Libri Recensione di Andrea Pistoia. Confessioni di una #badmum di Elena Genero Santoro (PubMe). Una lettura ironica ma ricca di spunti riflessivi.
Non ho figli ma ciò non toglie che non c’è bisogno di averli per poter apprezzare gli episodi di vita quotidiana di una tipica (o atipica, a voi giudicarlo) famiglia italiana. Se poi considerate che avevo già letto un libro di Elena Genero Santoro, apprezzandone molto l’ilarità e lo stile, potete ben capire che mi sono approcciato a questo romanzo con molta curiosità, certo che mi sarei divertito, a prescindere dall’argomento trattato. E così è stato.Ma come sempre, andiamo con ordine.
Confessioni di una #badmum racchiude tanti brevi capitoli che abbracciano un lasso di tempo decennale, ovvero dal concepimento della prima figlia fino ai giorni nostri (post-secondo lockdown).
Da ciò si evince che Elena Genero Santoro non parla solo di se stessa ma anche e soprattutto della sua famiglia (di cui fanno parte la baddaughter, il badson, Marito e i tre porcellini d’India).Si vanno così a toccare i temi più disparati. A esempio, dalle manie della badmum al nome da dare ai figli, dalla loro educazione sessuale alla scelta delle scuole e dalle vacanze estive al rapporto con i soldi. Per l’autrice è stato anche inevitabile riportare il periodo più difficile di questi ultimi anni, quello che ha incasinato ancora di più la vita di una mamma: la pandemia (con tutto ciò che ne è conseguito, DAD in primis).
Da tutto ciò si ha un quadro di come Elena, adorabile nella sua imperfezione, sia meno “bad” di quanto il titolo faccia supporre e più Mamma con la “M” maiuscola.
Anche nelle risposte “politicamente scorrette” date ai figli o negli atteggiamenti provocatori traspare un amore verso di loro senza eguali.Perché Elena Genero Santoro in fondo è una goodmum che tenta con tutte le forze di apparire come una badmum (fallendo il più delle volte). Ma in fondo ciò dimostra come sia proprio questo vestire nei momenti più disparati i panni dell’una o dell’altra figura l’unica soluzione per sopravvivere al difficile compito di educare i propri figli nel migliore dei modi.
Che dire, oltre alla storia in sé? È una lettura leggera ma non per questo povera di spunti riflessivi.
Ci si pone continue domande sul ruolo della donna, della moglie ma soprattutto della madre e sulle mille difficoltà (ma anche gioie) che questi ruoli comportano. Senza contare che i singoli capitoli sono scritti in modo tale da condensare in poche righe un concetto, un atteggiamento, una mania, un botta e risposta o una dinamica famigliare. Alterna così inevitabilmente commenti acidi a bonari, frecciatine a (in)volontarie perle di saggezza e “creativi” espedienti educativi a improvvisi slanci affettuosi.Ho trovato poi azzeccatissima l’idea d’intervallare il racconto con i messaggi che l’autrice ha postato su facebook negli anni passati amalgamando sapientemente questi ultimi al testo in modo tale da rendere la loro fusione un valore aggiunto.
Quindi non posso che consigliare Confessioni di una #badmum in quanto, pur essendo veloce da leggere (120 pagine), nasconde tante piccole verità domestiche e fornisce quel pizzico di comicità spiccia che strappa un sorriso o una risata.
È un libro che certamente verrà apprezzato in primis da tutte quelle che mamme lo sono da un pezzo ma anche da tutti coloro che vogliono farsi quattro risate seguendo le tragicomiche avventure di una (bad)mum e della sua adorabile famiglia.Confessioni di una #badmum
di Elena Genero SantoroPubMe
Umoristico
ISBN 978-8833668123
Cartaceo 8,50 €
Ebook 2,99€
Sinossi
Cosa deve fare una madre per essere considerata una #goodmum con tutti i sacri crismi? Allattare fino allo svenimento e fino a perdere i capelli. Abituare il proprio Neonato all'indipendenza facendolo dormire sempre nella sua culla. Usare con i Signori Figli un tono fermo ma gentile e non alzare mai la voce. Al mattino svegliarli con estrema dolcezza per accompagnarli puntuali a scuola. Scegliere gli istituti scolastici con i programmi formativi migliori. E tante altre cose che i manuali di pedagogia elencano e che io mi guardo bene dal mettere in pratica. Perché io sono una #badmum e queste sono le mie #confessioni. Che restino tra noi e tra quelli che seguono la mia rubrica su Facebook.
Andrea Pistoia |
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