Libri Recensione di Andrea Pistoia. Il libro dei cinque anelli di Miyamoto Musashi (Feltrinelli). L'arte del combattimento con le spade, la filosofia esistenziale che vi sta alla base, la storia dei samurai e del Sol Levante.
Appena è uscito il nuovo libro curato da Marina Panatero e Tea Pecunia non ho potuto esimermi dall’accaparrarmi una copia e gettarmi nella lettura, in quanto ero certo di non pentirmi della decisione. E infatti ho visto giusto.
Ma andiamo con ordine.
Il “protagonista indiscusso” dell’opera è Miyamoto Musashi, uno dei più rinomati samurai giapponesi (nonché poeta, calligrafo, pittore e filosofo).
Dopo anni passati a combattere contro decine di altri guerrieri, senza mai essere sconfitto, tra l’altro, e aver condiviso il suo sapere attraverso insegnamenti scritti e orali, prossimo alla morte decide di realizzare Gorin no sho: il libro dei cinque anelli. Quest’ultima opera condensa e sintetizza non solo ciò che ha appreso e scoperto della nobile arte del combattimento con le spade ma anche la filosofia esistenziale che vi sta alla base.
Il libro è stato suddiviso dall’autore in cinque ben distinti capitoli, i quali corrispondono ai cinque elementi (terra, acqua, fuoco, vento e vuoto).
In ogni anello (ovvero capitolo) viene riportato un diverso aspetto del combattimento con la spada e come può essere applicato alla vita quotidiana.
Tutto questo fino a giungere al “Vuoto”, dove si ha un sunto su ciò che è (e non è) la Via della Spada.Chiude il libro un breve manoscritto dell’autore con ventun precetti illuminanti.
Ma a questo punto è necessaria una precisazione: questo volume della Feltrinelli non contiene solo una traduzione fedele dell’opera di Musashi (tradotta da Yoko Dozaki e redatta da Marina Panatero e Tea Pecunia). Infatti nella prima parte le due curatrici approfondiscono con dovizia di particolari non solo le gesta di Miyamoto Musashi e la sua crescita personale (come guerriero e uomo saggio, eclettico e versatile) ma anche la storia dei samurai, dalla loro formazione al declino, e delle loro spade, intese come armi di combattimento e simboli di autorità e valore.
Ma non mancano neppure delle chicche che rendono la lettura interessante e avvincente, quali ad esempio i proverbi di personaggi di spicco, aneddoti curiosi ed episodi reali e leggendari del passato nipponico. In questo modo veniamo a conoscenza di usanze inconsuete, quali il deporre la spada accanto al defunto, porla nella stanza di un nascituro per allontanare gli spiriti maligni o considerarla impregnata della natura divina.
Dopo questo affascinante viaggio nella storia dei samurai (durato una sessantina di pagine), si passa a Il libro dei cinque anelli.
Attraverso i vari capitoli, Miyamoto Musashi ci fornisce un approfondimento sui molteplici aspetti del combattimento con le spade, ad esempio soffermandosi su quale sia il contesto in cui usare una spada lunga o una corta, su come affrontare un avversario o una moltitudine e su quale sia il modo più sicuro per guidare l’esercito in battaglia. E ancora: il luogo più adatto per lo scontro, le tecniche per confondere e ingannare lo sfidante, lo spirito con cui affrontarlo (se con ferocia o con studiata freddezza), la postura da adottare in combattimento e nella vita di tutti i giorni, il modo d’impugnare la spada e come colpire l’avversario a seconda che quest’ultimo stia attaccando o sia sulla difensiva.Ma, come detto in precedenza, Il libro dei cinque anelli insegna innanzitutto la Via dell’Arte Marziale. Ciò lo spiegano approfonditamente anche le curatrici nella prima parte del libro, dimostrando come l’Arte e lo Zen siano in fondo due facce della stessa medaglia. Infatti certi modi d’essere, d’agire e di vivere dei samurai sono il frutto di uno studio filosofico che ha permesso loro di adattare certi concetti spirituali alla loro professione.
