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[Libri] "Dentro un castello di carte" di Marina Atzori, recensione di Renata Morbidelli

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Dentro un castello di carte di Marina Atzori, Edizioni Esordienti E-book, 2016. Il sequel di Il fiordaliso spinososecondo episodio delle vicende di Petra e Zefiro in una trama complessa e dai diversi colpi di scena. 

È passato un anno da quando Zefiro è approdato, dopo un viaggio a dir poco rocambolesco, sulle coste liguri ed è stato assunto nel Tempio del Mare di Genova, dove è ricoverata anche Zippo, la magica Tartaruga, ma i suoi sentimenti per Petra, la donna che ha incontrato sull'Isola dell'Asinara, non sono cambiati affatto, anzi, se mai fosse possibile, si sono addirittura intensificati. 
Per ragioni di sicurezza, ha cambiato identità (ora si fa chiamare Stefano Brezza) e vive in un mini appartamento che gli ha trovato Francesco, lo zio di Petra, l'unico che sa la verità sul giovane e che, nonostante tutto, ha voluto dargli fiducia e vuole aiutare. Unica condizione: non cercare mai, per nessun motivo, di avvicinarsi a sua nipote Petra.
Anche se per il giovane non c'è promessa più difficile da mantenere, per lasciare la sua amata fuori dai guai stringe i denti ed accetta. Contemporaneamente, Petra, ignara di tutto, tentando di dimenticare Zefiro e nella speranza di avere un futuro normale, ha una relazione stabile con Ottavio, il giovane avvocato dal passato travagliato residente a Genova e che le aveva fatto la corte sull'Isola dell'Asinara. 
A complicare ulteriormente le cose, se mai ce ne fosse bisogno, la misteriosa scomparsa di Zippo dall'Acquario di Genova e una serie di bigliettini enigmatici che portano ulteriore scompiglio. A rendere le acque ancor più torbide c'è un gruppo di giornalisti d'assalto. I quattro “scribacchini”, all'inseguimento della storia del secolo, cercano di sapere tutta la verità su Zefiro, Petra e la magica Tartaruga dell'Asinara
Riuscirà Zefiro a riconquistare Petra? E Zippo tornerà nell'Acquario di Genova in tempo per salvare tutta la situazione?

Il rompicapo costruito da Marina Atzori in "Dentro un castello di carte" è davvero complicato e, sia per i personaggi sia per il lettore, non è affatto facile mettere ogni tassello al posto giusto. 

Il bello del libro, comunque, sta proprio in questo: giocare insieme all'autrice a incastrare ogni tessera del puzzle e avere, capitolo dopo capitolo, un quadro completo della situazione. 
Come un'abile giocatrice, Marina Atzori tiene il lettore incollato alle pagine di questo secondo episodio delle vicende di Petra e Zefiro portandolo  a seguire i personaggi in una trama complessa e dai diversi colpi di scena. Nonostante non sia affatto facile riuscire a narrare i fatti sempre in prima persona e con un frequente cambio di io narrante, a mio parere, Marina Atzori riesce a tenere perfettamente in piedi questo suo castello di carte con una destrezza da esperta scrittrice. 
Un'altra sfida egregiamente vinta dall'autrice è quella di riuscire a dare un buon ritmo a un libro in cui, spesso e volentieri, l'azione cede  il passo all'introspezione e alle emozioni dei personaggi, rendendo il romanzo scorrevole e molto piacevole da leggere. 
Ancora una volta, questa autrice s'è rivelata una Penna abile e davvero capace di scrivere opere letterarie di qualità, in grado di appassionare sia ai personaggi sia al suo modo unico e originale di rapportarsi con i lettori, come se stesse raccontando loro un'avventura di cui lei stessa, in qualche maniera, è stata testimone.

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Dentro un castello di carte

A volte, la soluzione più semplice, per difendersi dalle avversità della vita, è quella di costruirsi un castello di carte, nell’illusione di potervi trovare rifugio. Ben presto, però, ci rendiamo conto che è troppo fragile, che basta un soffio per farlo crollare. Proprio quando pensiamo che tutto sia perduto, a volte la vita ci riserva delle sorprese e troviamo la forza di costruire davvero qualcosa di più solido e duraturo. 
Dentro un castello di carte è il seguito della storia di Petra e Zefiro iniziata nel romanzo Il fiordaliso spinoso
Anche qui, la vita reale e la fantasia si mescolano... 
E la tartaruga Zippo, anche questa volta, ci metterà lo zampino. Perché l’amore, i sogni, che altro sono, se non belle favole? E nelle favole, si sa, anche le tartarughe non sono solamente degli animali, ma possono essere complici e messaggeri. Basta crederci.


di Marina Atzori | Edizioni Esordienti E-book | Romance
ISBN 978-8866902980 | ebook 4,99€ Acquista  | cartaceo 14,00€ 


Renata Morbidelli
Fin da giovanissima, mi sono cimenta, solo come diletto personale, nella composizione di poesie. L'incontro con i poemi epici di Omero, le leggende del circuito arturiano e di altri personaggi della letteratura britannica suscitano in me un crescente interesse.
Il cavaliere di fuoco, Narcissus Selfpublished.


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