Gli scrittori della porta accanto

Andrea Pistoia presenta: Da zero a 69

Andrea Pistoia presenta: Da zero a 69

Presentazione Libri Intervista a cura di Silvia Pattarini. Andrea Pistoia presenta il suo ultimo libro  Da zero a 69 (PubMe, collana Gli scrittori della porta accanto). Un libro comico e irriverente, che tratteggia la categoria dei trentenni del nuovo millennio cinici, amorali e politicamente scorretti.



Da zero a 69

di Andrea Pistoia
PubMe - Gli scrittori della porta accanto
Romanzo breve
ISBN 9788833663241
Ebook 2,99€
Cartaceo 9,00€

Esistono ancora ragazzi volgari e maschilisti o sono solo personaggi di film politicamente scorretti? Esistono. Anzi, proliferano, specialmente nei locali notturni durante i week end, quando uomini seri ed equilibrati si trasformano in dei Mister Hyde con un unico chiodo fisso in testa. Ne è dimostrazione lampante Odino che, dopo un incontro amoroso concluso nel peggiore dei modi, senza un appagante e glorioso happy ending, si libera dei pochi freni inibitori rimasti per seguire la propria megalomania. Gli danno man forte i suoi bislacchi amici: un estimatore delle “diversamente sexy”, un assiduo frequentatore di prostitute e un “cuore puro” tanto monogamo quanto sottomesso alla propria bella. Contro una società che li vorrebbe adulti e responsabili, loro non possono che reagire da eterni Peter Pan perennemente sovreccitati. Goliardiche nottate tra bar di periferia e discoteche, alcool a fiumi e sesso usa e getta sono il miraggio che indica loro la strada verso quella che ritengono essere la Felicità... mostrando una volta di più la loro natura di odiosi antieroi, cinici maschilisti, ridicoli playboy.


L'autore racconta



Buongiorno Andrea Pistoia e benvenuto nel blog de Gli scrittori della porta accanto. Parliamo di Da zero a 69, la tua ultima fatica letteraria. Di che cosa parla, innanzitutto?

Dal titolo, e dalla copertina, salta subito all’occhio che è un romanzo comico, politicamente scorretto e provocatorio. Per farla breve, si narrano le gesta di Odino, il protagonista, e dei suoi amici trentenni dallo spirito molto goliardico e sopra le righe durante un venerdì all’insegna di alcool, racconti sulle proprie conquiste amorose, battute al vetriolo e di una movida notturna a caccia di donne e di un ambito “happy ending”.

Ci racconti come è nato questo titolo? Ti sei dovuto documentare o hai dovuto svolgere delle ricerche per argomentare al meglio la tua trama?

Cercavo un titolo che racchiudesse l’essenza dei folli protagonisti e della loro unica idea fissa (non vi sto neppure a dire quale sia, in quanto si evince palesemente dal titolo!). Dall’altro lato volevo un titolo che sottolineasse come un ragazzo percepisce il weekend dopo un’interminabile settimana lavorativa, ovvero l’unico modo per passare dall’apatia di una quotidianità ordinaria al divertimento più sfrenato e disinibito.
Per quanto riguarda la storia, invece, riportando situazioni ambientate ai giorni nostri in una città italiana, non ho necessitato di particolari ricerche. Anche perché, leggendo il libro, vi accorgerete come l’ambiente resta un elemento marginale. I riflettori sono puntati per lo più sui dialoghi e sulle azioni dei protagonisti.

Quanto tempo hai impiegato a scrivere Da zero a 69?

Partiamo innanzitutto dal presupposto che quando ci si diverte a scrivere qualcosa, il tempo è molto relativo. Ma se proprio vogliamo quantificarlo in giorni, diciamo che mi ci sono voluti svariati mesi, tra stesura e correzione (dato che io rileggo ogni mia opera non meno di cinque volte).


Ci ricordi i titoli delle tue precedenti pubblicazioni?

Certo!
Il primo romanzo si intitola Ancora e mai più (nelle mutande) mentre il secondo  Di donne, di amori e di altre catastrofi. Come deducete dal titolo, anche questi sono romanzi comici e orbitano intorno alle tragicomiche avventure di un ragazzo di periferia, poco più che ventenne, il quale dopo una delusione d’amore si è prefissato l’obiettivo di godersi appieno questi meravigliosi anni tardo adolescenziali, cercando di divertirsi a più non posso e di fare esperienze di vita, tra Italia e Inghilterra, tra incontri fugaci e che lasciano in segno, tra amicizie profonde e di convenienza.


A che genere appartiene Da zero a 69, a che target di pubblico ti rivolgi?

Come detto poc’anzi è un libro comico e irriverente. Dipinge una categoria di tipici “bad boy” trentenni del nuovo millennio, cinici e amorali, specialmente con le donne. Ergo, questo romanzo potrebbe far storcere il naso alle donne che adorano i libri di Fabio Volo e di Moccia.
Al contrario, potrebbe invece essere una piacevole lettura per tutti quegli uomini e donne che vogliono farsi quattro risate leggendo di uomini con gli ormoni a mille e dei loro irriverenti dialoghi.

Veniamo ai personaggi: raccontaci qualcosa del protagonista e dei personaggi comprimari che ruotano attorno alla vicenda di Odino. Svelaci qualche curiosità che li caratterizza.

