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Repubblica Dominicana: 10 motivi per visitarla

Repubblica Dominicana: 10 motivi per visitarla

Viaggi Di di Valentina Gerini. Dieci buoni motivi per visitare la Repubblica Dominicana, tra musica, rum, sole e mare mozzafiato.

La Repubblica Dominicana, comunemente chiamata Santo Domingo (grazie alla capitale Santo Domingo De Guzman) occupa il 64% dell'isola dell'Hispaniola (la parte restante è il territorio di Haiti) ed è una delle maggiori isole delle Antille, nel Mar dei Caraibi. Fu la prima colonia nel Nuovo Mondo fondata da Cristoforo Colombo.
Si raggiunge con voli charter o con voli di compagnie di bandiera diretti o con scalo. Ha un fuso orario importante comparato all'Italia: cinque ore in meno quando da noi è in vigore l'ora solare (inverno), sei quando è in vigore l'ora legale (estate). Ma non fatevi spaventare da questa differenza. I bambini, così come gli adulti, faranno presto ad abituarsi!

Nel cuore dei Caraibi, l'isola offre spiagge mozzafiato, distese di palme da cocco e canne da zucchero.

Ma anche piccoli paesi caratteristici e tanto, tanto divertimento. Meta indiscussa delle vacanze all'insegna del sole e della musica, è spesso al centro delle polemiche riguardo a turismo sessuale (è inutile negarlo, alcuni turisti si recano sull'isola per questo scopo), povertà e criminalità. Ma la Repubblica Dominicana è molto altro: è sorrisi, è amicizia, è solarità, è divertimento, è abbronzatura, è snorkeling, è scoperta.
Per motivi famigliari, mi reco lì ogni anno e scelgo sempre il fai da te: alloggio in appartamento al Vittoria House nel piccolo pueblo (paese) di Bayahibe, affitto un'auto ed esploro differenti zone del paese, vivendo in tutto e per tutto l'atmosfera dominicana. Perciò in questo elenco troverete 10 motivi per cui vale la pena visitare questa località dettati da una persona che, quando si reca lì, la vive realmente.

La splendida Bahia de las Aguilas e Samanà

10 buoni motivi per cui vale la pena visitare la Repubblica Dominicana.

  1. Il clima.
    Gode di temperature estive durante tutto l'arco dell'anno. Si tratta di un clima tropicale dunque non esiste una grande differenza tra inverno e estate. La differenza sostanziale si trova nelle piogge e nell'umidità dei mesi estivi (la stagione degli uragani ha inizio a giugno e termina a dicembre). Il mese più caldo è agosto, i mesi più "freschi" sono gennaio e febbraio. Generalmente le temperature, anche a gennaio, non scendono mai sotto i 20 gradi. E quando si registrano 15 gradi di notte in febbraio (come nel febbraio appena trascorso), i dominicani dormono col piumone!
  2. Le spiagge. 
    Di sabbia bianca, circondate da altissime palme verdi, le spiagge di Santo Domingo sono mozzafiato. Trattandosi di un'aerea di oltre quarantottomila chilometri quadrati, le spiagge sono moltissime e di differenti tipi. A mio avviso quelle più belle si trovano al sud. Questo perché il sud è bagnato dal Mar dei Caraibi, quindi le acque sono, per legge, più calme e cristalline. Mentre il nord è bagnato dall'Oceano Atlantico. In assoluto, la più bella che ho potuto visitare è Bahia De Las Aguilas, raggiungibile dalla zona di Barahona, all'estremo sud-ovest della Repubblica Dominicana, al confine con Haiti.
  3. I colmado.
    Si tratta di qualcosa di simile ai nostri "alimentari" o ai vecchi "sali e tabacchi" dove puoi comprare qualsiasi cosa al dettaglio. Puoi chiedere una sigaretta, 100 grammi di riso, due pannolini, una banana... Molti di loro mettono musica a palla dalle prime ore del mattino e diventano così ritrovo di dominicani e turisti che si intrattengono bevendo birra gelata e ascoltando musica.

Punta Cana e l'isola di Saona

  1. Santo Domingo. 
    La capitale dell'isola, una città grande e dalla storia affascinante. Città coloniale, con edifici e monumenti che ne testimoniano la grandezza del passato. Molte sono le case dei colonizzatori che negli anni si sono dilettati nella conquista di territori come Messico e Perù. Essi, infatti, usavano Santo Domingo come base per partire con le loro spedizioni alla volta del Nuovo Mondo. Il Conde, la strada principale della città, tappezzata di bar e locali turistici, si dirama in un'infinità di stradine tutte da scoprire. Ovviamente, mai addentrarsi nei quartieri più pericolosi e malfamati, al di fuori dell'aerea centrale della città.
  2. Bayahibe e i suoi tramonti. 
    Si tratta di uno dei tanti paesini di pescatori diventato, nel tempo, località turistica. Famoso in tutto il mondo, questo piccolo pueblo è un centro nevralgico di divers che vengono a fare corsi per immersioni, di turisti fai da te, di stranieri (molti italiani) che vi si stabiliscono nei mesi invernali. Piena di ristorantini fronte mare, colmado, locali dove poter osservare uno dei più bei tramonti della vostra vita, Bayahibe offre un buon compromesso per chi desidera vivere una vacanza all'insegna del mare in un sito turistico ma pur sempre immerso nella vita dominicana. Dai vari bar fronte mare si gode di un ottimo spettacolo durante il tramonto, quando il sole si cala dolcemente nel mare e il cielo si colora di arancione.
  3. La comida.
    La bandiera dominicana, come la chiamano i locali, è un piatto che include riso, fagioli e carne di manzo. Mangiare a Santo Domingo, se ci si accontenta dei piatti locali, costa pochissimo. Una comida (ovvero un pasto completo, come sopra descritto) costa circa 3€. I comedor,  ovvero dei "ristoranti" dove si può acquistare cibo casereccio sia da mangiare in loco che da asporto, spuntano ovunque come funghi. La cucina dominicana poi non è solo riso e fagioli. Ci sono tanti altri piatti che meritano l'attenzione di un viaggiatore: dalle empanadas (piccoli fagottini fritti ripieni di carne) ai succhi di frutta rigorosamente naturali, dal sancocho (una zuppa con dentro di tutto un po') al famosissimo picapollo (pollo fritto in maniera squisita accompagnato dal platano fritto). Altrettanto buoni sono i ristoranti situati direttamente in spiaggia. Il prezzo sale un poco, rispetto ai comedor in centro delle città, ma si ha la possibilità di mangiare fronte mare. Al mattino si arriva alla spiaggia pubblica a Bayahibe, il cameriere di turno chiede se si desidera un tavolo e, se si acconsente, viene apparecchiato, alla buona, direttamente in spiaggia. 

