ma ciò che contieni.
Un commissario cinico è al comando della squadra. Ha come unica compagnia due serpenti chiusi in un terrario, memento del tormentato rapporto con il fratello gemello. Un terribile omicidio nasconde insidie in grado di mettere a repentaglio la sopravvivenza della squadra, e molto di più.





Odia il prossimo tuo

Ed ecco il libro che sto leggendo in questo momento, il primo in ordine cronologico: 
Odia il prossimo tuo, un libro costruito forse più come sceneggiatura di un probabile film che come libro, quasi un piccolo gioiello, veloce, feroce, senza un attimo di respiro: i protagonisti di questo romanzo ambientato come tutti i suoi libri a Roma sono tutti vittime di un destino predestinato e contro cui niente si può fare. Niente: specie se si è mossi dall'odio.

Odia il prossimo tuo - Libri, scrittori
Kowalski Edizioni
ISBN 978-8874966851
cartaceo 8,50€

Ai margini di Roma anche una baracca sulla riva del Tevere può diventare un alloggio molto ambito per chi si porta dietro un fardello colmo di disperazione. Come Andrea, ex ciclista, che ha scelto di abbandonare la bicicletta perché a volte la cosa che ami di più nella vita diventa quella che ti fa stare peggio. Poco più in là Tegla e le altre prostitute attendono i clienti davanti al loro bidone. Hanno lasciato l’Africa sognando un’Italia ben diversa da questa.
Ma Roma ha anche un’altra anima, quella che alloggia nei quartieri bene come l’Infernetto. Renato vive tra i privilegi ma, a casa, sua moglie si flagella a colpi di Martini e suo figlio Cristiano non perde occasione per rinfacciargli tutto il suo odio. Nel silenzio della sua solitudine Renato custodisce il segreto di un amore inconfessabile. Flavio, ex brigatista, esce dal carcere, oppresso dai ricordi, deciso a lasciarsi alle spalle gli sbagli di una vita. Ora il suo unico pensiero è cercare quel figlio che ha perduto…
Anime di una stessa città si inseguono senza incontrarsi. Fino a quel sasso gettato dal cavalcavia. Fino al sangue, alla violenza senza ombra di rimpianto…
Capita però che in quelle strade, sotto la pioggia, con il vento che soffia e un ghigno beffardo nel cielo, qualcuno sia deciso a riprendersi con tutte le sue forze un morso di vita.

Be’, non mi resta che suggerirvi di leggere questo autore! Per essere pronti per le prossime uscite, al cinema o in libreria! Io continuo a leggerlo, in attesa di averlo ospite qua a Montpellier per una presentazione speciale, invitato dall'associazione Italia A Due Passi.



Paola Casadei
In origine farmacista e direttore tecnico di laboratorio omeopatico, ha lasciato Forlì per trasferirsi prima a Roma, poi a Montpellier, quindi per dodici meravigliosi anni in Africa (otto in Sudafrica e quattro in Mozambico), dove ha insegnato musica e italiano. Ora risiede a Montpellier con la famiglia.
L'elefante è già in valigia, Lettere Animate Editore.
Malgré-nous. Contro la nostra volontà, traduzione, Ensemble Edizioni.
Dal buio alla luce. Il bisso marino e Chiara Vigo, traduzione, Cartabianca Editore.


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1 commenti
  1. bravo scrittore ed efficace sceneggiatore. Ho visto Cemento Armato e la storia funziona bene

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