Gli scrittori della porta accanto

Due libri sulla violenza domestica: quando le donne ne escono da sole

Due libri sulla violenza domestica: quando le donne ne escono da sole

Professione lettore Di Elena Genero Santoro. L'amore liquido di Gabriella Grieco e Anime di carta di Isabella Liberto, due romanzi che parlano di donne uscite dalla spirale della violenza domestica. Da sole.

Ha fatto scalpore la notizia del “kit di salvataggio” che il Consiglio Regionale del Piemonte ha dato alle donne vittime di violenza domestica: un accappatoio, un pigiama, delle pantofole, tre paia di slip (ma di che taglia?), assorbenti igienici e una trousse di cosmetici che sembra la valigetta di Natale della Bottega Verde, per scappare di casa, preferibilmente nel tardo pomeriggio. 
Come se una donna non fosse in grado di prepararsi la valigia da sola. 
Ma facciamo finta che sia proprio un’emergenza, la domanda è un’altra: un kit per andare dove, esattamente? Nel kit c’è tutto ciò che occorre per dormire un paio di notti fuori casa, ma dopo? E perché è la donna che deve scappare, da casa sua, e non l’uomo a doversi allontanare come sarebbe previsto dalla legge?
Leggevo proprio ieri l’intervista alla pianista Giuseppina Torre che nel momento in cui raggiungeva l’apice della sua carriera si trovava invischiata in un crescendo di violenza domestica con un marito che le ha procurato persino un trauma cranico e le ha distrutto tutto ciò che possedeva. (Un altro cliché: se la carriera di lei prende il volo, lui si incattivisce). E lei dice: «ripetono tutti che bisogna denunciare. Non dicono però che, una volta fatta la denuncia ti ritrovi sola».


Ho letto di recente due romanzi interessanti che hanno come tema conduttore la violenza di genere e, pur senza voler dare soluzioni generali, raccontano storie di donne che escono dalla spirale della violenza, in un modo o nell’altro. I libri sono entrambi editi da Zerounoundici Edizioni e l’altro tratto comune che hanno è che la narrazione di questo tipo di situazioni è originale e per nulla stereotipata.
Qui le somiglianze finiscono.

Il primo libro, L’amore liquido di Gabriella Grieco, racconta, con una scrittura elegante e raffinata, la storia di Anna, che da bambina è stata abbandonata dalla madre in un orfanotrofio e che una volta cresciuta si è sempre sentita inadeguata e indegna d’amore.

Al punto da accettare ogni sopruso da parte di un marito il cui nome non viene mai menzionato. Il marito in realtà non le ha quasi mai messo le mani addosso. È un uomo colto, un avvocato, è ricco e pretende accanto a sé lo stereotipo della perfetta mogliettina che gli faccia fare bella figura col capo e con quelli del suo stato sociale. La violenza che si perpetra contro Anna è di natura quasi tutta psicologica. Il marito non la elogia mai, se non di fronte a terzi, anzi, la umilia in ogni modo, le fa pesare qualunque sciocchezza non sia fatta come lui desidera. Non si mostra mai contento e rende il rapporto a due parecchio sbilanciato. Anna accetta tutto e quasi si sente in colpa di non essere quella che lui vuole. Tenta di plasmarsi come lui pretenderebbe e ovviamente non ci riesce mai.
Ho apprezzato molto la resa di questa situazione, il dialoghi realistici e così equilibrati e la psicologia fine che rendono i meccanismi della coppia credibili. Il marito è spregevole ma vive sempre sul filo tra indifferenza e volgarità e non riesce a essere comprensivo nemmeno quando Gloria, la migliore amica di Anna, viene a mancare a causa di un tumore aggressivo. E allora cosa darà ad Anna la forza di venire fuori da questa condizione? Ci sarà l’aiuto di Gloria, che continua ad amarla anche se non c’è più, e poi l’affetto per un cane che Anna trova per strada. Se ci sono tratti probabilmente autobiografici in questo romanzo, questi sono la dimestichezza e l’amore dell’autrice per gli amici a quattro zampe. L’amore incondizionato di questo cucciolo farà sentire finalmente Anna degna dell’affetto e delle attenzioni che merita. Laddove l’amore umano, pieno di limiti e di ragioni egoistiche, non arriva, arriva la dolcezza di un simpatico animaletto e il suo “amore liquido” colma i vuoti di Anna. Non voglio rivelare altro, ma sappiate che Anna avrà il suo riscatto costruendo intorno a sé una nuova rete di amicizie.


