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Recensioni: Momenti fatali e La congiura

Recensioni: Momenti fatali e La congiura

Libri Mini recensioni di Beatrice Rurini. Momenti fatali di Stefan Zweig (Adelphi) e La congiura. Potere e vendetta nella Firenze dei Medici di Franco Cardini e Barbare Frale (Laterza), due romanzi storici.


Momenti rari, «ore stellari» in cui maturano decisioni che trascendono la contingenza e che «risplendono sopra la notte dell’umana caducità».

14 piccole miniature di eroi ed antieroi, che potevano avere il loro momento di gloria ma ci è mancato veramente poco. È andata veramente così o l'autore ci ha ricamato sopra? Non si sa, un dato è certo però, che Stefan Zweig, con una narrazione non comune, riesce a penetrare i personaggi, ne descrive la tensione proprio come se ci avesse convissuto. E ti porta a saltare nel tempo come un Quantum Leap, spostando l'attenzione da Cicerone a Napoleone, spaziando tra i generi poetici a quelli musicali, con una padronanza di linguaggio che lascia veramente interdetti per la bellezza e la proprietà (complice anche la perfetta traduzione) ed accalappia l'attenzione fino a cercare lo straordinario nel capitolo successivo.
Un autore da rileggere ogni tanto, sia per la storia che per la padronanza della terminologia e la psicologia dei momenti.

Momenti fatali

di Stefan Zweig
Adelphi
Romanzo storico
ISBN 978-8845925948
Ebook 8,99€
Cartaceo 11,05€

Sinossi
In quattordici "miniature" Stefan Zweig attinge alla storia per raccontare alcuni passaggi decisivi nella vicenda dell'uomo: dalla caduta di Bisanzio, fra urla di turchi e di cristiani, al vagone piombato in cui Lenin attraversa la Germania con destinazione Pietrogrado e la rivoluzione bolscevica; da quell'unico uomo che a Waterloo provoca la disfatta napoleonica (e non è l'Imperatore) alla scoperta del Pacifico sui vascelli spagnoli. Dopo una prima edizione nel 1927, contenente cinque delle quattordici "miniature" presenti in questo volume, "Momenti fatali" uscì postumo nel 1943.


Aprile 1478: Lorenzo il Magnifico è al culmine della sua fortuna. Signore di Firenze, grande mecenate, stratega della pax italica. Contro di lui tramano uomini mossi da gelosia, invidia e ambizione. L'esito è un bagno di sangue.

Un tema sfruttato e di cui si sono scritti parecchi saggi, ma questo, scevro da commenti personali, mi pare quello più obiettivo: scritto a quattro mani, riporta in maniera ineccepibile la concatenazione dei fatti storici, politici ripuliti dai commenti degli addetti ai lavori, le organizzazioni degli incontri, le tresche e il modus operandi degli eversivi.
A partire dai matrimoni, utilizzati per suggellare alleanze, allargare possedimenti e determinare poteri politici, il Magnifico arriva a interferire con gli interessi del Papa, fino a infastidirlo e attirarsi la sua ira. Ne scaturisce così tutta una serie di complotti e di sotterfugi fino ad arrivare alla ben nota congiura della famiglia Pazzi per portare il Magnifico Lorenzo alla morte. Le descrizioni delle azioni sono impeccabili e ben formulate, corredate dai riferimenti storici e da un nutrito numero di scritti cui fare riferimento, la lettura risulta scorrevole e non pesante, difficilmente riscontrabile in un saggio storico.

La congiura
Potere e vendetta nella Firenze dei Medici

di Franco Cardini e Barbare Frale
Laterza
Romanzo storico
ISBN 978-8858129814
Ebook 0,99€
Cartaceo 17,00€

Sinossi
La storia dei Medici, famiglia-icona del Rinascimento italiano, è anche la storia di una successione quasi ininterrotta di congiure e complotti volti a eliminare i suoi esponenti più prestigiosi. Esiste però un momento cruciale, la 'congiura per eccellenza': quella che, nell'aprile 1478, doveva mettere fine al dominio della famiglia su Firenze e sopprimerne la guida, Lorenzo il Magnifico. Lorenzo è all'apogeo della sua fortuna. Incontrastato signore di Firenze, anche se la città ama definirsi una repubblica, ben accolto in tutte le corti italiane, ha in attivo un matrimonio prolifico e prestigioso con Clarice Orsini, erede di una delle più antiche e illustri famiglie di Roma. Alcuni errori, però, minacciano la sua stabilità: l'ostilità del nuovo papa Sisto IV, che toglie ai Medici il lucroso incarico di banchieri pontifici. L'odio di Volterra, tiranneggiata per impadronirsi delle sue risorse naturali. La vendetta della famiglia Pazzi, cresciuta in potenza e ormai temibile concorrente. L'invidia verso un uomo che sembra costantemente baciato dalla fortuna cementa il legame dei nemici e li determina all'azione. L'epilogo fu tragico.


Beatrice-rurini

Beatrice Rurini
Sono appassionata di lettura e musica sin da piccola. Ho conseguito la maturità magistrale (senza insegnare), studiato pianoforte e violoncello. Lavoro come restauratrice d'arte. Sono sposata con prole e, soffrendo d'insonnia, mi appoggio alla lettura per evitare di stare con le mani in mano.


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