Gli scrittori della porta accanto

Pisarei e fasò da Biglietto di terza classe, di Silvia Pattarini

Lifestyle Ricette dai libri.


Frugando meglio trovò, nascosto tra due canovacci, del pane raffermo, poi in un angolino scoprì due cotiche. Infine le venne in mano una scatola di conserva di pomodoro. Qualcosa si poteva combinare. Ringraziò il Signore di averla ascoltata.
Dopo qualche ora il reverendo rientrò e aprì la porta della canonica chiamandola, ma il suo olfatto fu immediatamente rapito da un invitante profumino di sugo con fagioli e cotiche.
«Lina! Ho buone notizie per te! Ti ho trovato un lavoro!».
«Davvero? Grazie don Luigi, le sarò eternamente grata! Allora dobbiamo festeggiare!».
«Cos’è questo profumino di buono?».
«Ho preparato un pranzetto coi fiocchi! Nella dispensa ho trovato del pane secco, così vi ho preparato pisarei e fasò! Spero siano di vostro gradimento».
«Di mio gradimento? Altroché se mi piacciono» esclamò il parroco accomodandosi al tavolino, e iniziando a divorare quel piatto povero, fatto con pochi avanzi di pane raffermo e ingredienti semplici, ma ricco di sapore.
«Ma il sugo come lo hai preparato? È squisito» mormorò il curato leccandosi i baffi.
«Ho trovato nella dispensa anche la conserva di pomodoro e due cotiche, il resto è un segreto! In realtà è una ricetta delle suore, me l’hanno insegnata loro quando sono stata in convento» spiegò la ragazza mentre gustavano con un certo appetito quei gnocchetti squisiti.
 >> il libro.
PISAREI E FASÒ
Gnocchetti al sugo di fagioli

Tempo totale preparazione + cottura: lungo
Difficoltà: alta
Porzioni: 6

È una ricetta antichissima che si perde nella notte dei tempi. Piatto tipico della tradizione contadina, è costituito da ingredienti “poveri”. La farina veniva mischiata al pane raffermo avanzato, giusto per non buttare via niente, e si recuperavano gli ingredienti derivanti dalla macellazione del maiale, cotiche, salsiccia, lardo, e abbondanti verdure dell’orto, che non mancavano mai sulla tavola contadina.

INGREDIENTI
Per l’impasto
500 gr di farina
150 gr di pane secco (meglio se raffermo) grattugiato
acqua tiepida

Per il sugo
400gr di fagioli secchi (borlotti o cannellini) lasciati ammollare in acqua almeno una notte
una cipolla
una carota
un pezzo di sedano
250gr di salsa di pomodoro
un bel pezzo di salsiccia “luganega”
una cotica di maiale
un cucchiaio di lardo pesto
olio d’oliva
sale q.b.
formaggio grana grattugiato


PREPARAZIONE

Scottare il pane grattugiato o raffermo in una terrina con un po’ di acqua tiepida, amalgamare con la farina fino ad ottenere un impasto abbastanza morbido, di una consistenza tale che possa essere modellato a piacere. Staccare piccole porzioni e formare delle strisce, spolverizzando con la farina se si attaccano al tavolo da lavoro. Tagliare piccoli tocchetti, grandi più o meno quanto un fagiolo e schiacciarli uno ad uno col pollice, fino ad ottenere la classica forma di gnocchetto. Intanto in un tegame a parte, avremo già preparato il sugo, facendo soffriggere le verdure tritate col lardo pesto e l’olio a cui avremo aggiunto la salciccia spezzettata, tagliare la cotica del maiale a pezzetti e terminare coi fagioli scolati. Cuocere il tutto a fuoco lento almeno una buona ora. Quando tutto si è rosolato a puntino, aggiungere la salsa di pomodoro e continuare la cottura fino a quando quest’ultima si sarà ristretta, avendo premura di aggiungere acqua calda salata qualora il sugo si rapprendesse troppo. All’occorrenza aggiustare di sale e pepe.
Fate cuocere i pisarei in una pentola con abbondante acqua salata; quando vengono a galla scolarli, facendo attenzione che rimangano belli umidi, e condirli abbondantemente col sugo di fagioli, in una bella e grande zuppiera. Spolverizzare a piacere con formaggio grana grattugiato e servire accompagnando il piatto con vino dei colli piacentini: barbera, bonarda o gutturnio.



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