Musica Di Rosanna Costantino. Il 13 febbraio è la Giornata mondiale della radio (World Radio Day): dal radiotelegrafo di Guglielmo Marconi, al grande fenomeno di costume, irrinunciabile mezzo di comunicazione, informazione libera a basso costo e diffusione musicale.
Oggi è la Giornata mondiale della Radio istituita dall’UNESCO nel 2011. È una ricorrenza che cade nel giorno dell’anniversario della prima trasmissione radio dell'ONU, andata in onda nel 1946.Nonostante la nascita e lo sviluppo di altri media, compreso l’avvento di internet, le radio hanno continuato ad avere, negli anni, un ruolo prominente nella società. Sono un potente mezzo di comunicazione a basso costo e simbolo di libertà, pluralismo e democrazia. Chiunque vi può accedere e ovunque.
L’inventore che permise di accorciare le distanze fra le persone fu l’italianissimo Guglielmo Marconi alla fine del 1895. Nel 1909 brevettò il primo radiotelegrafo: e allora il mondo cambiò.
Da un uso specialistico in campo navale, passando per guerre e propagande politiche, la radio è diventata poi anche un fondamentale strumento di intrattenimento e informazione, esercitando un forte fascino e carisma in tutti gli ambiti artistici.Protagonista di pellicole cinematografiche, sul piccolo schermo o in romanzi, la radio fa da sfondo alle vicende della nostra vita. Il potere mediatico sulle folle fu subito chiaro agli addetti ai lavori.
Rimane nella storia il caso della trasmissione radiofonica di Orson Welles in onda negli USA nel 1938, dal titolo “The War of the Worlds”. Si simulava un notiziario in cui si dava notizia dello sbarco degli extraterrestri sul suolo terrestre. In realtà l’attore stava solo recitando parti di un romanzo fantascientifico in diretta. Il pubblico credette davvero a quell’invasione e preso dal panico ebbe le reazioni più disparate.
Ma la radio è anche e soprattutto un grande fenomeno di costume.
Forse l’opera con più successo sulla nostra penisola fu il film del 1998 di Luciano Ligabue, Radiofreccia, tratto da alcuni racconti del primo libro pubblicato dal cantautore stesso, Fuori e dentro il borgo. Gli anni raccontati sono quelli fulgidi della grande diffusione delle onde libere, fra amori travagliati, amicizie indissolubili e problemi di tossicodipendenza.Storie che si intrecciano e di cui sentiamo il bisogno di circondarci, come quella di Alice, la voce di chi non ha voce. Storia della radio più libera e innovatrice di sempre, libro pubblicato nel 2016 da Luca Rota. Un viaggio in quella che fu una delle prime radio libere note in Italia. Nata in una soffitta di una casa di Bologna, fu il simbolo della controinformazione, della creatività e della libertà. Una vera antesignana dell’informazione contemporanea.
Alice, la voce di chi non ha voce
di Luca Rota
Sensoinverso Edizioni |
Le nostre librerie regalano un’infinità di trattati sui meccanismi tecnici e comunicativi che si celano dietro questo dispositivo magico e misterioso: dall’utilissima Enciclopedia della radio, edita da Garzanti a Buonasera ovunque voi siate. Breve storia degli 80 anni della radio attraverso le testimonianze inedite dei protagonisti.
Per comprendere meglio il percorso del mezzo radiofonico attraverso gli anni e i diversi periodi culturali c’è Cari amici vicini e lontani. L'avventurosa storia della radio di Giorgio Simonelli.
Cari amici vicini e lontani
di Giorgio Simonelli |
La straordinaria capacità di adattarsi ai tempi, al pubblico e alle nuove tecnologie emergenti fanno delle radio un mezzo di comunicazione che non andrà mai in pensione.
Con l’avvento dei podcast nei primi anni Duemila si è reso possibile scaricare e riascoltare intere trasmissioni radiofoniche anche attraverso servizi di streaming. Una vera rivoluzione. I contenuti sono vari: da argomenti di stretta attualità, politica e temi di sensibilizzazione a trasmissioni di divulgazione o più leggere, come biografie di cantanti e band che hanno fatto la storia della musica.Fra queste grande successo ha riscosso negli anni passati Dee giallo, dello scrittore Carlo Lucarelli, racconti di personaggi e storie affascinanti avvolti dal mistero in onda su radio Deejay: la morte di Kurt Cobain, di Elvis Presley, di Mia Martini; la curiosa storia dei Milli Vanilli e la leggenda di Robert Johnson e l’incrocio del diavolo; la straordinaria vita di John Lennon e lo sfortunato destino di Rino Gaetano.
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Oggi è un’occasione per rivalutare un mezzo di comunicazione che forse troppo spesso diamo per scontato, ma che è passato attraverso i tempi e ha saputo raccontarli. La radio è la colonna sonora della nostra vita.
Rosanna Costantino |
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