Gli scrittori della porta accanto

Emanuele Zanardini presenta: Il destino di stelle cadenti

Emanuele Zanardini presenta: Il destino di stelle cadenti

Presentazione Libri Intervista a cura di Silvia Pattarini. Nel suo romance Il destino di stelle cadenti (Amazon), Emanuele Zanardini racconta la storia di Cassie e Milo, la cui orbita si congiunge per un breve tratto per poi dividersi e ancora unirsi: un viavai di attese, delusioni e forti emozioni.

Emanuele Zanardini è nato nella provincia lombarda, una notte d'estate del '76. Ha scavallato l'età della scuola senza infamia e senza lode... e ancora sta “immaginando” cosa farà “da grande”. Ha toccato il suolo dei cinque continenti, ha visto il mondo, senza avere la pretesa di averlo capito. Eppure in ogni luogo ha trovato una storia. E ha deciso di raccontarle! Non ricorda quando ha iniziato a scrivere la prima volta, ma una data è rimasta indelebile nella sua mente: 20 dicembre 1992. Allora scrisse la prima poesia di una lunga serie. Ha scritto anche un racconto per bambini: Pagliaccetto e l'oceano, autopubblicato. Poi è passato a qualcosa di più “forte”, pur non abbandonando il primo amore.

Il destino di stelle cadenti

di Emanuele Zanardini
Amazon
Narrativa
ASIN B07NLJ5XBY
ebook 5,99€

Chi si preoccupa del destino delle stelle cadenti? Se lo chiede Cassiopea, la sera di San Lorenzo, mentre osserva il cielo stellato. Nella sua vita ne sono sfrecciate, di stelle cadenti, che l'hanno illuminata per un istante e poi sono svanite. Come il padre, che non ha mai conosciuto.
Non credevo che una ragazza potesse essere così felice con me. Milo si sorprende di tanta fortuna. E infatti non dura molto. Precario nella vita, soprattutto negli amori, si innamora almeno una volta al giorno. Anche di quella ragazza, che sembra un extraterrestre che guarda la sua navicella spaziale volare via.
Cassie e Milo, due astri la cui orbita si congiunge per un breve tratto, che torna a dividersi per poi ancora unirsi, in un viavai di attese, di delusioni ma anche di forti emozioni.
Quale sarà il loro destino? Vagare da soli nell'immenso spazio della loro esistenza, oppure riavvicinarsi definitivamente per costruire insieme il loro futuro?


L'autore racconta



Oggi diamo il benvenuto a Emanuele Zanardini che ci presenta in anteprima il suo nuovo libro, Il destino di stelle cadenti. Come è nata l’idea di questo romanzo? È nata prima la trama o il titolo?

L'idea è nata dopo aver letto Mancarsi, di Diego De Silva, dove i protagonisti si sfiorano, senza incontrarsi. Si mancano, appunto. Anche questa è una storia d'amore sui generis, non a caso la data di pubblicazione è stata il 15 febbraio. La gestazione è stata composita: l'idea, diventata prima sceneggiatura e da quella romanzo. Mi piacerebbe molto scrivere per il cinema.
Il titolo è venuto dopo, mentre scrivevo e deriva dall'ultimo verso di una mia poesia.

E.M. Cioran affermava: «I libri andrebbero scritti unicamente per dire cose che non si oserebbe confidare a nessuno». Ci anticipi qualche indiscrezione sulla trama, quanto basta per incuriosire il lettore?

Milo è un giovane precario, sia sul lavoro che (soprattutto) in amore. Cassiopea, che odia il suo nome, è una ragazza in cerca della libertà da una famiglia “ricomposta” con elementi abbastanza incompatibili tra loro. Entrambi dovranno fare i conti con le conseguenze di azioni che non hanno voluto e, paradossalmente proprio per questo motivo, si sentono colpevoli. Ne usciranno in modi diversi, ma… beh, leggetelo e lo saprete!

Sonia Carboncini ha affermato che lo scrittore è un “ladro di vite”. Emanuele Zanardini, per creare i tuoi personaggi hai “rubato” la vita a persone di tua conoscenza? Quanto c’è di autobiografico e quanto di romanzato?

C'è molto di me nel personaggio maschile. Ci sono esperienze, come rimanere senza un lavoro; la difficoltà di elaborare le conseguenze dei “due di picche”, per fortuna con il tempo sono migliorato, almeno adesso riesco a lasciarmeli scivolare addosso senza troppe conseguenze.

So che sei appassionato di viaggi. Restando in tema, quali sono i luoghi del tuo romanzo? Li hai visitati personalmente?

Chi lo leggerà, se di Brescia, non stenterà a riconoscere alcuni luoghi della città, in ossequio alla regola che è meglio raccontare di cose che si conoscono. Lasciando il giusto spazio alla creatività. Certo alcuni particolari derivano da luoghi visti negli anni passati, rimasti nella memoria.

Emanuele Zanardini, vuoi fornire ai nostri lettori tre buoni motivi per leggere Il destino di stelle cadenti?

Ammetto che è una delle domande più difficili. Si rischia di tirarsi la zappa sui piedi. Comunque, un motivo è che racconta di episodi anche pesanti, ma con la giusta ironia e anche la rabbia necessaria per tirarsi fuori dai guai. Di conseguenza, narra di come non ci si deva lasciar schiacciare dalle circostanze e che nessun errore è irrimediabile. Infine che è una storia comune, purtroppo anche nella sua drammaticità, in cui tutti si possono riconoscere e, magari, trarre ispirazione per la propria vita.

Questo non è il tuo primo libro, so che hai pubblicato in passato con una casa editrice. Perché questa volta hai deciso di pubblicare in self?

Ho pubblicato il primo libro, La guerra è finita! Andate in pace, una raccolta di racconti, in crowdfunding con una piccola casa editrice, Bookabook, ma la fase di promozione rimaneva per la maggior parte in capo all'autore, quindi mi è parso il caso di prendere in mano tutta la fase di realizzazione del libro, affidandomi a professionisti ovviamente, per le fasi di editing. Voglio poi sfruttare tutte le potenzialità del self, avendo anche conosciuto un gruppo di professionisti, gli amici di Scrittore Vincente, Emanuele Properzi e il suo staff, esperti in promozione libraria. Ora ho tutti gli strumenti per esprimere la mia creatività e, perché no, guadagnarmi da vivere.


Progetti per il futuro?

Continuare a scrivere, semplicemente. Ho la (brutta?) abitudine di iniziare più di un lavoro. Così ho accumulato molto materiale, tra cui un altro romanzo terminato nella sua prima stesura, una raccolta di racconti/diari/esperienze di viaggio (pubblicate su questo blog negli anni scorsi) e una di articoli legati alla Storia e alle storie dietro fotografie famose. Penso che i prossimi lavori saranno completare e pubblicare questi. E riprendere a viaggiare, of course.


Grazie Emanuele Zanardini per essere stato con noi, in bocca al lupo per i tuoi progetti futuri.


Silvia Pattarini

Silvia Pattarini
Diplomata in ragioneria, ama scrivere racconti e componimenti poetici, alcuni dei quali compaiono in diverse antologie. Partecipa a concorsi letterari di poesia, prosa e premi letterari per narrativa edita.
Biglietto di terza classe,  0111Edizioni.
La mitica 500 blu,  Lettere Animate.
Il tempo di un caffè, Gli Scrittori della Porta Accanto Edizioni.


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