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Recensione: Il bardo e la regina, di Paola Zannoner

Recensione: Il bardo e la regina, di Paola Zannoner

Libri Recensione di Lara Zavatteri. Il bardo e la regina di Paola Zannoner (DeA Planeta Libri). Shakespeare a servizio di Elisabetta Tudor.

Il bardo e la regina di Paola Zannoner racconta, oltre la giovinezza di William Shakespeare (chiamato il Bardo) il suo ruolo di spia per conto della regina Elisabetta I Tudor.
Verità, leggenda? Il libro permette di approfondire alcuni aspetti ancora oscuri, a tanti secoli di distanza, relativi al rapporto tra i due.


Il mistero Shakespeare.

Se ne discute da sempre, da quando, probabilmente già nel Seicento, ci si cominciò a chiedere chi fosse realmente William Shakespeare.
Per alcuni era davvero chi diceva di essere, un drammaturgo, un commediografo, un poeta nato nella cittadina di Stratford upon Avon e che aveva avuto successo nei teatri di Londra.
Per altri, dietro la firma di Shakespeare si nascondevano altri drammaturghi, per esempio Christopher Marlowe, l’antagonista di sempre.
Fatto ancora più sconcertante, non si è mai esclusa nemmeno la possibilità che in realtà dietro il nome di William Shakespeare vi fosse una donna, ovviamente in incognito.
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Le donne nell'era elisabettiana.

Durante “l'età d'oro” di Elisabetta I, la sovrana vietò alle donne di recitare in teatro, scrivere e in generale dedicarsi ad altro che non fosse il matrimonio – se si trattava di ragazze nobili, spesso combinato – e il diventare madri.
Questo il paradosso: Elisabetta regnò sull'Inghilterra da sola. Non si sposò, non ebbe figli. Era chiamata la “Regina Vergine”.
Perché, allora, godeva di libertà negate alle donne del suo tempo?
Elisabetta era una donna emancipata, indipendente, poteva avere Robert Dudley, l’uomo che forse desiderava sposare, non fosse che complottò contro la sua sovrana.

Le donne “diverse” nelle opere di Shakespeare.

Eppure, Elisabetta, da mecenate quale fu, sostenne le opere di William Shakespeare, anche quelle con donne ribelli.
È il caso di Lady Macbeth, che vuole il potere tutto per sé, di Giulietta che disobbedisce e “disonora” la famiglia, di Desdemona che sposa Otello, il “moro di Venezia”, senza chiederlo al padre. Tutte donne capaci di pensare con la propria testa, di agire da sole, pagando però un prezzo altissimo, infatti per la loro indipendenza di pensiero tutte, alla fine, soccombono.

Perché Shakespeare scriveva di donne destinate sempre a morire?

Se si ribellano, le donne in William Shakespeare hanno vita breve. Eppure lui stesso dedicava commedie a una donna, Elisabetta I, che si era ribellata a tutto: alla crudeltà del padre Enrico VIII, alla sorellastra Maria che la voleva far diventare cattolica (lei anglicana), al suo consiglio che la voleva a tutti i costi far sposare per avere un re, un maschio, sul trono d'Inghilterra. Disubbidì in tutto, anche in amore (il pericoloso Robert Dudley).

Elisabetta spietata con le donne.

Elisabetta fu spietata con le donne del suo stesso sangue, che avrebbero potuto reclamare il trono. La più famosa è Maria Stuarda, che fece decapitare (lei, figlia di un'altra donna morta in quel modo, Anna Bolena). Tormentò fino alla morte le cugine Grey in quanto nipoti di Maria, sorella di Enrico VIII.


Che ruolo possa aver avuto Shakespeare nello spionaggio per sua Maestà non si sa, ma per chi ama il personaggio di Shakespeare e di Elisabetta I, consiglio il libro Il bardo e la regina, anche se gli interrogativi posti qui sono probabilmente destinati a restare senza risposta.

Il bardo e la regina

di Paola Zannoner
DEA Planeta Libri
Romanzo storico
ISBN 978-8851173074
Cartaceo 16,15€
Ebook 8,99€

Sinossi 

Stratford-upon-Avon, 1585. È una notte scura, carica di nuvole, quella in cui un giovane attore scompare nel nulla alla fine di uno spettacolo. Si sentono ancora gli applausi e le urla del pubblico, quando il ragazzo viene incappucciato e trascinato via da un manipolo di uomini neri come corvi. Si tratta di William Shakespeare. La testa piena di sogni, il cuore pieno di passione, Will ha poco più di vent'anni quando guadagna una notevole fama con le sue commedie, attirando su di sé le attenzioni sbagliate. Quelle di Lord Walsingham, capo delle spie di Sua Maestà Elisabetta I. È proprio Lord Walsingham, con l'aiuto dell'affascinante e misteriosa Lady Anne, ad assoldare Will tra gli informatori della Regina. Will si trova così catapultato nella grande, caotica, multiforme Londra e impiegato nella compagnia teatrale di James Burbage. La sua vera missione, però, non è sul palco: è tra i vicoli bui, nelle taverne affollate. Sarà gli occhi e le orecchie di Elisabetta, un uomo al servizio del regno. Quello che Will ancora non sa è che, da quel momento in poi, il suo destino sarà legato a doppio filo a quello della Regina. Per sempre.
Lara Zavatteri

Lara Zavatteri
Classe 1980, vive e lavora nel paese di Mezzana in val di Sole (Trentino). Iscritta all'Ordine nell'elenco dei pubblicisti dal 2000, scrive articoli di cultura, ambiente e attualità locale. È anche blogger e autrice di libri.
Guardando le stelle,Un cane di nome GiulianoRisparmia Subito!Amici per sempreCuor di Corteccia, Sopravvissuti, Youcanprint.
Reset, Photocity.it.
La strada di casa, Edizioni del Faro.
Agata. Come un funerale ti salva la vita, Youcanprint.


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