Gli scrittori della porta accanto

Intervista a Lara Bellotti: una poesia per fermare la violenza

Intervista a Lara Bellotti: una poesia per fermare la violenza

People | A cura di Loriana Lucciarini. Lara Bellotti, scrittrice,  agente letterario, editor. Una donna dalle mille sfaccettature, con una grande passione per la poesia, la lettura e tutto ciò che le ruota attorno.

Lara Bellotti nasce a Torino, ma cresce fino all’età di sei anni sulla costa romagnola, e da lì nasce l’amore infinito per il mare. Laureata in lettere, fin da giovanissima ha coltivato l’amore e la passione per la lettura e la scrittura, facendone il suo lavoro che svolge tutt’ora: l’agente letterario-editor. Attualmente vive a Porto San Giorgio (Marche).
L’amore per la poesia è il suo punto di riferimento, pur leggendo e apprezzando ogni genere che si rispetti, sia per professione che per piacere. Esordisce con le sue poesie e riflessioni in un’antologia a più mani nel 2016 edita da Le Mezzelane casa editrice, per la raccolta fondi del dopo sisma, dal titolo E Dopo? in aiuto alla ricostruzione della biblioteca di Pievetorina (Marche), è stata la curatrice dell’antologia 10 Gocce d’autore, edizioni Il Viandante, con altri nove autori, presentata al Salone del libro di Torino nel 2017 e premiata con menzione d’onore al concorso letterario “Luca Romano” nel 2017.


Sempre nello stesso anno partecipa al concorso La pelle non dimentica classificandosi al primo posto per la giuria pubblica, e viene inserita in antologia con cinque brani di genere, contro la violenza sulle donne. Menzione onorifica al concorso Emozioni 2017 con il brano “Riflessi umani” e inserimento nella stessa antologia che prende il titolo dal concorso. Scrive un racconto di genere per l’antologia Chiamami per nome, a favore dell’Associazione Artemisia contro la violenza sulle donne, edita da Le Mezzelane, insieme a La pelle non dimentica. Infine, esordisce con la sua silloge di poesia, riflessioni e aforismi: Sabbia tra le mani sempre pubblicata da Le Mezzelane Casa Editrice.


Intervista a Lara Bellotti

Lara benvenuta, presentati ai lettori del web magazine Gli Scrittori della Porta Accanto.
Ciao a tutti i lettori, e grazie a Loriana per avermi ospitata qui nel salotto de Gli Scrittori della porta accanto.
Sono una donna dalle mille sfaccettature, con una grande passione per la scrittura, la lettura e tutto ciò che le ruota attorno, fin da ragazzina. Ne ho fatto, infatti, la mia professione di editor e agente letterario da circa sette anni.
Diciamo che vivo in modalità “multitasking”, in quanto oltre al mio lavoro e alla mia scrittura, mi dedico anche ai miei figli. Sono innamorata del mare (infatti vivo in una località balneare), e da molti anni mi dedico, e metto in pratica, tutto ciò che riguarda la sfera olistica. Questo per me è ormai un punto fondamentale, insieme alla scrittura, per dare a ogni mia giornata un input diverso, e sicuramente più positivo, a prescindere dalle situazioni. Non è sempre facile ovviamente, ma fa la differenza.

Poetessa ma anche scrittrice. Cosa scrivi e come comunichi le tue emozioni?
Ho iniziato con la poesia che mi accompagna, come dicevo prima, fin dalla giovane età, comunico però con i miei pensieri, riflessioni, emozioni, e da qui nascono anche gli aforismi. Infatti il mio ultimo uscito, “Sabbia tra le mani”, è composto da tutto questo. 
Il mio modo di comunicare è a volte pragmatico e sintetico, a volte semplice o più lungo nella stesura, dipende dal momento in cui mi trovo e cosa sto provando, ma ho notato che comunque arriva al lettore nel modo giusto. Oltre alla poesia scrivo anche racconti, anche questi prendono spunto dalla vita vera, dall’osservazione delle cose che accadono intorno a me, in questo caso nasce un tipo di comunicazione diversa, più romanzata forse; infatti ho in programma di portare a termine un romanzo iniziato e lasciato nei cassetti del PC.

I libri con Lara Bellotti

Recentemente hai partecipato a un importante concorso letterario, “La pelle non dimentica” organizzata dalla casa editrice Le Mezzelane. Puoi dirci di più sui contenuti, le finalità del concorso?
Certamente! Intanto per me è stata una sfida con me stessa, in quanto la poesia a tema, e di genere, in questo caso mi appartenevano in prima persona. Scrivere qualcosa che abbiamo vissuto in modo così potente non è sempre facile e scontato, ritengo infatti che, soprattutto in questi casi, oltre a essere una “terapia” sia un modo per donare speranza, leggerezza, e positività (pur essendo un tema forte), a chi ancora è nel limbo della violenza, oppure l’ha vissuta e non l’ha superata.
La finalità del concorso è aiutare l’Associazione Artemisia di Firenze (associazione contro la violenza sulle donne), con i proventi delle vendite dell’antologia: “La pelle non dimentica”. Questo a favore e in aiuto alle donne che hanno bisogno di sostegno di ogni genere, dopo aver subito, o che stanno subendo violenze, sia fisiche che psicologiche.
Le cose da fare sono tante e, purtroppo, le istituzioni (ve lo posso garantire io personalmente), non fanno nulla. Ho vissuto in prima persona il fatto di non essere stata aiutata in un momento in cui davvero non sapevo più a chi rivolgermi, e devo affermare che, in sintesi, me la sono dovuta sbrigare da sola e con tanto di pelo sullo stomaco! Quindi perché non aiutare anche con la letteratura? Tutto è possibile, se lo vogliamo!


