Gli scrittori della porta accanto

Due libri sulla paternità raccontata dai padri

Due libri sulla paternità raccontata dai padri

Professione lettore Di Elena Genero Santoro. Romanicomio, un saggio di Vincenzo Romano, e Come una famiglia, noir di Giampaolo Simi, per parlare di paternità: dalla rocambolesca quotidianità coi figli piccoli al dramma di un padre che affronta il fallimento più doloroso.

Dopo l’articolo sulla maternità in cui mettevo a confronto due libri scritti con la voce narrante di una madre, adesso vi parlerò di due libri in cui il narratore è un padre.


Il primo libro è Romanicomio: storie di figli, pensieri di papà, dell’autore Vincenzo Romano.

Occorre premettere che questo libro non è un romanzo, ma rientra a tutto tondo nella saggistica, anche se lo spunto è una base autobiografica. L’autore infatti ha tre figli ancora piccoli e vuole condividere l’esperienza della paternità con chi ancora non è padre e anche con chi è già genitore. Ogni capitolo affronta un argomento: la nascita, il sonno e la veglia, la vita di coppia il cibo, i nonni. Alla fine di ogni capitolo c’è un episodio divertente della famiglia Romano.
Il tono con cui ogni punto è affrontato è leggero e un po’ spiritoso, cosa che rende gradevole la lettura, ma le riflessioni sono serie e tutte piene di buon senso.
Io che i figli li ho già messi al mondo, al termine di ogni capitolo mi sono ritrovata quasi sempre a dire: è proprio così. Forse il capitolo in cui mi sono rispecchiata meno è quello dei nonni, perché i miei genitori non sono per niente arrendevoli con i miei figli, ma temo sia un problema della mia famiglia.
L’episodio in cui mi sono identificata di più, con tutto il terrore che comporta, è stato quello della sparizione del figlio. Sparizione rientrata in una manciata di minuti, come, per fortuna, capita la maggior parte delle volte. Eppure è qualcosa di devastante, che segna il genitore a vita e gli fa perdere vent’anni di quello che gli resta.
Vincenzo Romano descrive, analizza, racconta la vita del padre, e in senso più ampio del genitore, strappando un sorriso ogni tanto. Una raccolta di dieci articoli gradevoli che si legge con piacere.

Romanicomio: storie di figli, pensieri di papà

di Vincenzo Romano
Self published
Saggio | Autobiografia
ISBN 978-1719900904
ebook 2,99€
cartaceo 9,99€

L’unica cosa in comune tra la famiglia perfetta e una famiglia vera sono le merendine
Esistono centinaia di testi pensati e dedicati alle donne che si apprestano a vivere la grande avventura della maternità.
Ma i papà? Diventare padre è una rivoluzione paragonabile a quella della maternità, ma se ne parla molto meno.
Questo è un manuale di sopravvivenza alla prova della paternità.
Tratta con leggerezza le tematiche principali che riguardano il cambio di vita e di prospettiva che investe una famiglia con l’arrivo di un figlio.
Dieci capitoli, intervallati da aneddoti di vita reale, raccontano l'esperienza dell'autore provando a disinnescare una lunga serie di bombe sociali basate sui modelli depositati sulla nostra psiche da messaggi di cui ci siamo a stento resi conto ma che sono giunti a destinazione.
Come cambia la coppia? E la casa? Le vacanze? Come si affrontano i nonni? Fino alla domanda finale: a che serve un papà?
Umorismo e tanta concretezza ci accompagnano attraverso temi di grande attualità che piombano tutti insieme nella vita di tutti i neogenitori.


Di tutt’altro tenore è invece Come una famiglia, romanzo noir di Giampaolo Simi. 

Il protagonista è di nuovo Dario Corbo, che il lettore ha già imparato a conoscere nel volume uscito l’anno scorso La ragazza sbagliata.
Dario Corbo è un ex giornalista divorziato che è unito alla ambiziosa ex moglie da un unico motivo: il figlio Luca. Luca ha quasi diciotto anni ed è un calciatore promettente.
Il racconto si apre proprio così: con Dario e la ex moglie che assistono a una importante partita. I sentimenti del padre verso il figlio sono di timore perenne: riuscirà il ragazzo a combinare qualcosa nella vita? Pare che da quella partita, su cui l’autore si dilunga parecchio, dipenda tutto il suo futuro: se segnerà vorrà dire che è un vincente e che i genitori hanno fatto un buon lavoro. Se fallirà non ci sarà speranza. E anche se il narratore inganna il lettore ventilando un finale tragico, Luca segna, si mette in mostra, tutti lo acclamano. Il ragazzo è un vincente, i genitori possono tirare un sospiro di sollievo perché lo hanno allevato bene.
Ma proprio quando sembra che la vita sia destinata a sorridergli, per Luca inizia un incubo. Viene infatti accusato di aver stuprato e picchiato una ragazza la sera dopo la partita. La ragazza, col volto deturpato, ha fatto proprio il suo nome.

