Gli scrittori della porta accanto

Un caffè con Samantha Terrasi

Oggi il nostro caffè letterario è ben lieto di presentarvi un volto nuovo della letteratura italiana: è con noi Samantha Terrasi Conosciamola meglio!

Ciao Samantha e grazie per avermi concesso questa intervista. Per rompere il ghiaccio, visto che ci troviamo in un caffè letterario virtuale, permettimi di offrirti virtualmente un caffè, un the, una tisana, una bibita fresca o…  cosa preferisci?
Ho scoperto, abitando un po’ di tempo in Germania, il caffè lungo. Il piacere del caffè e il calore della tazza.

Bene ora che abbiamo rotto il ghiaccio raccontami qualcosa di te. Chi è Samantha nella vita di tutti i giorni?
Una donna che ha scelto di inseguire sogni e amare. Ho scelto di sposarmi giovanissima e di condividere un pezzo di strada con il principe azzurro dal cavallo bianco che improvvisamente è sceso. Questo ha destabilizzato la mia vita ribaltandola come il vento fa con le carte. Tutto quello che davo per scontato in un soffio di parole è svanito e ho dovuto reinventarmi. Ho sofferto ma solo attraverso il dolore ho potuto vedere cosa c’era dentro di me. Samantha non è solo una donna che all’inizio si credeva troppo fragile è anche una mamma. Quando per la prima volta ho stretto a me tutti e quattro i miei figli, ho dato un senso alla mia vita. Ero nata per metterli al mondo. Sono cresciuti e proteggerli è diventato diverso dall’abbracciarli fisicamente. Tante volte sbaglio, faccio uscire la mamma che piange, la donna che ragiona di pancia. Vorrei che non soffrissero, che per loro ci fosse solo il meglio, ma non posso mettermi in mezzo alla loro vita e posso solo allungare la mano quando hanno bisogno.

Come è nata la tua passione per la scrittura? Ci sono autori classici o molto noti che credi abbiamo influenzato, in qualche modo, il tuo stile?
 Avevo forse dieci anni quando presi una pila di fogli e scrissi qualcosa su un uomo nero e un uomo bianco che non avevano altra casa che un foglio di carta. Scrivendo era come aprire un mondo interiore dove potevo essere e scrivere di tutti. Potevo dare la gioia e alleviare la sofferenza. Potevo fare qualcosa. Ho scoperto gli autori classici al Liceo. I libri sono stati sempre i miei compagni e ho amato da subito la grande passione. L’ottocento con i suoi drammi. Guerra e Pace, Delitto e Castigo. I dolori del giovane Werther, Madame Bovary. Le pagine di questi autori russi, tedeschi, francesi mi facevano sentire viva. Sentivo quel moto che poi mi avrebbe portato a scrivere. A quel tempo non lo sapevo che avrei messo tanto bagaglio, loro erano i miei compagni. La loro vita era la mia anche se erano solo pagine a volte ingiallite che sapevano di biblioteca e muffa. Leopardi mi ha accarezzato con la sua poesia. Carducci ha permesso la trasmissione con un mondo diverso, Montale ha pulito e aggiunto l’essenziale. La poesia è stata la mia prima forma di scrittura e comunicazione dell’interno con l’esterno. Dopo è arrivato il romanzo, la prosa che non si stanca della poesia da dove deriva.

Per un esordiente il percorso da seguire prima di giungere all’ambito traguardo della pubblicazione non è affatto semplice, talvolta può rivelarsi tortuoso e complicato. Raccontaci la tua esperienza.
Il percorso è difficile perché ogni scrittore (perché quando finisci due o cento pagine ti senti scrittore) vorrebbe che tutti lo leggessero e che fosse subito riconosciuto. Scrivere è esternare, tirar fuori emozioni che vuoi condividere e far condividere. Ho commesso l’errore di finire il romanzo e di spedirlo quasi subito. L’ho riletto ma io amavo le mie parole, non trovavo errori ma c’erano. Non ho mai avuto risposte. Mai. Un giorno scoraggiata, piangente dopo tre anni in cerca di una speranza apparve un nome sul computer A. Leone. Il nome Andrea è un nome a me caro e sembrava una mano invisibile che era arrivata quando si tocca il fondo. Chiesi informazioni e lui mi indirizzò verso un’agenzia che faceva schede di valutazione. Il mio romanzo era buono, era commerciale, ma andava sistemato. Dopo è venuto l’editing e la pubblicazione. Vederlo la prima volta è stato come conquistare il sogno aprendo la porta giusta.

Raccontami in breve la trama, incuriosisci i nostri lettori ma senza svelare troppo!
Ti aspetto gira intorno a quattro personaggi. Michele, Audrey, Marco e Nina. Michele e Nina si incontrano una notte d’estate. Michele sta cercando di dimenticare una delusione e Nina è la ventata di aria fresca. Marco è il miglior amico di Michele, sono come fratelli e Audrey è l’amica innamorata di un Michele che la vede solo come la migliore delle confidenti. Le loro vite si reggono su un filo trasparente, Nina rompe i punti di riferimento e tutto deve essere ricostruito perché la tempesta si abbatterà su ognuno di loro svuotandoli e portandoli a dover fare i conti con loro stessi e i loro rimpianti.
“Dove finiscono i sogni quando finalmente abbiamo imparato a sognarli?”.
>> scheda del libro, more info

La domanda che non ti ha mai rivolto nessuno: fatti la domanda e datti la risposta.
Scapperesti da questo mondo frenetico?
Sì, mille volte sì. Mi rifugerei nella mia isola di nuvola circondata da un mare di aria indossando una stupenda coda di sirena scintillante.

Progetti per il futuro: ci sono nuovi lavori in corso, nuove pubblicazioni o ambizioni particolari?
Ho scritto un secondo romanzo dal titolo Boe di salvataggio in cerca anche lui di pubblicazione. Mi occupo di un forum di pirati PescePirata dove si chiacchiera, si scrive, si fa un po’ di tutto. Mi piacerebbe in futuro mettere insieme una collana di racconti con i miei personaggi che danno vita ai Corti, piccoli racconti presenti sul mio blog www.samanthaterrasi.it. In generale vorrei scrivere, sperimentare forme nuove. Mi piace mettermi alla prova.

Dove possiamo trovare il tuo libro?
Al sito dell'editore  e nei principali store on line, come La FeltrinelliIbsAmazon e Mondadoristore

Samantha ti ringrazio tantissimo per essere stata con noi e, a nome de Gli scrittori della porta accanto ti faccio i complimenti per il tuo libro, augurandoti che sia un vero successo! In bocca al lupo per i tuoi progetti futuri!


Silvia Pattarini


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