Una partecipazione che ti ha coinvolta sotto tanti aspetti, quindi perché, oltre a fare il grande passo - anche psicologico - di raccontare e svelarsi, hai ricevuto anche un riconoscimento importante come autrice per te. Ti chiedo, che riflessioni ti ha portato a fare questa esperienza?
Il riconoscimento da me ottenuto mi ha dato molto sotto l’aspetto umano, mi ha fatto comprendere quanto è importante continuare a trasmettere positività pur parlando di temi forti, è vero, nelle poesie dell’antologia si sente la sofferenza, ma c’è sempre un passaggio: quello che da una morte interiore porta alla rinascita, e in questo caso, essere riuscita a trasmetterlo per me è stato davvero bello e importante.

Come, secondo te, un poeta può arrivare a coinvolgere lettori e pubblico rispetto alle emozioni che prova a definire con le parole?
Questo dipende molto da chi scrive, e come scrive.
La scrittura per me non è mai razionale in prima battuta, nel caso della poesia lo è ancora meno! Credo che per arrivare al lettore, e donargli le nostre emozioni si debba essere, sì se stessi, ma anche diretti, fluidi, senza limiti; l’unica cosa che ci deve venire spontanea e non forzata, è la nostra natura intrinseca rivolta all’Eros piuttosto che al Pathos. Scrivere senza pensare: “piacerà a chi mi legge?” questa è una domanda che quasi tutti si pongono anche durante la stesura, io non mi pongo domande, scrivo e basta. Se rileggendomi riprovo le stesse emozioni allora mi piace, so che posso arrivare al lettore.

Le emozioni sono luci ma anche ombre, quale aspetto è preponderante in Lara Bellotti, se c’è?
Verissimo, noi abbiamo due parti che non sono distinte, ma sono unite, la luce e l’oscurità, le abbiamo tutti! Il decorso della scrittura, come nella vita, dipende da quale parte facciamo prevalere, nel mio caso è preponderante la luce.
Ma ricordiamoci che questa, spesso, arriva dai momenti di buio!


Qual è stato il commento più bello che ti hanno fatto sul tuo lavoro di scrittrice e poetessa?
In realtà oltre ai commenti, il bello è la gratitudine dei lettori, spesso mi scrivono: “grazie, perché tu ci emozioni sempre, e ci fai riflettere ogni giorno”. Questa per me è la cosa più bella.
Se poi vogliamo un commento vero e proprio, uno è stato questo, ed è tratto da una recensione al mio ultimo testo su un blog :
"La vita è un viaggio e siamo noi a scegliere i compagni". Leggendo tutte ma proprio tutte le poesie, ho avvertito un senso di pace, speranza, di vita… si di Vita!

Prima di lasciarci, un’ultima domanda: progetti futuri per Lara Bellotti?
Sì, ho molti progetti: una silloge nuova già pronta perché continuo a scrivere le mie “erudizioni”, J un romanzo (come ho riferito prima) da terminare, e un progetto a quattro mani con un altro autore di cui per ora non dico nulla, vi lascio la sorpresa!
Grazie per l’intervista, e la disponibilità nel trasmettere questi messaggi importanti.

Grazie a te, Lara, per essere stata nostra ospite e per averci parlato di emozioni, scrittura e poesia ma anche per aver trattato, con delicatezza e sensibilità, argomenti spinosi. Noi de Gli Scrittori della porta accanto siamo sempre interessati ad approfondire, capire, informarci, soprattutto negli ambiti che afferiscono alla sfera sociale dei rapporti umani e dell'impegno civile. Ti seguiremo con interesse e per ora tanti in bocca al lupo per i tuoi progetti futuri. Speriamo tornerai presto a parlarcene!


Loriana Lucciarini
Impiegata di professione, scrittrice per passione. Spazia tra poesia e narrativa. Molte pubblicazioni self e un romanzo “Il Cielo d'Inghilterra” con Arpeggio Libero. È l'ideatrice e curatrice delle due antologie solidali per Arpeggio Libero, la prima di favole per Emergency “Di favole e di gioia” nonché autrice con la fiaba “Si può volare senza ali” e la seconda di “4 Petali Rossi – frammenti di storie spezzate”, racconti contro il femminicidio per BeFree. È fondatrice e admin di “Magla-l'isola del libro”. Una felicità leggera leggera, Le Mezzelane, è il suo ultimo romanzo.


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