L’amore liquido

di Gabriella Grieco
Zerounoundici Edizioni
ISBN 978-8893701976
cartaceo 13,00€
ebook 2,07€

Anna vive la sua vita in silenzio, in punta di piedi, per non dare fastidio. È diventata la sua attività principale non dare fastidio, non fare irritare il marito. È una vita grigia che la donna trascina per inerzia, perché adattarsi è più facile che ribellarsi. Fin quando non incontra qualcuno che le dona nuovi occhi per guardare il mondo e nuovi colori per dipingerlo. Non è il principe azzurro che ancora, nonostante tutto, alcune donne si ostinano a sognare, ma reca con sé l'amore che una volta Anna portava alla vita, e che la vita le ha spento.

Il secondo libro, Anime di carta, di Isabella Liberto, è di tutt’altro tenore. È un romanzo scorrevole, che si fa leggere volentieri. Qui non c’è un unico caso di violenza, ma un coro di donne molestate, che pur avendo denunciato si ritrovano sole e con più problemi di prima. 

In questo caso l’ambientazione è americana e il libro ha il taglio di un poliziesco. Christian, è un poliziotto che si trova a indagare sulle strane morti di uomini che, a ben vedere, erano tutti uomini violenti che maltrattavano le loro ex. Contestualmente conosce la affascinante Samanta e ha dei sospetti su di lei. Teme che questa aiuti le altre donne a liberarsi definitivamente del marito stalker. Possibile che qualcuno supporti le vittima di violenza domestica a liberarsi dei loro carnefici? E davvero per una donna tormentata non c’è un altro modo che l’omicidio per poter riprendere una vita normale? Magari prima o poi qualcuna inizia a farlo per davvero...


Ho considerato il libro, al di là del tenore giallo, come una notevole provocazione. È ovvio che l’omicidio premeditato di un ex, per quanto molesto, non può essere considerato una soluzione legale e praticabile, né una forma di legittima difesa, ma è anche vero che a volte si arriva a tali livelli di esasperazione che si farebbe qualunque cosa per uscirne. Soprattutto quando le istituzioni non proteggono come dovrebbero e quando il violento magari ha anche le spalle coperte da una famiglia potente e qualunque denuncia cade nel vuoto. Soprattutto, come dice Giuseppina Torre, nel momento che intercorre tra la denuncia e il processo all’uomo: quello è il momento più rischioso perché lui comunque è a piede libero ed è esasperato.


Anime di carta

di Isabella Liberto
Zerounoundici Edizioni
ISBN 978-8893701976
cartaceo 11,90€
ebook 1,99€

Il tenente Christian Mudson indaga sull'omicidio di una giovane ragazza trovata morta nei pressi di un lago. Ben presto le sue indagini si intrecciano con altri omicidi sospetti. Le vittime sono tutti uomini precedentemente denunciati per stalking e violenza. Tutte le strade portano Christian a sospettare di Samanta Wallace, psicologa a capo di un centro antiviolenza che in passato era stata essa stessa vittima di stalking. In un crescendo di suspence, Christian si lega a Samanta pur sospettando di lei, fin quando la moralità stessa del detective viene messa a dura prova da una minaccia che grava personalmente su sua sorella.

Ed è qui il senso della letteratura e di romanzi come questi: costringono a pensare, a farsi domande. E magari, prima o poi, anche le soluzioni verranno.
Elena Genero Santoro

Elena Genero Santoro
Ama viaggiare e conoscere persone che vivono in altri Paesi. Lettrice feroce e onnivora, scrive da quando aveva quattordici anni.
Perché ne sono innamorata, Montag.
L’occasione di una vita, Lettere Animate.
Un errore di gioventù, 0111 Edizioni.
Gli Angeli del Bar di Fronte, Gli Scrittori della Porta Accanto Edizioni (seconda edizione).
Il tesoro dentro, 0111 Edizioni.
Immagina di aver sognato, PubGold.
Diventa realtà, PubGold.


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