Gli scrittori della porta accanto

[FotografiA] L'editoriale di Ornella Nalon: Helmut Newton, il geniale fotografo dell'erotismo patinato


Venezia, unica e ricca di indiscutibile fascino, dev'essere visitata almeno una volta nella vita. La sua antica e composita storia si riflette, quasi immutata, nei palazzi in stile bizantino, gotico e barocco, nelle sue calli e campielli, nello scorrere lento delle acque dei suoi canali e rii. Per il semplice visitatore, offre degli scorci panoramici di forte impatto visivo ed emotivo che sono destinati ad imprimersi nella sua memoria, per gli amanti dell'arte, propone una imponente vetrina di opere di ogni genere.
Per questi ultimi, dal 7 aprile e sino al 7 di agosto, si aggiunge un nuovo motivo per far visita alla splendida città lagunare, cioè la mostra di Helmut Newton, come già scritto in precedenza (Helmut Newton, l'erotismo in bianco e nero in mostra a Venezia), che vuole ripercorrere le principali tappe della sua folgorante carriera riallacciandosi ai tre volumi che lo stesso ha curato personalmente. Si tratta di duecento scatti, in bianco e nero e a colori, raccolti in tre volumi.



WHITE WOMEN
di Helmut Newton
ASIN B01C9NXMEG
ebook 0,99€  Acquista

In questo libro, pubblicato nel 1976, Newton diventa il precursore del nudo e dell'erotismo nel mondo della moda, diventando il simbolo di tutta la sua produzione artistica . Comprende 81 scatti, di cui 42 a colori e 39 in bianco e nero, che rappresentano prevalentemente il nudo femminile, attraverso i quali esibisce, per l'appunto, la moda contemporanea. Le opere Maya desnuda e Maya vestida di Francisco Goya, sono state di ispirazione per questa rassegna fotografica in cui il fotografo tedesco ha realizzato dei dittici che paragonavano le modelle, sia vestite che completamente nude, nella stessa posizione della ben nota Maya.



SLEEPLESS NIGHTS
di Helmut Newton
ASIN B01C9NXMEG
ebook 0,99€  Acquista

Pubblicato nel 1978, vede ancora protagoniste le donne, i loro corpi semi svestiti e la moda. In questo suo secondo libro, che raccoglie 69 fotografie (31 a colori e 38 in bianco e nero), Helmut trasforma le foto di moda in ritratti. Una serie di scatti che aveva utilizzato per diversi magazine tra i più famosi del tempo, tra cui Vogue, e saranno quelli che lo consacreranno un’icona della fashion photography. I soggetti, quasi esclusivamente modelle seminude, indossano corsetti, sono bardate con selle in cuoio di Hermès, sono allacciate a manichini, in atteggiamenti provocanti e ambigui, in ambientazioni dense, vissute, riconoscibili. I set non sono più gli studi fotografici ma stanze d'albergo di Parigi, piazze, saloni di palazzi, ristoranti, a comprova di un uso della fotografia di moda del tutto personale.



BIG NUDES
di Helmut Newton
ASIN B01C9NXMEG
ebook 0,99€  Acquista

Questo volume è stato pubblicato nel 1981 e comprende soltanto 39 scatti in bianco e nero ma non si tratta di semplici foto, bensì di gigantografie che saranno destinate ad entrare nei musei e nelle gallerie di tutto il mondo. Newton, da questo momento, diventa il protagonista assoluto nell'arte della fotografia del novecento. Lo stesso ha spiegato che l'ispirazione di immortalare le modelle, questa volta nello studio, e di stampare le foto a grandezza naturale, gli sia pervenuta dai manifesti diffusi dalla polizia tedesca per ricercare gli appartenenti al gruppo terroristico della RAF.

Non si fatica a riconoscere in Helmut Newton una componente di genialità e di dissennatezza, la sua passione per il voyeurismo e per la provocazione che a volte ostenta con un erotismo raffinato, altre volte proclama con foto al limite della volgarità.
Il suo stile da un lato lo ha consacrato fotografo geniale e visionario e dall'altro ha choccato il mondo e gli ha fatto piovere addosso critiche di eccessivo maschilismo. Egli, però, ha sempre risposto con ironia a chi lo criticava. 
"Ho sempre cercato un po' di scandalo, anche nei miei ritratti. Mi sarebbe piaciuto essere un paparazzo" si trovò a dire, quasi per fare spallucce ai suoi detrattori.
La donna di Newton è elegante, fredda, distante e autosufficiente, oggetto del desiderio maschile, ma al tempo stesso irraggiungibile. Una donna che si mostra con piacere ma che è disposta a concedersi soltanto all'obbiettivo del fotografo. Forse, potrebbe essere questo uno dei motivi per cui star come Ava Gardner, Charlotte Rampling, Catherine Deneuve, Romy Schneider e Raquel Welch hanno voluto farsi da lui immortalare, oltre per il fatto, ben più ovvio, che sapevano di essere riprese da un uomo che sarebbe passato alla storia della fotografia come un pioniere della difficile impresa di unire l'eleganza alla nudità. 








Helmut Newton, il cui vero nome è Helmut Neustädter, è nato nel 1920 a Berlino da una famiglia ebrea medio borghese. Scopre di essere appassionato di fotografia già all'età di dodici anni e a sedici esercita la esercita per professione. Nel 1938 è costretto a lasciare la Germania a seguito delle leggi razziali naziste e i rifugia a Singapore dove lavora come fotografo per il giornale “The Straits Times”. Rimane per due anni, finché viene espulso dalle autorità britanniche che lo trasferiscono a Sidney, in un campo d'internamento. Nel 1942 si arruola nell'esercito australiano per combattere contro Hitler, decide di cambiare il suo cognome e prende la cittadinanza australiana. Nel 1948  si sposa con l'attrice e fotografa australiana June Browne e continua a praticare la professione di fotografo freelance per riviste come Playboy. Dalla fine degli anni cinquanta, si concentra sulla fotografia di moda. Nel 1961 si stabilisce a Parigi e le sue foto appaiono sulle riviste di moda più rinomate come Vogue,  ElleMarie Claire, Vanity Fair, Max e lavora per stilisti di fama mondiale tra cui Versace, Yves Saint Laurent, Louis Vuitton, Dolce & Gabbana, Chanel.
A Parigi trascorre venticinque anni, in seguito si divide tra Montecarlo e Los Angeles dove andrà incontro alla morte, a seguito di un incidente stradale, il 23 Gennaio del 2004.
Le sue spoglie sono sepolte nel cimitero di Berlino.


Ornella Nalon
I miei hobby sono: il giardinaggio, la buona cucina, il cinema e, naturalmente, la scrittura, che pratico con frequenza quotidiana. Scrivo con passione e trasporto e riesco a emozionarmi mentre lo faccio. La mia speranza è di trasmettere almeno un po’ di quella emozione a coloro che leggeranno le mie storie.
Quattro sentieri variopinti”, Arduino Sacco Editore
Oltre i Confini del Mondo”, 0111 Edizioni
Ad ali spiegate”, Edizioni Montag
Non tutto è come sembra”, da 0111 Edizioni.



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