Gli scrittori della porta accanto

Intervista a Emiliano Guiducci, voce e basso dei Kriya

Intervista a Emiliano Guiducci, voce e basso dei Kriya - People, Musica
Foto di repertorio di Cristina Aruffo, con Emiliano Guiducci, Fabio Pellegrini e Daniele Zangara, sostituito nell'attuale formazione da Giorgio Natangeli

People | A cura di Loriana Lucciarini. Emiliano Guiducci, voce e basso dei Kriya. Un cammino durato 5 anni, una tappa di arrivo: l'Ep Ordine ed autodisciplina del 2011, ancora oggi sui palchi di Roma con successo, in attesa del nuovo album.


I Kriya nascono a novembre del 2007 e sono il frutto di una selezione durata cinque anni. Un laboratorio artistico, un'open project che ha visto confrontarsi in sala prove e sul palco diversi musicisti della scena romana, dai più sconosciuti e talentuosi a molti già affermati, compresi turnisti e professionisti del settore. Un progetto nato dall'iniziativa di Emiliano Guiducci, poli strumentista e compositore che dopo anni di esperienze, sia in studio che sui palchi più importanti della capitale decide di mettersi in gioco in prima persona e di iniziare un percorso che lo porterà alla formazione di una sua band; dopo anni di sperimentazione, infatti, la formazione si cristallizza nell'attuale line-up con Emiliano, basso e voce solista, Fabio Pellegrini,chitarra e cori, e Daniele Zangara, batteria, percussioni e cori [l'attuale batterista è invece Giorgio Natangeli, ndr] .
Il periodo che precede la nascita ufficiale della band vede la pubblicazione di un cd singolo (Sovraccarico) ed il raggiungimento di importanti traguardi come le semifinali nazionali di Rock targato Italia, nel frattempo radio e tv locali accendono microfoni e riflettori su un esperimento musicale che, giorno dopo giorno, assume un carattere sempre più deciso.
da www.kriyarock.com
L'attuale formazione dei Kriya prevede Emiliano Guiducci, basso e voce solista, Giorgio Natangeli alla batteria, Fabio Pellegrini chitarra e Paola Cimellaro cori.



Intervista a Emiliano Guiducci


Emiliano Guiducci
Ciao Emiliano Guiducci, grazie per essere qui! Benvenuto, assieme ai Kriya di cui sei il portavoce, nel salotto de Gli Scrittori della porta accanto. Partiamo subito con le domande, parlaci del tuo ultimo lavoro: quali tematiche affronti? In che modo è stato concepito l’album? Ti sei avvalso di qualche collaborazione particolare?
In Non innamorarti di lei descrivo il dolore e la delusione scaturiti per un amore mancato, Orizzonte degli eventi racconta la stessa storia a distanza di un anno, e descrive la fase del superamento e della comprensione. Emergono danzando e Come l’acqua come il fuoco raccontano il coronamento di una ricerca interiore durata più di un decennio e sfociata nella mia conversione al Buddismo. Esma è il brano a cui tengo di più, è il pezzo più cattivo che i Kriya abbiano mai composto, è dedicato ad Adolfo Pérez Esquivel, ed è basato sulle testimonianze dei sopravvissuti alla dittatura di Videla.
Poi c’è Lei non è pazza che è una storia a parte: è il brano che ho scritto per La Bilancia dei mondi divisi (Youcanprint), un romanzo che ho contribuito a scrivere insieme a Veronica C. Aguilar che, bontà sua, mi ha voluto nel progetto. Il pezzo è una descrizione della condizione psicologica della protagonista, dilaniata tra le visioni che lei vive come reali e quello che le viene detto dalla famiglia che la fa curare da uno psicologo.

Quale aspetto della vita comune ti permea nella composizione dei pezzi musicali?
Tutti, mi piace scrivere soprattutto di tematiche filosofiche ma quando una storia mi squarcia il ventre da dentro come Alien non mi tiro indietro ed esco fuori dalle mie consuetudini.

La parola scritta e la parola musicata. Il lavoro dello scrittore e quello del compositore non è poi così differente: lo scrittore tesse storie fatte di parole e inchiostro; il musicista tesse storie tenute insieme da note e emozioni. Ti senti vicino a qualche scrittore del passato o contemporaneo, per il modo di comunicare?
Assolutamente mi sento vicino a Nicolai Lilin, adoro la sua scrittura cruda, senza fronzoli, quasi brutale.

A quale genere letterario assoceresti la tua produzione musicale?
Con questa domanda potrei scriverci un trattato; limitandomi a parlare dei Kriya posso paragonarli ai romanzi di Edgar Allan Poe: abbiamo sempre usato la musica per esorcizzare le nostre rispettive oscurità fondamentali.



C’è un libro o un film tratto da un'opera letteraria che ti hanno ispirato un brano o parte di esso? Anche solo per l'atmosfera, l'ambientazione, la storia, le situazioni o i dialoghi tra i personaggi?
Alla regina - il brano di Ordine ed autodisciplina, il nostro precedente EP - è ispirata a una principessa guerriera mongola, di cui si parla nel Milione di Marco Polo.

C'è un protagonista letterario che ti ha colpito così tanto, da ispirarti in passato (se sì, cosa e in che modo?) o su cui baserai parte del tuo lavoro nel prossimo futuro?
C’è ne sono svariati ma io rilancio con un pittore: sono affascinato da Michelangelo Merisi, in arte Caravaggio e, sicuramente, in futuro scriverò su di lui.



Una domanda personale: cosa c’è nella tua playlist? Quali libri sono sul tuo comodino? E quali serie tv o film sono caricate sul portatile?
Nella mia chiavetta trovi di tutto, dai Korn a Ivano Fossati passando per i Depeche Mode, i Cream e John Lee Hooker. Trovo che la ricchezza e la pluralità di stimoli nutra l’intelletto e sono contro ogni forma di omologazione culturale.
Libri: ora c’è Murakami, me lo hanno regalato e mi sta piacendo molto, ma c’è anche Un tappeto di boschi selvaggi di Nicolai Lilin, Confucio, L’arte della guerra di Sun Tzu, Così parlò Zaratustra di Nietzsche. Vale lo stesso discorso fatto per la musica: nessuna omologazione.
Serie tv? Game of Thrones, Vikigs, Davinci’s Deamons, Black Sails, Narchos.

Ringrazio Emiliano dei Kriya per l’intervista. Esprimo da parte di tutto il team de Gli scrittori della porta accanto il più grande in bocca al lupo per la pubblicazione del nuovo EP, vi seguiremo, ragazzi!




Loriana Lucciarini
Impiegata di professione, scrittrice per passione. Spazia tra poesia e narrativa. Molte pubblicazioni self e un romanzo “Il Cielo d'Inghilterra” con Arpeggio Libero. È l'ideatrice e curatrice delle due antologie solidali per Arpeggio Libero, la prima di favole per Emergency “Di favole e di gioia” nonché autrice con la fiaba “Si può volare senza ali” e la seconda di “4 Petali Rossi – frammenti di storie spezzate”, racconti contro il femminicidio per BeFree. È fondatrice e admin di “Magla-l'isola del libro”. Una felicità leggera leggera, Le Mezzelane, è il suo ultimo romanzo.


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