Gli scrittori della porta accanto

[Poesia & Musica] L'editoriale di Valentina Gerini: il merengue, musica popolare della Repubblica Domincana (parte I)


"Que tengo que hacer pa que vuelvas conmigo, vamos a dejar el pasado atrás. Para mi la vida no tiene sentido si te vas"

Così cantava Omega El Fuerte, nella sua "Si te vas/Que tengo que hacher", negli anni in cui abitavo in Repubblica Dominicana. Era il 2009 ed io non conoscevo nessun tipo di merengue, tantomeno sapevo ballarlo. Omega El Fuerte, o più semplicemente Omega, era già molto famoso da qualche anno nel paese e stava riscuotendo successo anche all'estero. Il suo merengue, detto Merengue Urbano o Merengue de Calle, aveva il giusto mix per essere apprezzato anche al di fuori dell'isola caraibica: una base di merengue mescolata con gli stili Hip hop, Rap e R&B. Questo recente tipo di merengue trova però origini antiche, nel merengue tipico della Repubblica Dominicana, nato probabilmente alla metà del 1800. Venne poi promosso dal dittatore Rafael Trujillo, che lo trasformò nella musica ufficiale nazionale. Egli proveniva da un'area rurale e da una famiglia di classe medio-bassa, così decise che lo stile rurale e i generi musicali che si suonavano per le strade del paese dovessero diventare il simbolo dominicano.
Di fatti, il merengue è originario delle aree rurali della regione di Santiago, chiamata El Cibao, proprio l'area da cui proveniva il famoso dittatore. In Repubblica Dominicana vengono suonati tre principali tipi di merengue: il Merengue tipico (anche chiamato perico ripiao, letteralmente "pappagallo strappato"), che è il più vecchio, il Merengue de orquestra, suonato da grandi band, e il Merengue de guitarra. L'etimologia del suo nome è tuttora un mistero.
Si dice possa derivare dal dessert francese "meringa", opzione probabile visto che i francesi hanno colonizzato Haiti (lo stato con cui la Repubblica Dominicana condivide l'isola Hispañola e che, per circa 20 anni, ha dominato sui dominicani e il loro paese). C'è chi dice, invece, che derivi da una parola africana relativa al ballo e alla musica. Il tipico gruppo musicale di merengue, chiamato merengueros, è formato da un suonatore di güira (uno strumento dei nativi dominicani), uno di tambora (strumento africano) e uno di fisarmonica (strumento europeo). Generalmente, si tratta di una musica allegra e di trasporto, di un ritmo incalzante che fa venire voglia di ancheggiare un po' a tutti. Il ballo che ne deriva prende lo stesso nome ed è conosciuto da grandi e piccini in Repubblica Dominicana. La musica è caratterizzata da un ritmo molto veloce, in 2/4, e sincopato. Il primo battito di ogni misura è fortemente accentato e, come se il ballo si trattasse di una marcia sul posto, ad ogni battito musicale corrisponde un piccolo passo con trasferimento di peso. Il movimento di fianchi e di ginocchia, che va sempre nella stessa direzione per entrambi i partner e che può essere paragonato a quello della recente lambada, è molto pronunciato, tanto da essere considerato uno dei balli più sensuali del Latino-America.
Vi è un profondo contatto tra i partner che danzano strettamente allacciati per gran parte della durata del ballo. Oltre alla figura base (la marcia sul posto), la tecnica prevede una serie di volteggi semplici ma d'effetto. I ballerini possono camminare in parallelo o in maniera circolare, possono scambiarsi in posizioni aperte e fare delle giravolte separate ritornando poi a ricongiungersi prendendosi di nuovo per mano. Tra i merengueros più famosi, che hanno raggiunto anche il successo internazionale, possiamo menzionare El torito, Juan Luis Guerra, Jossie Esteban, Johnny Ventura, Wilfredo Vargas, Toño Rosario, Eddy Herrera, Sergio Vargas e Omega El Fuerte. Ognuno ha una sua firma  e sono ampiamente apprezzati da tutti i dominicani. Fanno concerti e serate, riscuotono successo in ogni posto in cui suonano. Il popolo dominicano è famoso per esser un popolo sorridente, spensierato e ballerino. Il ritmo del Merengue è davvero travolgente e non c'è strada, negozio, casa o spiaggia dove non si senta suonare. E dove c'è merengue ci sono sicuramente persone che bevono della birra ghiacciata e ballano. Non sorprende, quindi, che anche i turisti si lascino spesso prendere dalla musica e che improvvisino qualche passo. È un ballo semplice da eseguire, eppure è anche spettacolare e sensuale.





Valentina Gerini
Dopo la maturità scientifica e uno studio approfondito della lingua inglese inizia a lavorare all’estero. Le sue più grandi passioni sono i viaggi e la scrittura. Dei viaggi ne ha fatto la sua professione, diventando accompagnatrice turistica; della scrittura il suo hobby, occupandosi degli articoli di copertina per un mensile dedicato alle storie di paese.
Volevo un marito nero, 0111Edizioni.
La notte delle stelle cadenti, Lettere Animate.




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