Gli scrittori della porta accanto

Zetafobia, intervista a Gualtiero Ferrari

Zetafobia, intervista a Gualtiero Ferrari

Scrittori A cura di Silvia Pattarini. Un caffè (letterario) con Gualtiero Ferrari, in tutti gli store online con il suo libro d'esordio Zetafobia, Delos Digital, finalista alla VIII edizione del Premio Letterario Odissea, disponibile da questo mese anche in versione cartacea.

Gualtiero Ferrari nasce a Torino nel 1970. Sposato, con un figlio quattordicenne, cresce e vive in questa splendida città, salvo trasferirsi alcuni anni all’estero, per motivi di studio e di lavoro. Parla fluentemente l’inglese, il francese e quel minimo di tedesco necessario a ordinare del cibo caldo e una birra fresca. Di formazione economico-scientifica, più che umanistica, si è avvicinato alla lettura nel corso dell’adolescenza e si è rifugiato nella scrittura, ormai adulto, durante un difficile periodo personale. Attualmente lavora presso un’azienda di meccanica di precisione, Zetafobia è il suo primo romanzo.

Ospite del giorno è Gualtiero Ferrari, con il suo romanzo d'esordio Zetafobia.
Ciao Gualtiero, benvenuto nel blog Gli scrittori della porta accanto – Non solo libri. Per rompere il ghiaccio, visto che ci troviamo in un caffè letterario virtuale, permettimi di offrirti virtualmente un caffè, un tè, una tisana, una bibita fresca o… cosa preferisci?

Grazie, è un piacere essere vostro ospite.
Chinotto.
È la bevanda della mia infanzia e lo adoro.
Se non c’è un caffè va benissimo.

Gualtiero Ferrari, raccontaci due parole su di te!

Che posso dire, ho quasi cinquant’anni, sono nato e cresciuto a Torino, dove attualmente lavoro in un’azienda di meccanica di precisione. Sono sposato con una donna meravigliosa, che mi sopporta, e abbiamo uno splendido ragazzo di 14 anni che ci fa dannare.

Come sei capitato sul nostro blog e perché hai deciso di affidarti a noi per la promozione del tuo libro?

Stavo girovagando su Facebook e un autore esordiente chiedeva aiuto per la promozione del suo romanzo. Tra i commenti un post diceva di rivolgersi a voi se si voleva il meglio. Eccomi qui.

Ne approfitto per ringraziare tutti i nostri follower soddisfatti, allora, i complimenti fanno sempre piacere! Ora che abbiamo rotto il ghiaccio, raccontaci qualcosa di te. Qual è quell’alchimia, quella scintilla interiore che ti spinge a scrivere nella vita di tutti i giorni: cosa ti affascina e ti ispira?

Come ogni aspirante scrittore, sono un lettore accanito, solo che, a un certo punto, leggere ha iniziato ad andarmi stretto. Desideravo assumere un ruolo più attivo nella storia, non solo quello di mero spettatore, anche di regista. Ho iniziato a guardare la realtà con occhi diversi, a quel punto il passo è stato breve.

Ti concentri meglio sulla scrittura di giorno o di notte e perché?

La scelta è obbligata. Avendo un lavoro diurno che mi impegna parecchie ore, il tempo per la scrittura è limitato alla sera, tardi e alla notte.
Nel weekend mi sveglio e scrivo qualche pagina, il momento migliore è tra le 6 e le 8 del mattino di sabato o domenica. Tutti dormono tranquilli.

Zetafobia: ci racconti il perché di questo titolo?

Nelle prime pagine del romanzo il protagonista racconta un episodio della sua infanzia. Accidentalmente assiste alla proiezione del film di George Romero “Zombi – L’alba dei morti viventi” e ne rimane traumatizzato. Lo shock è così forte da indurlo a sviluppare una paura irrazionale e profonda nei confronti di questi mostri dell’immaginario cinematografico.
Da qui il titolo Zetafobia, la paura per gli zombie

Com’è nata l’idea di questo libro, perché hai voluto raccontare la storia di Domenico?

Al pari di molti lettori tendo a concentrarmi in un genere, o sottogenere, specifico per periodi più o meno lunghi. Qualche anno fa iniziai a leggere tutto ciò che era di genere horror, nello specifico zombie. Terminati i romanzi più blasonati mi sono immerso nella lettura di autori poco famosi, se non addirittura sconosciuti, oltre a diversi esordienti. Trovai moltissime opere di qualità, anche vere e proprie perle, in mezzo a un mare di mediocrità e numerosi scritti pessimi, a dir poco. L’idea nacque in quel momento, al termine dell’ennesimo pessimo finale. Pensavo di poter scrivere meglio di alcuni degli autori dei quali mi ero fidato. Così, quasi per gioco, iniziai a scrivere il prologo.

Fabrizio Caramagna afferma che “ogni libro è un viaggio, e l’unico bagaglio che portiamo con noi è l’immaginazione”. Vuoi raccontarci qualche curiosità su Zetafobia?

Zetafobia racconta le vicende di Domenico, un chimico con tendenze paranoiche, che abita alle porte di Torino insieme alla moglie Lucrezia e al figlio Sebastiano. Il protagonista si trova a fronteggiare una pandemia d’influenza aviaria, il cui virus evolve tramutando gli infetti deceduti in zombie. I Governi mondiali, impreparati a una crisi di questo genere, reagiscono troppo tardi, permettendo al morbo di dilagare e condannando la società civile al collasso. Isolati dal resto del mondo, nella casa ora trasformata in una fortezza autosufficiente, la famiglia riesce a ricreare un angolo di normalità, al riparo dai mostri cannibali che infestano la metropoli e i sobborghi. La speranza arriva sotto forma di un reparto corazzato dell’Esercito che tenta la riconquista del capoluogo piemontese. Una serie di circostanze impreviste daranno il via ad una corsa contro il tempo, al termine della quale Domenico dovrà decidere se resistere sino alla morte, o giocarsi il tutto per tutto con un espediente disperato e definitivo

Gualtiero Ferrari, fornisci almeno tre motivi validi per invogliare un potenziale lettore a leggere Zetafobia.

