Cinema Di Ornella Nalon. Si è da poco conclusa la 75° Mostra del Cinema di Venezia, tra proiezioni, convegni e il famosissimo red carpet. Leone d'Oro ad Alfonso Cuaron con Roma, un film in bianco e nero prodotto da Netflix.
Si è appena concluso il 75° Festival del Cinema di Venezia che ha avuto luogo nel solito splendido contesto del Lido di Venezia. Il programma del Festival, composto da proiezioni di film, convegni, presentazioni, mostre, photocall e il tanto declamato red carpet, si è articolato dal 29 agosto sino all'8 settembre, data della premiazione.
Padrino del Festival è stato l'attore pugliese Michele Rionin, mentre Guillermo Del Toro (Leone d'oro nell'edizione 2017 con il film La forma dell'acqua) ha ricoperto il ruolo di Presidente di Giuria.
La mostra del cinema ha aperto con il film Il primo uomo diretto da Damien Chazelle e interpretato da Ryan Gosling e Claire Foy. Il film, di genere drammatico/biografico, basato sul libro di James R. Hansen, racconta gli anni vissuti da Neil Armstrong tra il 1961 e il 1969 in cui si è preparato con sacrificio a una delle missioni più azzardate della storia.
Il film di chiusura è stato Driven di Nick Hamme interpretato da Sylvester Stallone. Anche in questo caso l'ispirazione è tratta da una storia vera che vede protagonisti un agente dell'FBI e un pilota che si vede costretto a diventare un informatore. Una commedia ambientata in un'America degli anni settanta dove si poteva aspirare all'elevazione sociale anche senza possedere particolari qualità.
A star is born di Bradley Cooper (per la prima volta nei panni del regista) è stato proiettato in anteprima mondiale, mentre arriverà nei cinema italiani solamente l'11 ottobre. Bradley Cooper è anche il protagonista che recita con Lady Gaga, la quale interpreta la parte di una cantante dotata (Ally) che decide di rinunciare al suo sogno. Cooper è il musicista che convince Ally a non demordere e sfruttare il suo naturale talento. Fra i due nasce un'intensa storia storia d'amore che, tuttavia, conoscerà un periodo di profonda crisi in concomitanza al decollo della carriera della ragazza.
L'altro all'attrice e regista Vanessa Redgrave; candidata sei volte all'Oscar, ha vinto il prestigioso premio nel 1977 con il film Giulia di Fred Zinnemann. In 60 anni di carriera è stata l'indimenticabile protagonista di numerose e meravigliose pellicole fra cui Blow-up di Michelangelo Antonioni o Casa Howard di James Ivory. Ha esordito alla regia nel 2017 con il film Sea Sorrow.
La protagonista è Cleo (Yalitza Aparicio, attrice mixteca al suo primo film), una giovane domestica india al servizio di una famiglia benestante composta da marito, moglie, nonna, quattro figli e un cane. Le incombenze di Cleo sembrano non finire mai e la sua condizione umile e sfruttata va in evidente contrasto con l'ostentano benessere dei suoi datori di lavoro.
Oltre ad essere il regista, Cuaron è anche sceneggiatore, co-produttore, co-montatore e co-direttore della fotografia. Egli racconta il Messico della sua infanzia in un film che denuncia la disuguaglianza sociale ed esalta il ruolo della donna, positivo e aperto al cambiamento, rispetto a quello maschile, irresponsabile e disfattista.
La pellicola in bianco e nero, che evoca nostalgici ricordi e infonde molto sentimento, è stata prodotta da Netflix che la manderà in onda a dicembre. È la prima volta che un film prodotto per lo streaming si aggiudica un tale riconoscimento e questo è stato il motivo per cui molte associazioni di categoria hanno sollevato delle polemiche. Tuttavia, sembra per certo che sarà distribuito anche in alcune sale cinematografiche.
«Un atto d’amore alle mie donne, al mio paese, alla mia città, Città del Messico»: queste le parole con le quali viene accolto il Leone d'Oro di Venezia da Alfonso Cuaron.
Padrino del Festival è stato l'attore pugliese Michele Rionin, mentre Guillermo Del Toro (Leone d'oro nell'edizione 2017 con il film La forma dell'acqua) ha ricoperto il ruolo di Presidente di Giuria.
La mostra del cinema ha aperto con il film Il primo uomo diretto da Damien Chazelle e interpretato da Ryan Gosling e Claire Foy. Il film, di genere drammatico/biografico, basato sul libro di James R. Hansen, racconta gli anni vissuti da Neil Armstrong tra il 1961 e il 1969 in cui si è preparato con sacrificio a una delle missioni più azzardate della storia.