Lo sottolinea anche Miyamoto Musashi più volte: l’addestramento alla spada è sia fisico che mentale.
Di conseguenza non si può combattere al meglio del proprio potenziale se non si possiede prima una profonda pace interiore. Tanto meno si può avere la meglio su un avversario se prima non si sconfigge il nemico più pericoloso: se stessi.Giunti a questo punto, come giudico quest’opera?
Personalmente, la parte che mi ha conquistato e intrigato di più è stata la prima. Merito di Marina Panatero e Tea Pecunia, le quali forniscono molte informazioni interessanti su un periodo storico del Sol Levante lontano dalla cultura generale di un italiano medio (la quale, ammettiamolo, orbita intorno a ciò che è sostanzialmente occidentale). Ne è palese esempio il fatto che certe notizie, dalla successione di clan e dinastie alle persone di spicco della società nipponica, sono difficili da reperire se non attraverso una ricerca approfondita e certosina. Di conseguenza, tanto di cappello alle curatrici.
Senza contare che hanno inserito nel libro aneddoti e curiosità atte ad alleggerire la lettura e al tempo stesso arricchire il bagaglio culturale del lettore.
Ma non è da meno anche l’opera di Musashi. Per quanto questa sia per lo più incentrata su tutto ciò che riguarda le spade, resta una lettura inusuale che mostra il combattimento tra samurai da una prospettiva più nobile (anche se, al tempo stesso, risulta più cruda e violenta, dato che il tutto si conclude spesso con l’uccisione dell’avversario).In definitiva, ammetto che l’intero libro sia decisamente singolare per il tema trattato, quindi potrebbe non convincere il “lettore seriale da romanzo commerciale”. Al tempo stesso, chi è interessato alla storia dei samurai e a uno dei loro massimi esponenti, lo troverà molto interessante e ricco di nozioni accattivanti. Senza contare che ci permette di conoscere un mondo, quello affascinante e misterioso del Giappone medievale, lontano anni luce da quello attuale e, perché no? superficiale fornito da film hollywoodiani e fumetti adolescenziali.
Il libro dei cinque anelli
di Miyamoto MusashiFeltrinelli
Saggio
ISBN 978-8807894404
Cartaceo 7,60€
Ebook 5,99€
Sinossi
“Valutare le situazioni significa conoscere il potere dell’avversario” Noto anche con il titolo Il Libro dei Cinque elementi, poiché i cinque capitoli che lo formano recano il nome dei cinque elementi costitutivi del mondo – Terra, Acqua, Fuoco, Aria e Vuoto –, questo volume è la sintesi di tutta l’esperienza del maestro di spada Miyamoto Musashi. Ciascuno dei cinque elementi incarna una forma di strategia e chi li padroneggia alla perfezione è pertanto un samurai invincibile.
Secondo Musashi il guerriero deve affrontare qualsiasi situazione della vita con la stessa impostazione mentale con cui scende in battaglia: la sua prima raccomandazione è di conoscere a fondo il proprio nemico, per preparare il terreno e prevenirne l’iniziativa. Inoltre, un’importanza cruciale assumono le tecniche psicologiche, per vincere l’avversario piegandone la mente. Non a caso, quest’opera viene frequentemente accostata a L’arte della guerra di Sun Tzu: come il classico di strategia militare cinese, ha la capacità di parlare a tutti coloro che perseguono un obiettivo o devono superare delle difficoltà, nella vita come nel lavoro.
La presente edizione è tradotta dal giapponese ed è corredata da un’appendice contenente il Dokkodo, ovvero La Via da seguire da soli, il brevissimo manoscritto terminato pochi giorni prima di morire, in cui Musashi condensava in ventun precetti la propria eredità spirituale.
Andrea Pistoia |
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