Gli scrittori della porta accanto

Scrittori, intervista a Maricla Pannocchia

Scrittori, intervista a Maricla Pannocchia

Caffè letterario A cura di Silvia Pattarini. Intervista a Maricla Pannocchia, curatrice della raccolta di racconti  Ascoltami ora. Storie di bambini e ragazzi oncologici (Lulu): «I ragazzi e i loro cari si raccontano senza remore, aprendovi il cuore, sperando che le loro storie possano aiutare qualcuno».

Diamo il benvenuto a Maricla Pannocchia, grazie per avere scelto il nostro web magazine culturale Gli Scrittori della Porta Accanto – Non solo libri. Come è nata l’idea di Ascoltami ora. Storie di bambini e ragazzi oncologici

Buongiorno Silvia e buongiorno a tutti i lettori e le lettrici. Grazie di avermi ospitata.
Da sempre amo scrivere. Nel 2014 ho fondato l’Associazione di volontariato Adolescenti e cancro, di cui sono Presidente, per offrire supporto sociale, ricreativo ed emotivo gratuito ad adolescenti e giovani adulti, da tutta Italia, che hanno o hanno avuto una malattia oncologica. Mi preme molto anche organizzare iniziative per sensibilizzare le persone, specialmente chi ne è estraneo, su questa realtà. E il libro nasce proprio in quest’ottica. Ci tengo a dar voce ai bambini, ai ragazzi e alle famiglie perché penso che le storie vere possano aiutare più di qualsiasi altra cosa a farsi un’idea delle difficoltà, ma anche delle soddisfazioni e delle gioie, che affrontano queste persone. Il libro contiene quindi diverse storie scritte direttamente dai ragazzi o dai loro famigliari. Io ne ho scritto la prefazione per introdurre l’argomento.

Ci anticipi qualche indiscrezione sulla trama?

Questo libro non è un romanzo, non è un saggio; è una raccolta di storie. Gli autori non sono scrittori professionisti eppure credo proprio di poter dire che sarà uno dei libri che vi rimarranno più impressi perché i ragazzi e i loro cari si raccontano senza remore, aprendovi il cuore, sperando che le loro storie possano aiutare qualcuno, possano portare un cambiamento. Nelle storie si parla di diagnosi, paura, vite che cambiano all’improvviso, dolore fisico ed emotivo, ma anche di resilienza, di coraggio, di amore, di forza, di vita. Penso che i lettori possano imparare davvero tanto da questi ragazzi e dalle loro famiglie, com’è successo a me, e penso anche che per alcuni lettori questo libro possa diventare un punto di svolta per cambiare e/o arricchire la propria vita in termini di emotività e di lasciare un segno nel mondo.

I protagonisti di queste storie sono dunque tutte persone reali?

Nel caso di questo libro i protagonisti sono personale reali. Come ho accennato, io ho solo scritto la prefazione e coordinato la raccolta delle storie ma gli autori sono i ragazzi o i loro famigliari. Questo è estremamente importante per me, proprio perché penso che le storie vere possano aiutare le persone a farsi un’idea realista del cancro infantile e dell’adolescente.

A monte del libro, oltre alla raccolta di storie, c'è un lavoro di ricerca e documentazione? 

Ormai nella mia vita ci sta dal 2014, quando mi sono avvicinata a questa realtà e ho deciso di aprire l’Associazione di volontariato Adolescenti e cancro. Prima di allora, come penso accada di solito, non avevo motivo di pensare al cancro infantile. Per fortuna non ho mai avuto casi di cancro in generale né di cancro infantile in particolare, quindi non avevo motivo di preoccuparmi o informarmi al riguardo. Ecco perché ora ci tengo tanto a sensibilizzare le persone che sono com’ero io fino al 2014, perché l’immagine che avevo allora del cancro infantile era quella che mi davano i giornali e le televisioni. Da una parte storie di morte e dolore, dall’altra immagini di bambini e ragazzi belli, calvi e sorridenti. Dopo aver fondato l’Associazione e aver conosciuto tanti ragazzi e famiglie ho cominciato a capire che la realtà del cancro infantile e dell’adolescente è assai più complessa. Ci sono tanti aspetti di cui sentiamo parlare raramente. Ecco perché penso che sia importante per le persone avvicinarsi a questa realtà; capisco che possa fare paura, che ai genitori non vada di pensare a qualcosa di così brutto che potrebbe capitare anche al proprio figlio, però penso sia doveroso essere consapevoli (per esempio, informandosi sui segnali del cancro infantile e dell’adolescente da non sottovalutare e favorire così la diagnosi precoce) non solo per sé stessi ma anche per supportare le famiglie che stanno attraversando questa difficile realtà.
Ascoltami ora a cura di Maricla Pannocchia