È un libro che trascina il lettore al centro di un'apocalisse zombie pur rimanendo al sicuro, comodamente seduto in poltrona. Certo è un romanzo per gli amanti delle zombie novel, o più in generale del genere horror, però ho cercato di dare uno stile fluido che permetta di vivere in prima persona quanto accade al protagonista senza essere pesante, così che possano apprezzare anche i lettori meno avvezzi a questo genere.

Come intendi impostare la promozione dei tuoi libri: ti impegni personalmente in presentazioni presso biblioteche, librerie, centri culturali e assessorati alla cultura, oppure preferisci il web o, tutte le soluzioni possibili purché se ne parli?

Zetafobia è edito dalla Delos Digital come ebook, ma dal 1° luglio è disponibile anche la versione cartacea, sempre sugli store on-line. Per questo motivo, al momento, sto limitando la promozione al web dove però mi metto in gioco in prima persona.

Intendi iscrivere il tuo romanzo Zetafobia a concorsi o premi letterari?

Ho partecipato a tre concorsi con il romanzo, ma invece di seguire l’ordine cronologico abituale andrò a ritroso.
L’ultimo a cui ho partecipato, e che ha portato alla pubblicazione con la Delos, era Premio Letterario Odissea, VIII edizione, dove mi sono classificato tra i finalisti.
Il gradino più basso del podio, invece, l’ho conquistato al Premio Letterario Streghe Vampiri & Co., edizione 2016.
Il primo concorso letterario a cui ho partecipato è stato il Torneo Letterario IoScrittore, organizzato dal Gruppo Editoriale Mauri Spagnol. Non entro nel merito del meccanismo di selezione ma avevo ricevuto diversi giudizi lusinghieri, tanto che non capivo il motivo per cui non avessi avuto accesso alla selezione finale. Sul totale delle recensioni ne avevo ottenute sette ottime, con addirittura una a pieni voti, quattro sopra la sufficienza, un paio appena sotto e una stroncatura.
Quest’ultima in particolare mi aveva infastidito visto che criticava lo stile e rimarcava numerose ripetizioni. Aveva ragione lei. Era stata l’unica a non lasciarsi trascinare dalla storia e a rimanere obiettiva. Non potrò mai ringraziarla abbastanza. Da quel momento ho accantonato la tastiera e mi sono messo a studiare. Ho frequentato alcuni workshop, diversi corsi on-line e ho letto molto, moltissimo sulle tecniche di scrittura creativa.

Che tipo di lettore sei: preferisci sfogliare le pagine dei libri, annusando il profumo delle pagine, oppure ti sei lasciato sedurre dalle nuove tecnologie preferisci gli ebook?

Mi piace la sensazione ruvida della carta sotto le dita e il profumo dell’inchiostro, però non sono un integralista. L’ebook è molto comodo, soprattutto per chi si sposta parecchio o nei periodi di vacanza.
Certo i romanzi di cui m’innamoro voglio averli nella loro versione fisica, ma per tutti gli altri la versione digitale è sufficiente.

Progetti per il futuro: ci sono nuovi lavori in corso, nuove pubblicazioni o ambizioni particolari?

In questo momento ho molti progetti aperti. Sono passato alla fase finale di un importante torneo letterario nazionale con un romanzo di genere distopico, perciò mi sto concentrando su quello. Parallelamente ho terminato di abbozzare gli appunti per il seguito di Zetafobia, che spero di riuscire a pubblicare l’anno prossimo prima dell’estate.


Gualtiero Ferrari ti ringrazio tantissimo per essere stato con noi e, a nome de Gli scrittori della porta accanto ti faccio i complimenti per il tuo ultimo libro, in bocca al lupo per i tuoi progetti futuri!

Zetafobia

di Gualtiero Ferrari
Horror | Zombie Novel
ISBN 9788825405637
ebook 3,99€
cartaceo 23,16€

Sinossi
Domenico, un chimico con tendenze paranoiche, abita alle porte di Torino insieme alla moglie Lucrezia e al figlio Sebastiano.
Il protagonista si trova a fronteggiare una pandemia d’influenza aviaria, il cui virus evolve tramutando gli infetti deceduti in zombie. I Governi mondiali, impreparati a una crisi di questo genere, reagiscono troppo tardi, permettendo al morbo di dilagare e condannando la società civile al collasso.
Isolati dal resto del mondo, nella casa ora trasformata in una fortezza autosufficiente, la famiglia riesce a ricreare un angolo di normalità, al riparo dai mostri cannibali che infestano la metropoli e i sobborghi.
La speranza arriva sotto forma di un reparto corazzato dell’Esercito che tenta la riconquista del capoluogo piemontese. Una serie di circostanze impreviste daranno il via ad una corsa contro il tempo, al termine della quale Domenico dovrà decidere se resistere sino alla morte, o giocarsi il tutto per tutto con un espediente disperato e definitivo.

Silvia Pattarini

Silvia Pattarini
Diplomata in ragioneria, ama scrivere racconti e componimenti poetici, alcuni dei quali compaiono in diverse antologie. Partecipa a concorsi letterari di poesia, prosa e premi letterari per narrativa edita.
Biglietto di terza classe,  0111Edizioni.
La mitica 500 blu,  Lettere Animate.
Il tempo di un caffè, Gli Scrittori della Porta Accanto Edizioni.


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