Libri Recensione di Davide Dotto. E così vorresti fare lo scrittore di Giuseppe Culicchia (Laterza). Un vademecum prezioso che ci illumina su questioni non secondarie e tuttavia non assimilabili alla creatività letteraria.
E così vorresti fare lo scrittore?Chiunque abbia la fortuna o la ventura di pubblicare un libro (un saggio, un romanzo, una raccolta di racconti o di poesie) per forza di cose avrà a che fare con adempimenti e impegni tutt’altro che scontati.
Se non ti esplode dentro
a dispetto di tutto,
non farlo
a meno che non ti venga dritto
dal cuore e dalla mente e dalla bocca
e dalle viscere,
non farlo.
Se devi startene seduto per ore
a fissare lo schermo del computer
o curvo sulla macchina da scrivere
alla ricerca delle parole,
non farlo [...]
Charles Bukowski
E così vorresti fare lo scrittore di Giuseppe Culicchia ci offre uno sguardo disincantato e irriverente su quanto gira intorno al mestiere dello scrittore.
Si dia per assodato che difficilmente si può prescindere dalla lettura – soprattutto dei classici – e dalla confidenza con la grammatica, il vocabolario, lo stile, i ferri del mestiere.
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A parte ciò, vi è una terra di nessuno, prima e dopo la pubblicazione.
C’è il momento dell’esordio e quello di attività che richiedono risorse apposite le quali, svolte a un certo livello, tolgono ore alla scrittura e alla creazione artistica. Inoltre esigono doti manageriali non rinvenibili in chiunque, da cui l’opportunità di avvalersi di un agente letterario. Come si diceva una volta: «cuius commoda eius et incommoda».Il marketing mette becco su molte faccende di natura tipicamente commerciale: dove e in che modo organizzare le presentazioni, come e dove distribuire e vendere le copie. Entrano in gioco le tendenze, il nuovo che avanza, ciò che fa da apripista e traccia il percorso (il trend) da seguire. Il tutto in un intervallo ristretto, legato al ciclo di vita del prodotto (non più di qualche mese per un libro). Al fine di influire sulle vendite e non cadere nel vuoto, le recensioni (ma anche le stroncature, l’importante è che se ne parli) dovrebbero uscire non oltre questi termini ridotti.
È pure per questo che dopo la pubblicazione un autore perde «la propria innocenza».
Fino a quando resti inedito, proprio in quanto inedito godi in realtà di un grande privilegio, che poi, una volta raggiunto il traguardo va da sé agognato della pubblicazione, non avrai mai più. Il privilegio di scrivere per così dire nel vuoto”.
“In quanto inedito puoi permetterti il lusso di scrivere con innocenza. Un'innocenza che sei destinato a perdere con la pubblicazione. La tua opera prima si staccherà da te, e come si usa dire viaggerà per conto suo.
Giuseppe Culicchia, E così vorresti fare lo scrittore
Si perde «l'innocenza» soggiogati dalle 55 - 60 mila opere pubblicate in un anno, a contendersi visibilità, attenzione, un posto di rilievo in vetrina, dieci minuti d’intervista in radio.
Vincono l'esigenza e la necessità vitale di comunicare al pubblico la propria esistenza: è una gara, insomma, tra chi arriva prima, chi arriva dopo, e chi invece riesce a scrivere un’opera «unica e inimitabile».A ben vedere sono incombenze necessarie che rischiano di tenere l’autore lontano dal gioco (e dal giogo) ugualmente impellente della passione letteraria.
Che sia il fattore tempo il vero discrimine, l’unico, il vero «metro di giudizio»?
[…] ma sarò stato davvero uno scrittore? Ma qualcuno leggerà ancora qualcosa di mio tra dieci, cento, mille anni?Ciò impone una riflessione sulla caducità e la precarietà delle cose umane: sull'urgenza di "battere il ferro finché è caldo" ma anche su quale attenzione, bene o mal che vada, possa lo scrittore meritare (più che pretendere) dai posteri.
Giuseppe Culicchia, E così vorresti fare lo scrittore
E così vorresti fare lo scrittore
di Giuseppe CulicchiaLaterza
Saggio
ISBN 978-8858119334
Cartaceo 3,00€
Ebook 6,99€
Sinossi
"Tu che stai leggendo queste mie righe sappi che nel presente libro userò la parola 'scrittore', almeno quando riferita a me, per pura e semplice convenzione, perché si sa che l'Italia pullula di scrittori, e chiunque abbia pubblicato non dico un romanzo o un racconto ma giusto una raccolta di poesie o anche solo una singola poesia si ritiene automaticamente tale. Anzi, di più: perché tra le Alpi e il Lilibeo esistono innumerevoli scrittori convinti di essere tali benché siano inediti, e questo nonostante da alcuni lustri si pubblichi ormai praticamente tutto."
Questo libro è destinato a un pubblico potenzialmente molto vasto, visto che - com'è noto - in Italia sono più quelli che scrivono che quelli che leggono. Attenzione, però, non si tratta di un manuale di scrittura. No: "E così vorresti fare lo scrittore" è una sorta di guida a cosa gira intorno al mestiere di scrivere, passando per tutte le tappe che costellano la nascita e poi il consolidamento di uno scrittore: dalla correzione delle bozze al rapporto con l'ufficio stampa, dalla realizzazione della copertina alla costruzione del caso letterario, dalla prima presentazione in pubblico al dorato mondo delle Lettere italiane. Può darsi che ti possa tornare utile il giorno in cui sarai tentato/a di dire, alla tua prima intervista, che l'ispirazione ti arriva direttamente dal Cielo. Perché c'è chi lo dice, e con l'aria di crederci sul serio.
Davide Dotto |
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