Il film di chiusura è stato Driven di Nick Hamme interpretato da Sylvester Stallone. Anche in questo caso l'ispirazione è tratta da una storia vera che vede protagonisti un agente dell'FBI e un pilota che si vede costretto a diventare un informatore. Una commedia ambientata in un'America degli anni settanta dove si poteva aspirare all'elevazione sociale anche senza possedere particolari qualità.
A star is born di Bradley Cooper (per la prima volta nei panni del regista) è stato proiettato in anteprima mondiale, mentre arriverà nei cinema italiani solamente l'11 ottobre. Bradley Cooper è anche il protagonista che recita con Lady Gaga, la quale interpreta la parte di una cantante dotata (Ally) che decide di rinunciare al suo sogno. Cooper è il musicista che convince Ally a non demordere e sfruttare il suo naturale talento. Fra i due nasce un'intensa storia storia d'amore che, tuttavia, conoscerà un periodo di profonda crisi in concomitanza al decollo della carriera della ragazza.
Durante la kermesse, sono stati conferiti due Leoni d'Oro alla carriera.
Uno al regista canadese David Cronenberg, ritenuto pioniere del genere cinematografico body horror. È un regista controverso che ha fatto dell'arte sovversiva e disturbante il suo baluardo. Adottando uno stile originale e del tutto personale si è dimostrato un instancabile innovatore di linguaggio e di forme.L'altro all'attrice e regista Vanessa Redgrave; candidata sei volte all'Oscar, ha vinto il prestigioso premio nel 1977 con il film Giulia di Fred Zinnemann. In 60 anni di carriera è stata l'indimenticabile protagonista di numerose e meravigliose pellicole fra cui Blow-up di Michelangelo Antonioni o Casa Howard di James Ivory. Ha esordito alla regia nel 2017 con il film Sea Sorrow.
Dotata di naturale eleganza, innata forza di seduzione e di uno straordinario talento, è potuta passare con disinvoltura dal cinema d’autore europeo alle fastose produzioni hollywoodiane, dalle tavole del palcoscenico alle produzioni televisive, offrendo ogni volta risultati di assoluta eccellenza.recita una parte della motivazione della giuria.
Il vincitore del Leone d'oro.
Roma di Alfonso Cuaron ha sbaragliato gli altri 20 contendenti aggiudicandosi l'unanimità dei nove voti della giuria. Il titolo può trarre in inganno poiché, d'istinto, fa pensare alla nostra capitale, invece Roma è anche un quartiere borghese di Città del Messico dove è ambientata la storia del film.La protagonista è Cleo (Yalitza Aparicio, attrice mixteca al suo primo film), una giovane domestica india al servizio di una famiglia benestante composta da marito, moglie, nonna, quattro figli e un cane. Le incombenze di Cleo sembrano non finire mai e la sua condizione umile e sfruttata va in evidente contrasto con l'ostentano benessere dei suoi datori di lavoro.
Oltre ad essere il regista, Cuaron è anche sceneggiatore, co-produttore, co-montatore e co-direttore della fotografia. Egli racconta il Messico della sua infanzia in un film che denuncia la disuguaglianza sociale ed esalta il ruolo della donna, positivo e aperto al cambiamento, rispetto a quello maschile, irresponsabile e disfattista.
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La pellicola in bianco e nero, che evoca nostalgici ricordi e infonde molto sentimento, è stata prodotta da Netflix che la manderà in onda a dicembre. È la prima volta che un film prodotto per lo streaming si aggiudica un tale riconoscimento e questo è stato il motivo per cui molte associazioni di categoria hanno sollevato delle polemiche. Tuttavia, sembra per certo che sarà distribuito anche in alcune sale cinematografiche.
«Un atto d’amore alle mie donne, al mio paese, alla mia città, Città del Messico»: queste le parole con le quali viene accolto il Leone d'Oro di Venezia da Alfonso Cuaron.
L'immagine in copertina è il manifesto della 75° Mostra del cinema di Venezia del fumettista e illustratore Lorenzo Mattotti.
Ornella Nalon I miei hobby sono: il giardinaggio, la buona cucina, il cinema e, naturalmente, la scrittura, che pratico con frequenza quotidiana. Scrivo con passione e trasporto e riesco a emozionarmi mentre lo faccio. La mia speranza è di trasmettere almeno un po’ di quella emozione a coloro che leggeranno le mie storie. “Quattro sentieri variopinti”, Arduino Sacco Editore “Oltre i Confini del Mondo”, 0111 Edizioni “Ad ali spiegate”, Edizioni Montag “Non tutto è come sembra”, 0111 Edizioni. Una luce sul futuro, StreetLib collana Gli scrittori della porta accanto. |
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