Gli scrittori della porta accanto

Scrittori: intervista ad Angela Iannarelli, vincitrice del concorso «Di mamma ce n'è una sola?»

Scrittori: intervista ad Angela Iannarelli, vincitrice del concorso «Di mamma ce n'è una sola?»

Caffè letterario A cura di Silvia Pattarini. Intervista ad Angela Iannarelli, vincitrice del concorso di poesia «Di mamma ce n'è una sola?», organizzato da Gli scrittori della porta accanto Aps: una “voce” femminile che rappresenta la sensibilità e il sentire delle donne.

Diamo il benvenuto ad Angela Iannarelli. Grazie per avere accettato l'intervista nel nostro web magazine culturale Gli Scrittori della Porta Accanto. Rompiamo il ghiaccio con una domanda d’obbligo. Cos’è per te la poesia?

La poesia per me è terapeutica, un balsamo per l’anima, lenisce ciò che c’è in me di ferito. Leggo e scrivo per un bisogno istintivo, qualcosa che devo fare perché diversamente non saprei stare, non saprei essere.
La poesia è il mio modo di comunicare le emozioni più profonde, i sentimenti che per pudore non so condividere in altro modo. E’ anche il filo che mi riconnette al reale, un reale che percepisco normalmente come rarefatto e a cui riesco a dare una dimensione con la parola scritta. Io stessa mi sento inesistente il più delle volte tranne quando tesso frasi e trasformo in parole immagini e sensazioni che altrimenti mi soffocherebbero. Penso a volte che scrivere sia la forma più liberatoria che conosco.

«Il solo messaggio che penso possa appartenermi è quello di essere una “voce” femminile e di rappresentare abbastanza la sensibilità e il sentire di noi donne.» Angela Iannarelli

Chi sono e dove trovi le “muse ispiratrici”? Cosa ti affascina e ispira?

Non ho mai pensato di essere IO a trovare delle muse ispiratrici, credo che siano “le muse” a trovarmi (nel senso di ispirazioni improvvise) e non il contrario, ad eccezione di mia figlia per cui ho scritto spesso (come le due poesie con cui ho partecipato al concorso).
Scrivo soprattutto di notte quando in qualche modo faccio ordine in ciò che mi è accaduto durante il giorno e alcune immagini prendono forma in una “tessitura” spontanea. Difficilmente rileggo o limo ciò che scrivo. Mi affascina il groviglio dell’anima umana e mi accade di essere “ispirata” da immagini che fanno scattare qualcosa, da cui poi nascono parole che si annodano tra loro seguendo un filo che fino ad un attimo prima non “vedevo”. Succede così.
Non c’è molto di ragionato quanto piuttosto di istintivo.

Hai all'attivo la pubblicazione di qualche libro?

Ho scritto racconti, raccolte di poesie e un fantasy che sto concludendo.
Ma non ho pubblicato nulla prima di questa occasione che Gli scrittori della porta accanto mi hanno dato con questo concorso.

Ci vuoi lasciare l’opera vincitrice del concorso di poesia «Di mamma ce n’è una sola?», Il dolore di una madre, che sarà pubblicata nell’antologia omonima in uscita questo mese?

Con piacere condivido con voi questa poesia che mi ha regalato una gioia così grande ed insperata.
Ti ho custodita dentro di me
Ti ho fatta pensiero prima che carne
Esistevi già nelle esitazioni
Abitavi la mia mente
ogni mia cellula una tua stanza
La creazione perfetta dal mio riflesso imperfetto
Mi frantuma il Dolore
impotente di fronte al tuo Male
L'eco della tua voce il mio coraggio
Tu mia luna ombrosa
Regoli queste mie maree
Asciughi ogni lacrima con quella Forza
con cui ogni volta mi sorprendi.
Ora madre ora figlia
Nel tumulto della tempesta da cui siamo investite
Ti fai onda di questo mare
mentre io sprofondo nel Fango di questa palude
In un legame indissolubile e fragile sei
ciò che mi ha reso immortale mia sola unica Aletheia.
Angela Iannarelli, Il dolore di una madre

Attraverso le tue poesie ti fai portavoce di qualche messaggio particolare?

Ho scritto molto sulla difficoltà di essere donne e sulle prevaricazioni che ancora oggi nonostante tutto si subiscono. Ma sarebbe riduttivo dire che è questo il messaggio che cerco di veicolare. Scrivo per dar voce ad un malessere che mi appartiene. Altre volte scrivo per felicità, per eccesso, per esubero di emotività che canalizzo esclusivamente con la parola scritta. Se dovessi a tutti i costi definirmi in UN unico messaggio mi sentirei compressa. Il solo messaggio che penso possa appartenermi è quello di essere una “voce” femminile e di rappresentare abbastanza la sensibilità e il sentire di noi donne.
I mille volti che una donna manifesta nel corso della sua maturazione.
Visualizzo le donne come delle complicate matrioska di difficile decifrazione.

A chi sono destinati i tuoi componimenti, li hai dedicati a qualcuno in particolare?

Quando scrivo non penso a qualcuno in particolare, sarebbe bello riuscire a condensare in questi grumi di parole delle emozioni non “strettamente” personali ma piuttosto qualcosa in cui anche altri possano riconoscersi.
Ciò che ho scritto è dedicato ai miei affetti, a mia figlia (la mia prima lettrice) a mio marito a mia madre a mia sorella ai miei amici.

Chi è Angela Iannarelli quando non scrive poesie?

Una persona con il suo bagaglio di sofferenza come tantissimi altri.
Una lettrice appassionata che vive serenamente “quasi” esclusivamente tra le pagine dei libri, una mamma apprensiva di una figlia che fortunatamente gestisce le mie preoccupazioni eccessive ed un’insegnante che ha a cuore il destino dei suoi ragazzi. Spero di essere quel tipo di insegnante che non si stanca di guardarli negli occhi, di guidarne i passi e stimolarne curiosità e passione verso tutto ciò che li circonda.
Di tutte le cose di cui mi occupo la sfida più grande resta il mio lavoro e spero ogni volta di essere riuscita a metterci tutta l’attenzione che i ragazzi che seguo meritano.
Sono una cuoca curiosa e per finire una instancabile amante dell’arte di correre che per vari guai ho momentaneamente fermato in stand-by!
Sono molte altre cose confuse e indefinite. Sono una persona emotiva e controllata. Contraddittoria e mutevole come ogni altra persona a questo mondo.
Sono un divenire.

Hai nuovi progetti per il futuro, collaborazioni o altre idee?

Vorrei trovare il tempo per terminare un lavoro su cui sono ferma da un po' ma soprattutto vorrei riuscire a pubblicare la raccolta di poesie scritte durante questo anno di pandemia (le mie stralunate Quartine o rime dalla quarantena) questo sarebbe la realizzazione di un sogno.

Ringraziamo tantissimo Angela Iannarelli per essere stata ospite di questo Caffè Letterario, lo spazio degli Scrittori della porta accanto dedicato agli autori, e, anche a nome dei nostri lettori, le auguriamo in bocca al lupo per suoi progetti futuri.

Grazie infinite per avermi ascoltato, dato voce e premiato.
Silvia Pattarini

Silvia Pattarini


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