Gli scrittori della porta accanto

Istat: lettori in leggera ripresa, ci salvano gli anziani



Il 13 gennaio scorso, l’Istituto italiano di statistica ha pubblicato i dati relativi al numero di lettori in Italia nel 2015. Analizziamoli insieme a Michele Gentile, titolare della libreria Ex Libris - Libreria caffè di Polla (Salerno), nonché fautore di numerose iniziative volte a incentivare l’avvicinamento alla lettura.

Michele, nel 2015, dopo quattro anni con il segno negativo, il numero di persone che hanno letto almeno un libro cartaceo ha ripreso a salire: il 42% contro il 41,4% del 2014. Un timido + 0,6% può indicarci che il peggio è passato?
I dati confermano un aumento di lettori di qualche punto, bella cosa sicuramente, ma siamo ancora nel mezzo di una pigrizia culturale che coinvolge un po’ tutti.

Questo segnale di ripresa coincide cronologicamente con la diffusione a livello nazionale di una delle tue iniziative, quella del Libro sospeso. Quanto pensi abbia potuto incidere tale iniziativa sul segno positivo?
Sì, effettivamente i dati coincidono con la diffusione della pratica del Libro sospeso, ma credo sia solo una piacevole coincidenza, non sottovalutando affatto il ruolo dell'iniziativa che tanti librai praticano, ancora pochi secondo me, affinché possa esprimere tutta la sua bellezza, e una forza innovativa ancora prigioniera di stupide gelosie.

Come si può evincere dal grafico sotto riportato, anche lo scorso anno sono stati i giovani tra gli 11 e i 19 anni a leggere di più, con percentuali che superano il 50%. Eppure proprio i lettori di questa fascia hanno avuto il calo più brusco rispetto agli anni precedenti. Ritieni che la diffusione e l’uso smodato di smartphone, tablet e altri dispositivi elettronici possano in qualche modo aver contribuito a questo calo? I giovani leggono meno o leggono in digitale? Viceversa, i lettori over 65 sono in sensibile aumento.


I giovani leggono più degli adulti delle fasce 30-50 anni, questo calo è irrilevante e non credo che dipenda dall'uso dei tablet o smartphone, credo sia fisiologico e in relazione al momento, e al numero di ragazzi intervistati, rispetto ai lettori over 65.

Una conferma. Leggono più le donne (48,6%) che gli uomini (35%).
Le donne 48,6%, maschi 35%, questo è il dato più rilevante, sia dal punto di vista statistico che dal profilo sociale, in cui la lettura potrebbe avere un ruolo terapeutico, colmando una differenza che evidenzia enormi e gravi problemi di inferiorità tra i due sessi.

Questi sono i dati distinti per zona: Nord 49,2%, Centro 45,9%, Sud 28,8%, Isole  33,1%. Il sud continua ad arrancare, cosa si può fare per ridurre questo gap?
Sud, Sud, Sud, una parola che continua a veleggiare dappertutto continuando a mantenere muri e barriere, proviamo a non dividere il nostro Paese già sulla carta, e parliamo di Italia. Ci sono le regioni, e se i dati penalizzano Campania, Puglia, Sicilia, Calabria, è solamente perché noi genitori non siamo più quell'esempio, che i nostri hanno rappresentato per noi negli anni passati. Il ritorno alle abitudini semplici non sarebbe umiliante, ridarebbe il giusto valore alla vita, magari cominciando dal semplice racconto di una favola, riducendo l'abuso di tv e smartphone.

E adesso il dito nella piaga. Gestisci la tua libreria in un piccolo paese, quindi con un bacino di utenza limitato; in una regione, la Campania (27,5%), fanalino di coda insieme alla Calabria (25%), dove la lettura può considerarsi un’attività di nicchia. La domanda è d’obbligo: ma chi te lo fa fare?
È di poche ore fa la notizia che al Teatro Piccolo di Milano realizzano oltre 26.000 abbonamenti, e se non sbaglio, la maggioranza si tratta di giovani fino ai 26 anni, superando gli abbonati di calcio di Inter e Milan insieme. Queste notizie ridanno speranza a tutti, e insistere in un territorio come il nostro diventa sfida con sé stessi, per ristabilire profumi di dignità e libertà. È compito di tutti riprendere e trasformare queste notizie in esempi da trasmettere ai ragazzi, quantomeno non sottovalutarli o lasciarli all'ombra dei "Pennetta" o "Zalone".

In che senso?
Spesso le istituzioni, che dovrebbero dare l’esempio, fanno passare alcuni film comici, non certo impegnati e a volte anche molto lontani dalla classica e sana commedia all'italiana, come la salvezza del cinema nazionale; i media dedicano tantissimo spazio a qualsiasi manifestazione sportiva; istituzioni e media snobbano una notizia come quella del Piccolo di Milano. Non dire che i ragazzi tornano a teatro è terribile. Questa è una notizia che dovrebbe essere diffusa notte e giorno.

Chiarissimo. Grazie Michele per la tua disponibilità, sono convinto che presto torneremo a fare quattro chiacchiere insieme.
Grazie Elia, e grazie a tutti voi del Blog.



Elia Spinelli
Elia Spinelli è nato nel 1967 e vive a Buonabitacolo (SA) con la moglie e i suoi due figli. Si occupa di consulenza nel settore dei serramenti.
“Il Riparatore" è il suo romanzo d'esordio.



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