Ascoltami ora
Storie di bambini e ragazzi oncologici

a cura di Maricla Pannocchia
Lulu
Racconti | Non-fiction
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Dove sono ambientate le diverse storie? 

In Italia, in Svizzera, in Kosovo. Da questi tre Paesi provengono le storie dei bambini, dei ragazzi e delle loro famiglie. Va da sé che la situazione di un bambino o ragazzo oncologico dipende anche dal contesto in cui vive, dal Paese in cui abita. Ecco perché, comprando il libro, i lettori sosterranno sia i progetti ricreativi per i ragazzi supportati dalla mia Associazione e le nostre iniziative per fare corretta sensibilizzazione sul cancro infantile e dell’adolescente, sia il progetto a Pristina (Kosovo) della fondazione Cure2Children ONLUS. Là i bambini e i ragazzi le cui famiglie sono povere, prima dell’arrivo della fondazione erano condannati a morte perché non potevano andare all’estero per curarsi. Adesso la fondazione lavora in loco e forma medici e infermieri locali perché i bambini e i ragazzi ricevano cure allo stesso livello di quelle che riceverebbero qui in Italia, però nel loro Paese. C’è da dire, inoltre, che in tutta Europa (e anche in America) il cancro infantile riceve pochi fondi per la ricerca, perché considerato “raro” e quindi non c’è un grosso ritorno economico. Si preferisce investire sulla ricerca sui tumori dell’adulto, perché colpiscono più persone. Questo fa sì che i bambini e i ragazzi spesso siano sottoposti a terapie vecchie, non pensate per i giovani pazienti oncologici, che possono portare effetti collaterali anche gravi come problemi cognitivi, tumori secondari e infertilità oltre che non riuscire a salvare la vita del bambino/ragazzo.

Perché dovremmo leggere Ascoltami ora. Storie di bambini e ragazzi oncologici

Per ascoltare le voci di questi bambini, ragazzi e famiglie. Ritagliamoci un po’ di tempo ogni giorno per ascoltare chi ha avuto il coraggio di raccontarsi sperando di aiutare altre persone, di portare un po’ di consapevolezza. Non dico che sarà una lettura facile, ma nessuna cosa bella o significativa lo è mai. Incoraggio i lettori, specialmente chi è estraneo a questa realtà, ad avvicinarsi al libro con il cuore e l’anima aperti, pronti a farsi toccare e plasmare dalle storie di questi bellissimi bambini e ragazzi. Si dovrebbe leggere il libro per capire le reali difficoltà di queste famiglie e poter dare una mano. Si dovrebbe leggere il libro per arricchire o addirittura cambiare la propria vita, com’è successo a me dal 2014. Si dovrebbe leggere il libro perché, a dispetto del fatto che le storie parlino anche di dolore, paura e morte, questo è un volume che contiene la vita, quella vera, quella così difficile da trovare. Una volta scorto questo tesoro scoprirete che vorrete averne sempre di più, di vita vera, e che la vostra esistenza sarà cambiata, in meglio, per sempre.
Grazie a te per avermi ospitata e in bocca al lupo con il tuo sito! Per chi volesse seguire l’Associazione, i miei lavori o contattarmi ecco tutti i dettagli:
adolescentiecancro@yahoo.it | mariclapannocchia@outlook.it
www.adolescentiecancro.org
adolescentiecancro
www.mariclapannocchia.weebly.com

Ringraziamo tantissimo Maricla Pannocchia per essere stata ospite degli Scrittori della porta accanto e, anche a nome dei nostri lettori, le auguriamo in bocca al lupo per i suoi progetti futuri.



Silvia Pattarini



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