Gli scrittori della porta accanto

ParlaMi, il progetto sociale di Marina Fichera

ParlaMi, il progetto sociale di Marina Fichera

People A cura di Loriana Lucciarini. Intervista a Marina Fichera, ideatrice dell'interessante progetto sociale ParlaMi: un ponte per abbattere la solitudine a Milano.

Le grandi città hanno sempre offerto l’anonimato e la varietà.
Marina Fichera è la promotrice dell'iniziativa sociale ParlaMi. Lei, donna sempre in movimento, viaggiatrice, fotografa e osservatrice di vite altrui, ha lanciato una campagna che vuole essere un ponte per abbattere la solitudine. 
Romana di nascita, vive in provincia di Milano da oltre trent’anni. Ha una laurea in Economia Aziendale e fin da giovane ha viaggiato per lavoro. Ora viaggia per passione ed è molto meglio. Ama i viaggi avventurosi, la fotografia, la musica jazz, il teatro, la scrittura e tante altre cose. Ha appena iniziato a studiare la quinta lingua, il portoghese.
Oggi Marina Fichera è ospite nel Salotto degli Scrittori della Porta Accanto per presentarci la sua bella iniziativa, il progetto ParlaMi.

Marina, come nasce la tua attenzione verso l'altro? Dai tuoi tanti viaggi e incontri con mondi diversi? Dalla tua passione per la fotografica e dall'attenzione che metti in ogni scatto?

Sono una persona molto curiosa per natura, per questo amo viaggiare, fotografare e studiare. Ogni volta che torno da un paese che consideriamo “meno avanzato” del nostro mi rendo conto che, pur avendo tutto quello che ci serve da un punto di vista materiale – forse anche troppo – non abbiamo quasi più la curiosità verso l’altro, la disponibilità a una conversazione che non sia via smartphone, un sorriso da donare a uno sconosciuto.

Nei tuoi viaggi metropolitani hai riscontrato un mondo fatto di silenzi, corse quotidiane e indifferenza. Una condizione che rende sempre più distante gli uni dagli altri e che acuisce la solitudine. Così hai ideato ParlaMi. Ci puoi raccontare questo tuo progetto? Come e perché nasce e cosa si prefissa di realizzare?

Viaggio sui mezzi pubblici milanesi da oltre diciotto anni e ho notato che le persone sono sempre più isolate. Ogni tanto mi guardo intorno e faccio una statistica. Mediamente il 90% degli individui intorno a me sono “immersi” nel mondo virtuale del loro smartphone. Cuffie nelle orecchie e sguardo verso lo schermo, viaggiano in totale solitudine tra la folla, me compresa.
E così mi sono chiesta: come sarebbe l’atmosfera in metropolitana se la mattina le persone entrando salutassero gli altri passeggeri? Come sarebbe se invece di perderci in uno schermo ci guardassimo negli occhi e facessimo quattro chiacchiere, così, solo per il gusto di farlo? Nel 2017 ben 750 milioni di passeggeri hanno preso i mezzi pubblici milanesi, con quanti si potrebbe scambiare un sorriso e una parola? Devo fare qualcosa per saperlo!
Qualche mese fa ho quindi contattato l’azienda che gestisce i mezzi pubblici di Milano per proporre il mio progetto, più che altro per avere un aiuto dal punto di vista pratico. Dopo avermi risposto che mi avrebbero fatto sapere non si sono più sentiti, per cui per ora sono partita da sola, poi vedremo.
L’idea di ParlaMi è quella di usare i social media per far incontrare le persone e farle parlare, facendo diventare lo smartphone un vero mezzo di comunicazione.
Ogni settimana la community selezionerà un argomento di discussione, in modo che sia più facile e veloce “attaccare bottone”. Inoltre, sempre attraverso i social, verranno decise le modalità per riconoscersi, il principale problema pratico, soprattutto fino a quando il progetto non avrà grande visibilità.

Finora che riscontro hai avuto, che cosa avete messo in moto? E, per il futuro, che obiettivi avete?

Per ora il gruppo che ho creato su Facebook ha poco più di 50 iscritti, di cui alcuni non sono di Milano, ma seguono con vivo interesse il progetto ParlaMi. Auspico di arrivare presto a circa 80/100 persone coinvolte per iniziare a proporre le prime azioni.
La prima cosa che domanderò agli utenti sarà di aiutarmi a fare una piccola indagine tra i passeggeri, presentando il progetto per capire quale possa essere il riscontro nella realtà. Poi partiremo con la realizzazione pratica. Spero riusciremo a trasformare i viaggi dei milanesi in bei momenti di chiacchiere e condivisione.
Se il progetto vi piace iscrivetevi al gruppo Facebook ParlaMi, vi aspetto!


Loriana Lucciarini
Impiegata di professione, scrittrice per passione. Spazia tra poesia e narrativa. Molte pubblicazioni self e un romanzo Il Cielo d'Inghilterra con Arpeggio Libero. È l'ideatrice e curatrice delle due antologie solidali per Arpeggio Libero, la prima di favole per Emergency Di favole e di gioia nonché autrice con la fiaba Si può volare senza ali e la seconda di 4 Petali Rossi – frammenti di storie spezzate, racconti contro il femminicidio per BeFree. È fondatrice e admin di “Magla-l'isola del libro”.
Una felicità leggera leggera, Le Mezzelane.
Ritrovarsi, Le Mezzelane.



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