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Ucraina. Storia, geopolitica, attualità, il saggio di Argyros Singh: un estratto

Ucraina. Storia, geopolitica, attualità, il saggio di Argyros Singh: un estratto

#booktok Un estratto di Ucraina. Storia, geopolitica, attualità, il saggio di Argyros Singh (PubMe - Collana Gli Scrittori della Porta Accanto). Un libro solidale, che guarda alla tragedia attuale con occhi geopolitici, storici e umanitari, con un taglio psicologico.

Nel 2022 è quasi impossibile concepire una guerra quale atto offensivo alla dignità di un altro Stato e della sua popolazione. La violenza va sempre condannata, in tutte le sue forme e in tutte le sue manifestazioni. Talvolta però i concetti di giustizia, etica e correttezza vengono meno.
Forse ci siamo assuefatti alla metafora del buon selvaggio di Rousseau, pensando a una società civile che ci ha resi barbari e violenti, snaturando la nostra essenza tendenzialmente pacifica. Mi duole dirlo, ma, come in natura il comportamento antagonista viene prima di quello altruista, così nella nostra fantasia abbiamo per anni relegato il concetto di guerra a mera stupidità. Ecco, la guerra è tutto tranne che stupida. Qualcosa di stupido non lascia segni permanenti nell’esistenza delle persone, non impedisce alla propria narrativa di vita di proseguire e, soprattutto, non è cosa su cui fare “illazioni da divano”. Lo scontro va compreso, studiato e solo poi ripudiato.
Certe volte siamo convinti che alcune barbarie non abbiano senso e che chi le compia sia un folle. Anche questa banalità dovrebbe essere sradicata, se vogliamo ambire a un futuro più brillante, dove una mentalità meno naïf potrebbe essere in qualche modo preventiva in tal senso.

Non è giustificabile, dopo gli avvenimenti del secolo scorso, relegare lo scontro armato nella categoria delle cose di poco conto.

Facendo ciò rinunciamo alle responsabilità, miniamo la nostra capacità di intendere e di volere e, di conseguenza, il nostro giudizio sulle cose. Allontanare il male richiede che esso sia prima stato compreso e studiato; solo in seguito avremo chiara la sconfinata capacità che l’essere umano sa mettere in campo quando si tratta di distruggere e abbattere il suo stesso mondo.
Siamo cresciuti con esempi molto distanti dall’oggettività. Pensiamo alla famosa frase che ci hanno ripetuto spesso da bambini: «Ah, gli uomini sono l’unico animale del pianeta così stupido da farsi la guerra. Quanto siamo cattivi!»
Sappiate che questa affermazione non solo è sbagliata, ma anche riduttiva e priva di fondamento. Per esempio, i babbuini quando muovono guerra tra i loro clan compiono delle vere e proprie stragi senza risparmiare niente e nessuno. La loro struttura sociale e gerarchica funziona in questo modo, non avrebbe alcun senso cambiarla. Comprendono che attacco e difesa siano parte integrante del ciclo vitale di ogni gruppo, di conseguenza non possono in alcun modo eliminarlo, pena una chiara instabilità interna che li esporrebbe a pericoli ancora più grandi.
Lo scopo di questo scritto è di far presente al lettore, che conosce l’orrore della guerra solo attraverso la violenza verbale o sui social, quanto esso sia tragico. Ma non un tragico da rifuggire, piuttosto da comprendere. Essere responsabili e reattivi rispetto a quanto accade è un nostro dovere.
Capiremo insieme cosa voglia dire sperimentare un trauma, contrarre una vera e propria condizione patologica e riprendersi da essa. Il percorso sarà lungo, faticoso e, soprattutto, carico di tenebra. Faccio questa premessa da subito, poiché ritengo che il lettore debba essere consapevole di cosa lo aspetti. Capire il male è anche sperimentarlo, mettersi nei panni empatici del carnefice e, solo dopo, ripudiarne le vesti. Altrimenti mancheremo sempre di una profonda realizzazione di che cosa sia il male, accettando in modo acritico una contrapposizione semplificata di giusto-sbagliato, che in natura non ha ragione di essere. dalla Postfazione di Adriano Grazioli

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Ucraina. Storia, geopolitica, attualità

Ucraina
Storia, geopolitica, attualità.

di Argyros Singh
PubMe – Collana Collana Gli Scrittori della Porta Accanto
Saggio
ISBN 979-1254581933
Saggio
ebook 4,99€
Cartaceo 15,00€

Quarta

Il popolo cosacco, la russificazione, il nazionalismo ucraino, la lotta travagliata nel Novecento per conquistare l’indipendenza. Sono solo alcuni dei temi affrontati in questo saggio, rivolto soprattutto a coloro che vogliono fare ordine nella complessa situazione ucraina, approfondendone la storia e l’attualità. Il libro non ha solo un taglio divulgativo, ma entra nello specifico di alcuni contenuti fondamentali, in modo che il lettore possa acquisire argomentazioni forti e verificate, utili nel dibattito contemporaneo che coinvolge anche il nostro Paese. La speranza è di poter contribuire alla formazione di una prospettiva più nitida e di un’opinione non ideologica e ben argomentata.
L’obiettivo complementare è di riuscire a raccogliere fondi per sostenere la popolazione ucraina sia negli aiuti umanitari contingenti, sia in vista del lungo processo di ricostruzione.
Tutto il ricavato sarà quindi devoluto a United24 – The initiative of the President of Ukraine per il soccorso medico (Medical Aid). Il saggio è arricchito da altre due voci. L’introduzione di Mykhaylo Nychyporuk è legata al complicato rapporto tra l’Unione Europea e l’Ucraina negli ultimi vent’anni. La postfazione di Adriano Grazioli descrive, da una prospettiva psicologica, le conseguenze cui vanno incontro le persone che vivono la guerra sulla propria pelle.
Si tratta quindi di un testo nel suo complesso molto dettagliato, che permette di guardare alla tragedia attuale non solo con occhi geopolitici, storici o umanitari, ma anche con un taglio psicologico, poiché la guerra, anche questa, finirà, ma avrà terribili ripercussioni traumatiche sulla popolazione negli anni a venire.

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