Gli scrittori della porta accanto

[Libri] "Ad ali spiegate" di Ornella Nalon, recensione di Andrea Pistoia

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Ad ali spiegate, di Ornella Nalon, Montag, 2013. Tre racconti per grandi e piccini: le più sottili sfumature dell’essere narrate con sensibilità e delicatezza, per aprire gli occhi e imparare a mettersi nei panni del prossimo. 

Avendo ampiamente apprezzato “Oltre confini del mondo”, mi sono gettato fiducioso nella lettura un’altra opera di Ornella Nalon. Pur trattando tematiche nettamente differenti rispetto al precedente romanzo, non poteva che riservarmi piacevoli sorprese. Ma andiamo con ordine.
Ad ali spiegate sono tre racconti dalle trame curiose ed accattivanti.
Il primo, Vita da cani, narra appunto le vicende di un cagnolino, dalla nascita alla vecchiaia, e delle sue avventure che lo porteranno ad affrontare le intemperie della vita e della società attuale.
Certo non è un tema originalissimo (ma quale lo è, di questi tempi?) ma Ornella Nalon ci mette del suo per renderlo unico e avvincente. E lo fa facendoci immergere nella realtà di una creatura curiosa e pura, sempre pronta a capire e a non giudicare, specialmente quegli umani che tanto stanno danneggiando il pianeta e i suoi abitanti, a discapito in primis dei più deboli.
Con il suo stile unico, l'autrice ci sensibilizza verso i nostri amici a quattro zampe, mostrandoci le difficoltà che un cane affronta ogni giorno, dalla separazione dalla madre alla ricerca di cibo, dall’insensibilità dell’uomo ai veri amici canini su cui fare affidamento.
Si passa poi al secondo racconto, “La leggenda di un pino sulle Alpi”, dove ci ritroviamo questa volta a seguire la vita di un pino e di coloro che interagiscono con lui. Anche qui è un susseguirsi di episodi, dal tenero al drammatico, che ci mostrano una volta di più come, in quanto esseri umani, dobbiamo portare rispetto per ogni creatura del pianeta, sia essa animale o vegetale, a prescindere che possa o meno comunicare con noi.
Il racconto si chiude con un vero e proprio colpo di scena che, onestamente, mi ha piacevolmente sorpreso ed intenerito, risvegliando il bambino che è in me ‘cresciuto ascoltando le storie di un certo personaggio…’. Un finale che ha fatto guadagnare migliaia di punti al racconto (già di suo bello e curioso).
La raccolta si conclude con “La capretta Donatella”, in cui una bambina viziata e vendicativa si ritrova di colpo nel corpo di questo buffo animale. Ma è proprio grazie a questo ‘cambio di veste’ che scopre quanto l’altruismo e la gentilezza ripagahino sempre e quanto il circondarsi di buoni amici, umani e non, sia l’unico modo per affrontare la vita.

Questa raccolta parrebbe rivolta solamente ai bambini. Nulla di più falso. 

Strizza certo l’occhiolino a loro ma anche, e soprattutto, a quegli adulti che vogliono allargare la propria prospettiva sulle cose, emozionarsi ancora, come quando erano in tenera età, immedesimandosi nei protagonisti e osservando la vita anche attraverso gli occhi di altri esseri viventi, i quali, a dispetto di ciò che si possa pensare, hanno le loro piccole e grandi avventure, le proprie emozioni e ideali da difendere.
In effetti, per quanto le tematiche siano alla portata di un bambino, ciò non toglie che a leggere tra le righe si trovino metafore, spunti di riflessioni e chiavi di lettura per tutte le età.
L’autrice possiede quella sensibilità sopraffina che la porta a dipingere anche gli episodi più traumatici con quella sapiente delicatezza atta a non urtare i lettori più piccoli. Ma, al tempo stesso, usa un linguaggio forbito che conquisterà gli adulti (e spingerà i bambini a scoprirne il significato, stimolando la loro voglia di sapere).
Non solo, ma Ornella Nalon ha la capacità di andare oltre la superficie, al di là dei luoghi comuni, in modo da cogliere anche le più sottili sfumature dell’essere e di ciò che viene narrato, offrendo così un caleidoscopio variopinto di ogni situazione.
In definitiva, un’altra ottima lettura che dimostra quanto non basti riempire un libro di parole per essere scrittori ma ci voglia anche la capacità di emozionare e far riflettere. E lei ci è riuscita per l’ennesima volta.

Ad-ali-spiegate

Ad ali spiegate

Quali sono le ali che ci possono far volare più in alto? Quelle della fantasia, si potrebbe tranquillamente rispondere. Grazie alla fantasia, infatti, sarà possibile far parlare un cagnolino e farci raccontare la storia della sua lunga vita, partecipando alle emozioni che lui stesso ha provato durante le sue numerose avventure. Potremo soffrire, con lui, nelle occasioni più tristi ma anche gioire quando incontrerà degli amici affidabili e quando, finalmente, troverà un confortante e amorevole rifugio tra le braccia della sua ultima padrona. Potrà sembrare verosimile che una bambina, un po’ capricciosa, si trasformi in una capretta e si ritrovi, assieme a un gregge, a pascolare in alta montagna. La potremo seguire mentre fraternizza con la capra Dolly, che la aiuterà a superare la paura di essere lontana dalla famiglia e poi, mentre stringe una forte amicizia con il pastore Teo. Ci potrà dimostrare, in questa breve esperienza, che il suo vero carattere è buono e generoso e, grazie a questo, l’incantesimo a cui è stata sottoposta, si potrà spezzare. Ma un pino delle Alpi, cosa avrà mai da raccontare? Ebbene, ancora una volta, con l’aiuto della fantasia, anche il Pino Silvestro avrà un sacco di cose da dirci. Dalla sua posizione vicina a un dirupo, sarà in grado di scorgere tutti i movimenti del paese sottostante, potrà ricevere le visite di tantissimi animali e chiacchierare con le piante che crescono in prossimità delle sue radici. E la saggezza della sua centenaria esperienza, ci insegnerà che il rispetto per la natura è un elemento essenziale per vivere meglio sul nostro pianeta.
Un'antologia che ci insegna come le ali capaci di farci volare più in alto sono e saranno sempre quelle della fantasia.

di Ornella Nalon | Montag | Narrativa per ragazzi, 10+
ISBN 978-88-68920-11-1 | cartaceo 11,40€
Andrea-Pistoia

Andrea Pistoia
Nasco in una solare giornata di luglio a Vigevano. A dodici anni scoppia l’amore per la letteratura. Affronto la scuola come un condannato a morte. In compenso la mia cultura extra-scolastica cresce esponenzialmente. Dopo due anni vissuti a Londra, torno in Italia come blogger, giornalista, recensore di fumetti e sceneggiatore di un fumetto online per una nota casa editrice. Chitarrista dei ‘Panama Road’, direttore editoriale di una fanzine online.
Ancora e mai più (nelle mutande), YoucanPrint.


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