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Viaggio d'arte nella Monza storica

Viaggio d'arte nella Monza storica - Viaggi

Viaggi Di Lara Zavatteri. A Monza, tra gli appartamenti reali e la Cappella di Teodolinda, regina dei Longobardi.

Monza è una città che custodisce preziosi gioielli storici, architettonici e artistici tutti da scoprire. Il primo è la Reggia reale, residenza di re Umberto I e della regina Margherita. Il secondo, la cappella con le storie della regina dei Longobardi, Teodolinda e la leggendaria Corona Ferrea che, si racconta, all'interno custodisce uno dei chiodi con cui venne crocifisso Gesù.

Partiamo dalla Reggia, che quest'anno festeggia i 150 anni da quando Umberto e la sua consorte vi si stabilirono, quando ancora non erano re e regina.

Per visitare la Reggia è necessario prenotarsi ed è possibile scegliere più opzioni, ad esempio gli appartamenti reali e quelli privati, oppure solo quelli reali. Negli appartamenti reali si accede con una guida e ci si addentra nelle stanze personali. Spicca il letto dove fu adagiata la salma di Umberto I quando venne assassinato, proprio a Monza, il 29 luglio 1900, ma anche le vasche da bagno in marmo, i pavimenti in legno intarsiato, la sala della biblioteca dove i libri furono tutti tolti quando il re fu ucciso, ma che doveva custodire moltissimi volumi.
Tra le chicche anche il salotto delle udienze e un gigantesco libro rilegato, con immagini, commissionato dai reali in occasione dell'anniversario di nozze del figlio della coppia, Vittorio Emanuele III. Oltre a quadri e immagini dei sovrani, si trovano gli armadi della regina, tutti numerati per rendere più agevole il compito per i servitori nel trovare l'abito adatto ad ogni occasione.
Fuori, i giardini ospitano due fontane e soprattutto un enorme parco con alberi di ogni tipo, viali, stradine, canali d'acqua, prati. Oggi questo luogo è un parco ma un tempo era una riserva di caccia per il re. Proprio perché immenso, l'unica avvertenza per chi lo visita è ricordare il percorso fatto all'andata, perché tra questo labirinto è facile perdersi.

Nel centro storico all'interno del Duomo si trova invece la Cappella di Teodolinda. 

Regina dei Longobardi, Teodolinda, di origini bavaresi per parte di padre e longobarde per parte materna, sposò Autari divenendo regina e alla morte del marito, un caso eccezionale, il titolo non le fu revocato. Da regina, quindi, decise di risposarsi con Agilulfo che divenne re proprio grazie a questa unione.
Le storie di Teodolinda si possono ammirare giungendo al Museo e Tesoro del Duomo di Monza, sempre su prenotazione. Si accede ad una cappella dove i pittori Zavattari dipinsero la storia di Teodolinda con 45 scene in 5 registri, nel 1444, specificando di non aver realizzato loro la parte in alto, che oggi si crede opera, forse, di un artista piemontese.
La cappella con le storie della regina è il ciclo italiano più ampio dello stile gotico internazionale. Questi dipinti sono particolari e dopo un magnifico lavoro di restauro durato anni, hanno ritrovato i colori splendidi di tutti i personaggi e la bellezza al volto della regina Teodolinda, che in vita doveva essere stata una bella donna, almeno da come viene raffigurata. Inoltre, i dipinti sono arricchiti da lamine d'oro e da altri metalli, ma anche da tessuti, cosa che li rendono ancora più unici. Nella cappella si trova anche il sarcofago della regina.
Sempre nella cappella - dove non si possono fare fotografie - si trova la famosa Corona Ferrea. Si tratta di una corona che in origine doveva essere più grande di quella attuale - sono stati smarriti probabilmente dei pezzi - in oro, smalti e pietre preziose. Ciò che la rende unica è il chiodo che la attraversa, all'interno, per tutta la sua circonferenza, che, si racconta, dovrebbe essere uno dei chiodi utilizzati per crocifiggere Gesù. Esiste anche un culto legato a tutto questo, ovvero quello del Sacro Chiodo. Con questa corona si sono incoronati diversi re e imperatori, come Napoleone.
Al museo del tesoro inoltre si possono ammirare molti reperti di epoche diverse, inutile dire che i migliori restano quelli forgiati dai Longobardi, come la croce di Agilulfo o la chioccia con i pulcini di Teodolinda, che ancora oggi nessuno sa che cosa rappresentino.

In giro per Monza

Potete scoprire altre bellezze, come gli antichi ponti e il museo del mulino, l'Arengario, un tempo il palazzo comunale, le antiche porte che conducevano alla città e, in piazza Trento e Trieste, anche un gigantesco monumento ai caduti della prima guerra mondiale con la Vittoria Alata ma anche vedere dei canali ora asciutti ma che un tempo attraversavano la città, come tante rogge interrate o scomparse in altre città italiane.
Monza custodisce, insomma, molti gioielli da non perdere, da scoprire anche solo con una gita di una giornata, un itinerario che vale la pena non lasciarsi scappare, tra i tanti della nostra bella Italia.


Lara Zavatteri
Classe 1980, vive e lavora nel paese di Mezzana in val di Sole (Trentino). Iscritta all'Ordine nell'elenco dei pubblicisti dal 2000, scrive articoli di cultura, ambiente e attualità locale. È anche blogger e autrice di libri.
Guardando le stelle, Un cane di nome Giuliano, Risparmia Subito!Amici per sempreCuor di Corteccia, Sopravvissuti, Agata, Youcanprint.
Reset, Photocity.it.
La strada di casa, Edizioni del Faro.


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