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Weekend a Jesi, nelle Marche, tra arte, tradizioni e gastronomia

Weekend a Jesi, nelle Marche, tra arte, tradizioni e gastronomia

Viaggi Di Loriana Lucciarini. Jesi, gioiello della provincia marchigiana, città europea dello sport 2014, tra storia, cultura e gastronomia.

Jesi, in provincia di Ancona, è un luogo di storia (ha visto nascere Federico II di Svevia ma nei secoli precedenti è stata colonia romana) di cultura e di arte (ha dato i natali al compositore Giovanni Pergolesi). Ubicata fra mare e montagna, Jesi è stata nominata nel 2014 Città europea dello sport per le attestazioni importanti in questo campo, avendo dato i natali a numerosi esponenti nazionali di scherma, fioretto e calcio. Una città antica che ha saputo traghettarsi nei secoli per offrirsi ai viaggiatori di oggi con tutte le sue bellezze: il centro storico è ottimamente mantenuto, è pedonabile e ben pulito. Non per niente, il modo migliore di visitare la zona è con viaggi in bus, in modo da potersi spostare per lunghe tratte e proseguire poi per piazze e vicole a piedi. Arte, tradizioni e gastronomia sono il punto di forza di questa città machigiana.

L’Unesco l’ha insignita del titolo di “Città esemplare” e vale proprio la pena farci un salto.

Abbiamo approfittato per una breve visita, durante un week-end di aprile, combinandola con la presentazione letteraria di 4 Petali Rossi, di cui sono stata ideatrice e curatrice, nonché autrice.
Anche se abbiamo dedicato alla visita solo poche ore, queste sono state sufficienti per apprezzare le bellezze della città e ci siamo goduti una piacevole domenica, trascorrendo qualche ora serena grazie anche a un clima mite, pur se mutevole, e un sole tiepido.
Cosa vedere a Jesi durante una vacanza breve? È presto detto...

Weekend a Jesi, nelle Marche, tra arte, tradizioni e gastronomia

Ma quali sono le cose principali da vedere a Jesi in un weekend?

Il centro storico è racchiuso dentro le antiche mura, che sono tra le meglio conservate di tutta la regione. Al suo interno chiese, piazze, palazzi, vicoli e strade. Gli edifici, di varie epoche architettoniche diverse, si fondo insieme con pregevoli risultati estetici: Jesi è bella da vedere, da gustare, da vivere!
Piazza Federico II è la piazza più antica di Jesi. In Piazza Colocci troviamo Palazzo della Signoria con il suo portale con bassorilievo raffigurante un leone, il simbolo di Jesi. Al suo interno troviamo una biblioteca, l’archivio storico e le sale sono visitabili all’interno offrendo un tuffo nel passato settecentesco della città.
Oltrepassando piazza Colocci si prosegue verso Piazza della Repubblica, il luogo dove si concentra l’offerta culturale cittadina: qui troviamo il Teatro Pergolesi, costruito nella fine del Settecento, ha un’acustica perfetta ed è rifinito con sontuosi decori e affreschi. Il Teatro è considerato il tempio della lirica italiana.
Riprendendo la nostra escursione si arriva lungo corso Matteotti, la via dello shopping, per arrivare fino all’Arco Clementino ammirando, durante la rilassante passeggiata, palazzi e chiese d’epoca e fermandosi per una pausa snack gourmet in uno dei tanti bar pasticcerie, alcuni storici, con arredamento d’epoca.

Weekend a Jesi, nelle Marche, tra arte, tradizioni e gastronomia - San Floriano e le Mura

Ci siamo persi nei vicoletti di Jesi, sotto gli archi dei porticati dalle alte volte.

Abbiamo gustato ottimo caffè e scattato un sacco di foto. Abbiamo trovato un palazzo d’epoca il cui interno è stato destinato a biblioteca: spettacolare visitarlo nel complesso. Abbiamo apprezzato la tranquillità provinciale cittadina sotto il sole tiepido, godendo dei ritmi blandi e del poco caos (nel centro storico solo poche auto vi transitano).
Ma Jesi è anche di più: offre numerosi palazzi d’epoca, musei e pinacoteche interessanti, luogo di cultura e collezioni d’arte di pregio. Fra tutti cito la Casa Museo Colocci-Vespucci, Palazzo Bisaccioni e Palazzo Pianetti.
Insomma… non perdetevela e programmate il vostro prossimo week-end in questa bella città!



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Loriana Lucciarini
Impiegata di professione, scrittrice per passione. Spazia tra poesia e narrativa. Molte pubblicazioni self e un romanzo Il Cielo d'Inghilterra con Arpeggio Libero. È l'ideatrice e curatrice delle due antologie solidali per Arpeggio Libero, la prima di favole per Emergency Di favole e di gioia nonché autrice con la fiaba Si può volare senza ali e la seconda di 4 Petali Rossi – frammenti di storie spezzate, racconti contro il femminicidio per BeFree. È fondatrice e admin di “Magla-l'isola del libro”.
Una felicità leggera leggera, Le Mezzelane.
Ritrovarsi, Le Mezzelane.



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