Inizia quindi un incubo anche per i genitori di Luca: non può essere stato il loro amato figliolo a commettere un crimine del genere. Luca è un bravo ragazzo. 

Deve esserci un’altra spiegazione, qualcuno lo vorrà incastrare. Dario Corbo si scatena, inizia a indagare, cerca soluzioni e non accetta compromessi. Il nome di Luca va riabilitato, senza scappatoie. Lo aiuta Nora Beckford, già protagonista del precedente romanzo e ora sua datrice di lavoro. Dario Corbo ne è un po’ innamorato (e forse anche l’autore lo è), ne subisce il fascino. Ma più Dario si immerge nelle indagini e cerca di andare a fondo, più la situazione di Luca si complica. E Dario scopre che Luca ha mentito, non ha raccontato tutta la verità. Con quella ragazza, che lui negava persino di conoscere, ha avuto almeno un rapporto sessuale. E allora chi è davvero Luca? Un bravo ragazzo oppure uno stupratore degenerato? E un padre riesce a valutare sempre un figlio con obiettività? È sicuro di conoscerlo fino in fondo? O l’amore, l’orgoglio, non permettono a un genitore di inquadrare un figlio con la giusta lucidità? Sarebbe troppo doloroso accorgersi che il proprio ragazzo, quello che si è visto nascere e crescere, ha dei lati oscuri e una vena di cattiveria e sadismo occulti? Ci si può fidare dell’educazione che gli si è passata?, è sufficiente? – queste sono le domande.
Il romanzo è appassionate, la scrittura lineare va dritta al punto e alterna colpi di scena uno dietro l’altro, fino alla soluzione finale. Consigliato a tutti gli amanti del genere.

Come una famiglia

di Giampaolo Simi
Sellerio Editore
Narrativa
ISBN 978-8838938030
ebook 9,99€
cartaceo 12,75€

Luca Corbo è un ragazzo coccolato e protetto che vede davanti a sé, quando non ha ancora diciotto anni, la grande opportunità di tutta una vita. Aspira a una carriera da calciatore professionista, è stato notato da alcuni procuratori, ed è giunto il momento di fare una scelta. Attorno ha i compagni che sul campo e fuori sono gli amici del cuore, anche loro spinti dalle stesse ambizioni. A incoraggiarlo c'è il sostegno dei genitori Dario e Giulia, separati dopo molte difficoltà, per una volta di nuovo complici grazie all'orgoglio per il suo talento. Sono trascorsi alcuni anni dall'estate del caso Nora Beckford, quando Dario Corbo, ex giornalista scaltro e malinconico, ha cercato di riscattare l'immagine e il passato scellerato di un'assassina che proprio lui aveva contribuito a far condannare. Ora Dario lavora per lei, alla Fondazione che cura l'opera del padre artista, e in molti hanno da ridire. Basta una telefonata per cambiare tutto, ancora una volta. Dario viene convocato all'albergo dove il figlio alloggia con la squadra, due poliziotti stanno frugando nella sua stanza, Luca è pallido e silenzioso. La notte precedente una ragazza è arrivata al pronto soccorso con il volto sfigurato, ha denunciato di essere stata condotta sulla spiaggia e poi stuprata e picchiata da un ragazzo conosciuto in discoteca. Quel ragazzo, ha detto, si chiama Luca, e gioca a calcio. Per Dario Corbo è il frantumarsi di un ordine precario e l'annuncio del fallimento più doloroso, quello di padre. Giampaolo Simi ci riporta in Versilia e traccia un affresco ambizioso e avvincente, di raffinato realismo e lancinante tensione. Un noir drammatico ma soprattutto una storia di individui che si riconoscono tra loro e cercano complicità e protezione nell'appartenenza, nella lealtà di gruppo, nel cemento dell'amicizia, nel nucleo tenace delle famiglie. Fin quando una famiglia non è costretta a guardarsi dentro, e a chiedersi quanta cieca fiducia, quanto amore inappellabile sono necessari per proteggere le persone che amiamo. Con il sospetto che persino nel proprio figlio possa nascondersi una creatura feroce.

Elena Genero Santoro


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