Professione lettore Di Valentina Gerini. Pechino Express, da programma TV a guida di viaggio edita da Mondadori, per scoprire l'America Latina: Colombia, Guatemala e Messico.
In un periodo di quarantena forzata, in cui molti di noi sono costretti a casa per combattere una guerra contro un nemico infinitamente piccolo ma insidioso, conosciuto come Covid 19 – e chi l'avrebbe mai detto che saremmo stati chiamati a combattere una guerra dal divano? – capita di leggere più spesso del solito. Si ritrova il tempo per coltivare quelle abitudini spesso lasciate in disparte, si ritrova la bellezza di trascorrere in famiglia quei momenti che, troppo spesso, nella vita frenetica del quotidiano, ci vengono rubati dal lavoro, si ritrova la possibilità di scofanarsi una ciotola intera di popcorn davanti alla TV guardando una serie dalla prima puntata all'ultima, e si ritrova la passione di leggere un buon libro senza aver l'ansia del ticchettare del tempo. Leggere, dunque, leggere romanzi, storie, leggere di viaggi. L'insofferenza di questa drammatica situazione, che già da sola è motivo di ansia e preoccupazione, si accentua per un travelholic come me, perché non si può viaggiare adesso, e chissà quando si potrà viaggiare liberamente di nuovo. E allora come placare questa sete di viaggi? Come assecondare questo desiderio di scoperta stando in casa? Oltre ai lodatissimi documentari di viaggi, un libro di viaggio è ciò che fa al caso nostro. Mia sorella mi conosce benissimo ed è per questo che per il mio compleanno, festeggiato proprio a un paio di giorni dall'inizio della quarantena – che ormai era nell'aria e ci aspettavamo da un momento all'altro – mi ha regalato la guida di viaggio di Pechino Express: America Latina, edizioni Mondadori.
Pechino Express.
Mondadori |
Pechino Express. America Latina. Colombia, Guatemala, Messico: una guida di viaggio all'insegna dell'avventura, della storia, dei colori, dei sapori e dei racconti affascinanti di percorsi insoliti e spesso non battuti dal turismo di massa.
Se conoscete il programma sapete di cosa si tratta, se non lo conoscete non ha importanza, perché la guida non è un racconto dettagliato del reality show e quindi può essere letta e apprezzata da chiunque. Di fatti si tratta di una riproduzione romanzata e ben dettagliata dell'itinerario di viaggio percorso dai viaggiatori dell'edizione di Pechino Express che si è svolta in America Latina. Un viaggio lungo e intenso, iniziato in Colombia, con le sue piantagioni e la foresta pluviale, passato per il Guatemala, piccolo paese dalla storia millenaria, e terminato nella terra del peperoncino: il Messico.
Tenere questo libro tra le mani, alle prime pagine, mi dava quell'adrenalinica sensazione di scoperta, quella gioia che si prova prima di partire per un viaggio. Proprio come se fossi in procinto di partire io stessa, con lo zaino in spalla. Come dice Tiziano Terzani in Buonanotte, signor Lenin: «Quella gioia unica che solo i drogati di partenze capiscono, quel senso di libertà che prende nell'arrivare in posti dove non si conosce nessuno, di cui si è solo letto nei libri altrui, quell'impareggiabile piacere nel cercare di conoscere in prima persona e di capire».
Immersa nella gioia unica che attanaglia i malati di viaggi, ho letto il libro di Pechino Express, seguito le varie tappe e scoperto caratteristiche che non conoscevo di Colombia, Guatemala e Messico.
La Colombia, da sempre nella mia mente associata alla droga e ad una situazione borderline, è adesso stampata nella mia mente come un paese rinato e rigenerate, che ha fortemente combattuto il cartello della droga e che punta sulla cultura, visto che di bellezze ne ha già a sufficienza grazie a Madre Natura. Il Guatemala, mai nemmeno contemplato nella mia cartina immaginaria dei viaggi, adesso mi incuriosisce per i suoi paesaggi mistici, la sua storia millenaria come fulcro delle civiltà precolombiane, e i suoi colori. Il Messico, che mi sono sempre immaginata come un paese caraibico e niente di più, adesso è un paese così vasto da racchiudere differenti climi e differenti usanze, dai deserti sterminati del nord alle spiagge caraibiche del Golfo del Messico, dai vini di grande pregio della Baja California alle cavallette fritte mangiate come stuzzichino durante l'aperitivo.
Il libro di Pechino Express è scritto molto bene, quasi a voler essere un romanzo di viaggio che racconta, spiega, descrive e lascia spazio all'immaginazione.
Sono moltissime le foto dei paesaggi che aiutano il lettore a viaggiare con la mente: tutte derivano dall'edizione del programma, sono quindi un fermo-immagine di un momento inquadrato e successivamente visto dalla TV.
Unica pecca? La mancanza di mappe e cartine geografiche dettagliate, che aiuterebbero il lettore nella definizione mentale del viaggio e degli spostamenti, e di foto dei monumenti e edifici menzionati.
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