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Storie di mare e di orizzonti, a cura di Cultura al femminile: incipit

Storie di mare e di orizzonti, a cura di Cultura al femminile: incipit

Incipit #199 Storie di mare e di orizzonti, a cura di Cultura al femminile (PubMe – Collana Gli Scrittori della Porta Accanto). Un'antologia che aiuta Casa AIL di Sassari: venticinque storie che vengono dal mare.




Storie di mare e di orizzonti

a cura di Cultura al Femminile
PubMe – Collana Gli Scrittori della Porta Accanto
Racconti
ISBN 978-8833666242
cartaceo 10,00€
ebook 2,99€


La “Giannina”, di Elvira Rossi

Ogni giorno Erminio tra i dirupi della costiera percorreva un sentiero sassoso per raggiungere una spiaggetta poco accessibile e protetta alle spalle da un roccione scosceso, che a tratti era coperto da arbusti ed erbe cristalline.
La sinuosità delle rocce disegnava una insenatura dove il mare si infiltrava con prepotenza e le onde prima crespe andavano poi a stendersi piatte sulla battigia. Il vento incurante delle barriere riusciva a incunearsi tra le rocce diffondendo nell’aria salmastra una malinconica sinfonia. Sulla parte alta dell’arenile, a ridosso di una duna sabbiosa, una vecchia barca sonnecchiava con i remi usurati stesi all’interno dello scafo. Lo scafo era dipinto di azzurro, il colore preferito da Graziella che se n’era andata troppo presto nel dare alla luce quella bambina tanto desiderata.
Tanti anni addietro Erminio e Graziella lì si erano amati nell’armonia della risacca, lì avevano sognato di salire su un traghetto per raggiungere il Continente dove, come qualcuno giurava, sarebbe stato possibile fare fortuna. E invece di quel sogno di amore era rimasto solo un nome “Giannina” scritto a pennellate nere sulla fiancata della imbarcazione.
Una sera d’inverno, mentre il mare in lontananza rumoreggiava spaventando le povere case dei pescatori, Graziella e Giannina in un unico abbraccio se n’erano andate come trascinate dal maestrale che faceva sbattere le imposte delle finestre.
Quel cordone ombelicale, appena tagliato dalla sola levatrice di quel piccolo borgo, fu presto riannodato in un’unica bara.
La vita di Graziella, che nel grembo custodiva Giannina, era stata spezzata come un albero maestro abbattuto da una invincibile tempesta. Da quel momento a infrangersi contro gli scogli non furono solo le onde ma la mente di Erminio, che più irato di un mare in burrasca precipitò in un silenzio impenetrabile come abissi oceanini.
Erminio iniziò a camminare con la schiena curva, il capo rivolto verso terra per schivare ogni sguardo e con il tempo sia i vecchi che i giovani pescatori, già poco avvezzi alla parola, si adattarono alla sua taciturnità.
In ogni stagione il vecchio marinaio verso sera raggiungeva quel lembo di spiaggia e andava a sedersi in quell’angolo solitario accanto alla “Giannina”, un nome che di fatto non aveva mai potuto pronunciare.
Quello era l’unico momento in cui Erminio chiuso nei propri pensieri sollevava il capo e mentre il corpo restava immobile, gli occhi protetti dalle palpebre corrucciate esploravano l’immensa distesa alla ricerca incessante dell’orizzonte.
Quando distoglieva lo sguardo da quel confine tra cielo e terra era per rivolgerlo alla “Giannina”, che non riusciva a nascondere i rattoppi che la rendevano simile agli abiti sdruciti dell’uomo.
Erminio spesso poggiava una mano sullo scalmo quasi a chiedere conforto, altre volte con un gesto monotono passava la ruvida mano sul fasciame della barca come se avesse voluto accarezzarla.

Sembrava che parlasse con la sua “Giannina”.

Di cosa discorressero rimane un mistero.
Chi ha detto che le cose non hanno un’anima? E la “Giannina” un’anima l’aveva e come se la possedeva! Di legno, segnata dalla fatica e dal dolore. E proprio da quei solchi che si schiudevano come labbra le proveniva la facoltà di raccontare.
Era un racconto sommesso che non ammetteva uditori.
Poi il pescatore tornava a guardare dinanzi a sé, scrutava il mare alla ricerca perenne di quell’orizzonte, così vicino così lontano. La sua inquietudine, risaputa solo dalle rupi, si placava nel protendersi verso l’infinito.
Quella caletta, difficile da raggiungere da terra, era la dimora preferita dai volatili.
A interrompere la solitudine di questa gola remota era un vecchio gabbiano che stanco di inseguire le barche a vela, con uno slancio ardito ad ali spiegate si calava a precipizio dal cielo e placido andava a posarsi sulla prua della “Giannina”.
Il grande uccello restava raggomitolato su sé stesso, gli occhietti vivaci osservavano con discrezione Erminio che simulava indifferenza. In realtà il marinaio lo aspettava e quando l’amico pennuto non c’era, ne avvertiva la mancanza.
I due figli del mare erano lì, in silenzio, uno accanto all’altro, stretti da un patto di fratellanza. Ognuno indovinava nell’altro il dolore custodito nella segretezza del proprio animo.

La trama

Storie di mare e di orizzonti, a cura di Cultura al femminile

È un'antologia di racconti brevi risultato della selezione di testi a seguito del concorso letterario indetto dall'associazione culturale "Cultura al Femminile". Sono storie intense di onde di memoria e di oceani di epoche ed etnie che si abbracciano e fondono nell'utero di una sola Storia. Tutto il ricavato della vendita di questa antologia sarà devoluto a Casa AIL di Sassari, che ospita pazienti e parenti dei pazienti malati di leucemia.
«I venticinque racconti vengono dal mare, e sembrano uno stormo di uccelli migratori che abbiano percorso una lunghissima rotta immaginaria per approdare su una costa sicura. Hanno viaggiato per tantissimo tempo nella testa e nelle emozioni di chi li ha scritti. Sono tutte storie di mare, come diceva il bando, così le storie sono tutte intrise di salsedine, hanno piedi bagnati o sporchi di sabbia, e il vento in faccia che ti fa strizzare gli occhi.»
[dalla prefazione di Pier Bruno Cosso]

Cultura al Femminile

Cultura al Femminile è un'associazione culturale, con rispettivi portale web e gruppo Facebook, che si propone la diffusione della cultura, in particolare della letteratura, delle e sulle donne; la difesa dei diritti umani; la promozione della lettura; l'organizzazione di eventi, spettacoli, convegni e laboratori in tutta Italia.

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