Oltre a Odino, protagonista sempre pronto a dare sfogo ai suoi istinti da uomo sessualmente iperattivo, ci sono tre spalle alquanto singolari e funzionali al racconto. C’è Hermes, il più serio e ingenuo della compagnia nonché l’unico con una fidanzata, Jeremiah, profondo estimatore delle ragazze “diversamente belle”, e Anacleto, con gli stessi gusti di Jeremiah ma con l’aggravante di ripiegare spesso e volentieri sulle “lucciole” a fine serata.

I luoghi del libro: dove si svolge la vicenda?

Le location sono poche, in realtà. Si parte dalla casa di Odino per spostarsi successivamente in quella di Hermes. Ma principalmente i luoghi su cui verte il resto del racconto sono un bar fatiscente di periferia dove potersi ubriacare a prezzi modici e una discoteca milanese.

Un proverbio svedese cita così: «in un buon libro la cosa migliore è fra le righe». Tra le righe di Da zero a 69 è celato qualche messaggio particolare o il tuo obiettivo è esclusivamente quello di intrattenere piacevolmente il lettore?

Scrivendo questo romanzo, il mio obiettivo primario era far divertire il lettore mostrandogli, nel bene e nel male, il lato più politicamente scorretto del trentenne a caccia di avventure piccanti. Ma al tempo stesso volevo che fosse anche un racconto crudo e diretto, dove l’uomo mostra il suo lato più oscuro, ovvero quello di playboy che rifugge la vita di coppia per dedicarsi a fare incetta di conquiste “da una botta e via”.

Ci lasci un piccolo assaggio tratto dal libro?

Presto detto. Ecco qui uno scambio di battute tra Odino e la sua ex ragazza.
«Sei solo un buffone che non prende mai nulla sul serio. Lo dovevo capire fin da quella volta che ti avevo detto che non mi erano venute le mie cose…»
«Quella volta ho affrontato la situazione in modo maturo e responsabile.»
«Ah, sì? Ti ricordi cosa mi hai risposto? Che avevi letto pochi giorni prima su internet di come, facendosi una vasectomia, la reazione sarebbe stata retroattiva. Quindi avevi già prenotato l’operazione in ospedale. Ti sembra un discorso da persona seria?»
«E chi poteva immaginarselo che era una fake news?»
«Il tuo cervello, se solo ne avessi avuto uno.»

E un aneddoto, in un dietro alle quinte, sul tuo ultimo romanzo ce lo vuoi raccontare?

Certo, con piacere.
Vi racconto la sua genesi, la quale merita una spiegazione. Dopo aver scritto il mio ultimo libro Di donne, di amori e di altre catastrofi, più lettori mi avevano chiesto quale sarebbe stato l’ipotetico futuro di Edmondo (il protagonista). Ovvero, avrebbe messo la testa a posto o sarebbe peggiorato? Riflettendoci, sono giunto alla conclusione che mi divertiva di più la seconda possibilità, in quanto Edmondo, senza freni inibitori e timidezza, sarebbe stato inarrestabile e spassoso. Iniziai così a scrivere delle sue gesta da trentenne ma durante la stesura ho deciso, per renderlo indipendente dagli altri due, di eliminare tutti quegli elementi (ho cambiato persino il nome del protagonista) che lo avrebbero reso di difficile comprensione al lettore occasionale. Invece chi invece ha letto i precedenti troverà dei punti in comuni e degli elementi che ne sottolineano la continuità cronologica.

Andrea Pistoia preferisce leggere alla vecchia maniera, sfogliando le pagine e annusando il profumo dei libri, oppure si è lasciato affascinare dalle innovative tecnologie e legge gli ebook?

Ultimamente sto cercando di diventare minimalista e ridurre all’essenziale gli oggetti nel mio appartamento. Anche se, lo ammetto, non ce la faccio ancora a staccarmi dal piacere di un buon libro cartaceo tra le mani; è più forte di me! Lo dimostrano le mie innumerevoli librerie sparse per casa.

Credi di avere raggiunto il tuo obiettivo e ti senti realizzato, oppure hai altri progetti per il futuro, nuovi lavori in corso o altre ambizioni ?

Per uno scrittore la felicità di aver concluso e pubblicato un romanzo non ha eguali. D’altro canto, è assodato che il sogno di ogni artista sia quello di vedere la propria opera letta e apprezzata da più persone possibili.
Da queste premesse si deduce che io, eterno insoddisfatto, non mi senta mai pienamente realizzato. Però ammetto che le mie piccole soddisfazioni me le sono prese e sono proprio queste a spronarmi a proseguire su questa strada.
Per quanto invece riguarda i miei progetti futuri, nell’ambito della scrittura ho sempre libri in cantiere che vorrei realizzare da anni ma che, causa tempo tiranno, restano per ora in stand-by. Attualmente però sto concludendo un romanzo “top secret” su cui sto lavorando da un paio d’anni a questa parte.
Parallelamente ho altri progetti che potrebbero vedere la luce tra qualche mese. Il vantaggio di tutto questo è che non mi annoio mai, ovunque io sia!

Andrea Pistoia, è stato un piacere passare del tempo in tua compagnia, a nome de Gli scrittori della porta accanto ti faccio un grosso augurio per il tuo libro, e in bocca al lupo per tutti i tuoi progetti!

Vi ringrazio e ricambio. È sempre un onore ricevere un’intervista, specialmente da voi.
Grazie e buona vita!

Silvia Pattarini

Silvia Pattarini


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