Il Salto Del Limon a Samanà e Playa del Limon

  1. La musica.
    È parte integrante della vita dominicana ed è inevitabile ritrovarsi a canticchiare qualche motivetto, una bachata o un merengue. A Santo Domingo si balla ovunque, davanti i colmado, nelle discoteche, per le strade, nelle proprie case. Nessuno si lamenta se una persona, in casa propria, alle otto di sera, alza il volume della musica. Anzi... è un'ottima scusa per fare festa! Se poi a completare l'atmosfera c'è un po' di birra o qualche bottiglia di rum allora siamo a cavallo!
  2. La birra e il Ron
    Come già accennato, a Santo Domingo si beve birra quasi ghiacciata. Il paese è produttore di differenti marche di birra ma la più conosciuta e apprezzata è la Presidente. Viene conservata in frigo rigorosamente intorno ai 3-4°C, così fredda da andar giù in un solo sorso. Il paese produce anche rum di ottima qualità. Ci sono differenti marche fra cui scegliere, le più famose sono il Ron Barcelò e il Brugal. Immagino che non sia da precisare che al dominicano piace bere, credo lo abbiate capito da soli... 
  3. Surf e tante altre attività. 
    L'isola, grazie alla sua grandezza e differenza di paesaggi, offre tanti tipi di attività per tutti i gusti. Provo a elencarne brevemente alcune.
    • Per i surfisti è adatta la zona nord del paese, come Cabarete, dove le onde dell'oceano e il clima sempre ventilato offrono una perfetta combinazione per cavalcare le onde. 
    • Per gli amanti delle spiagge sicuramente da non perdere l'isola di Saona, raggiungibile facilmente con una escursione dal porto di Bayahibe a poco più di 20€, e l'isola di Catalina, raggiungibile invece dal porto di Caletta, nella città de La Romana. La prima offre spiagge paradisiache mentre la seconda offre possibilità di fare snorkeling
    • Chi invece predilige le passeggiate nel verde non si perda d'animo. La Repubblica Dominicana offre anche paesaggi che non hanno nulla da invidiare alle nostre colline. Al centro del paese, infatti, si trova una montagna, il Pico Duarte, che supera addirittura i 3000 metri e dove le temperature sono decisamente sempre più fresche e la vegetazione è rigogliosa. 
    • Per chi ama la natura in tutta la sua potenza non resta che consigliare il Salto Del Limon, le cascate che si trovano vicino a Samanà e che offrono spettacoli unici così come il famoso Parco de Los Haitis. Sempre nella zona di Samanà, invece, per chi ama gli animali, c'è da segnalare il passaggio delle balene (le megattere) nel periodo di febbraio.
    • Sulla strada che da La Romana porta a Santo Domingo invece una sosta obbligatoria è quella a La Cueva De Las Maravillas dove, scendendo sotto terra in alcune grotte suggestive, si ha la possibilità di osservare dei disegni risalenti all'epoca dei Tainos (gli indigeni che popolavano l'isola prima dell'arrivo di Colombo).
    • Già segnalata è l'aera di Barahona che con la splendida Bahia de las Aguilas (dove le tartarughe vengono a deporre le loro uova), il Lago Enriquillo e la Laguna di Oviedo (famosa per i fenicotteri rosa), è conosciuta per il turismo eco-sostenbile.

  4. Gli abitanti e l'arte di arrangiarsi.
    Sempre sorridente, il dominicano medio, dà enorme confidenza a chi visita il suo paese. Si offre spesso di aiutare e di portare in giro le persone. Certo, c'è da stare attenti. C'è chi lo fa con la speranza di ricevere qualcosa in cambio, chi lo fa con l'intenzione di fregare, chi lo fa con la speranza di cambiare in meglio il proprio destino, ma non facciamo di tutta l'erba un fascio. Di fatto, metà della mia famiglia è dominicana e posso asserire che molti dominicani sono buoni, sempre felici, amano godersi la vita giorno per giorno, attimo per attimo, e la vivono secondo le loro possibilità. L'arte di arrangiarsi deriva anche da questo, dal saper improvvisare per campare. Date a un dominicano una tenda per ripararsi dal sole, un posto dove sedersi lungo la strada, qualche attrezzo da meccanico e lui  inizierà immediatamente a lavorare, mettendo un cartello con su scritto "Meccanico per moto". 


Valentina Gerini


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