
Prima di giudicare la mia vita o il mio carattere mettiti le mie scarpe
(Luigi Pirandello)
(Luigi Pirandello)
«Non si vendono verità e non si regalano giudizi, in questo romanzo colmo di materna delicatezza. Lo stile di Stefania Bergo è fluido, emozionale, coinvolgente. Le parole scorrono come acqua, come olio e come sangue. Non si arrestano e raggiungono l’anima.»
Emma Fenu
«Stefania Bergo, ha una penna delicata e sensibile e ha trattato questo argomento in punta di penna, dando realismo e tridimensionalità ai suoi personaggi. E, soprattutto, li ha resi veri. “La stanza n. 5” è un caleidoscopio di anime tutte al femminile dove l’Autrice ha tratteggiato ottimamente il bagaglio di vita di ogni singola protagonista; i pensieri, i retroscena, le angosce, le scelte. Un romanzo bello, intenso, senza sbavature.»
Loriana Lucciarini
Sei donne si ritrovano a raccontare la loro storia in una stanza d’ospedale in attesa dell’intervento programmato per la mattina seguente. Si tratta di Liliana e della giovane figlia Chiara, di Miriana, futuro amministratore delegato di una multinazionale, Daniela, architetto e madre di quattro figli, Valeria, editor in una casa editrice, ed Eva. Cinque di loro sono in lista per un aborto. Ma condividere le loro storie l’una con l’altra crea un cerchio di confronto ed empatia in grado anche di mettere in discussione la loro scelta. Forse.
Emma Fenu
«Stefania Bergo, ha una penna delicata e sensibile e ha trattato questo argomento in punta di penna, dando realismo e tridimensionalità ai suoi personaggi. E, soprattutto, li ha resi veri. “La stanza n. 5” è un caleidoscopio di anime tutte al femminile dove l’Autrice ha tratteggiato ottimamente il bagaglio di vita di ogni singola protagonista; i pensieri, i retroscena, le angosce, le scelte. Un romanzo bello, intenso, senza sbavature.»
Loriana Lucciarini
Sei donne si ritrovano a raccontare la loro storia in una stanza d’ospedale in attesa dell’intervento programmato per la mattina seguente. Si tratta di Liliana e della giovane figlia Chiara, di Miriana, futuro amministratore delegato di una multinazionale, Daniela, architetto e madre di quattro figli, Valeria, editor in una casa editrice, ed Eva. Cinque di loro sono in lista per un aborto. Ma condividere le loro storie l’una con l’altra crea un cerchio di confronto ed empatia in grado anche di mettere in discussione la loro scelta. Forse.
«Immagino siano comode» disse l'infermiera infilando le provette nella rastrelliera.
Eva ci pensò un po’ prima di rispondere. «Beh, non saprei. Dovrebbe provarle…»
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La stanza numero cinque
Editore: PubMe (seconda edizione)Collana: Gli scrittori della porta accanto
Genere: Narrativa | Fiction | Romanzo breve | Romanzo Psicologico
ISBN: 9788833663463
Immagine di copertina Martino Pietropoli
Martino Pietropoli
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Rassegna stampa
Cultura al Femminile, recensione di Emma Fenu.Scintille d'anima, recensione di Loriana Lucciarini.
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