Gli scrittori della porta accanto

Genova Est, Genova Ovest

Genova Est, Genova Ovest

Di Nicolò Maniscalco. Dal 14 agosto, il crollo del ponte Morandi ha diviso in due Genova. Genova Est, Genova Ovest. E un quartiere abbandonato che le divide.

Mi chiamo Nicolò e abito a Genova Est
No, non cercatela sulle mappe, non la trovereste, Genova Est è un’invenzione creata da una tragedia.
Dal 14 agosto 2018 una catastrofe ha deciso che Genova, come tante altre grandi città, come Berlino, come Gerusalemme, debba essere divisa in varie zone. Ora Genova ha una zona ovest e una zona est, appunto.
Per gli abitanti di Genova Est è difficile raggiungere Genova Ovest e viceversa, perché le strade per farlo sono poche e trafficate.
Molte aziende e istituzioni cittadine ma, soprattutto, molti genovesi si stanno adoperando per costruirle e per migliorare quelle esistenti.
Genova Est e Genova Ovest sono sul mare e non sono le uniche frazioni della vecchia Genova: c’è anche Genova Nord, una Genova montana. Ed è proprio questa porzione della città la figlia diretta della tragedia del 14 agosto. Infatti, il muro virtuale che divide le due frazioni sul mare da quella sui monti è fatto da un quartiere abbandonato per il pericolo del crollo di un mostro di cemento e ferro (più cemento che ferro) creato dall’incuria di chi poteva e doveva vigilare per evitarne l’esistenza.
Ora gli abitanti delle tre frazioni di Genova sono in attesa che chi ha il potere di decidere metta da parte il proprio interesse politico e ricostruisca un ponte che unisca levante e ponente e liberi dall’isolamento la zona a nord.
Il crollo del nostro ponte (lo chiamavamo il "ponte di Brooklyn") è stato inatteso e ha ferito la città. Ci si poteva aspettare la solita alluvione, il Fereggiano che invade le strade o il Bisagno e il Polcevera che esondano allagando ogni dove, ma il crollo del nostro ponte no!
Il crollo del ponte non è dovuto al caso alle calamità naturali ma alla superficialità del dio guadagno ed è questo che ha ferito Genova.
Una ferita grave ma non mortale: Genova sa rinascere come la Fenice.
E i genovesi?
Beh, il nostro mugugno è proverbiale ma quando guardiamo le macerie, non riusciamo a mugugnare, un nodo ci assale la gola e piangiamo perché sappiamo che lì, in mezzo ai calcinacci, ai massi, ai rottami di ferro, sotto quella strada crollata e sdraiata sul Polcevera, poteva esserci chiunque di noi.



Nicolò Maniscalco Gli scrittori della porta accanto

Nicolò Maniscalco
L'infinita quantità dei suoi hobbies li rende assolutamente non tutti elencabili, tra questi: l'Agility Dog, che pratica con i suoi amati Border Collie, e la lettura di libri e fumetti.
Dopo anni d’indecisione, inizia a scrivere un po' per gioco un po’ per mettersi alla prova.
Il Labirinto della Memoria, Zerounoundici Edizioni.
Nucleo operativo A5, Selfpublished.
Il confronto, Zerounoundici Edizioni.


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Il webmagazine degli scrittori indipendenti.
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