Gli scrittori della porta accanto

[Professione lettore] Soyons le changement: dalla Francia, un'antologia degli scrittori italiani in grado di cambiare il mondo con le parole, di Paola Casadei

Soyons-le-changement

Sotto la direzione della professoressa Angela Biancofiore, all'Università di Montpellier i dottorandi Sondes Ben Abdallah, Romano Summa e Manon Rentz, hanno raccolto, tradotto e studiato testi di autori italiani contemporanei in grado di cambiare il mondo.

Ho avuto il privilegio di conoscere una professoressa estremamente attiva e dinamica, Angela Biancofiore. E di trovarmi tra le dita questa antologia di brani tratti da autori italiani, curata da lei per il Dipartimento di Letteratura Italiana all’Università di Montpellier.
Nella prefazione la professoressa Biancofiore ci dice che la rosa di autori che i due ricercatori hanno scelto all’interno della letteratura italiana ci porta a pensare questo: la letteratura può trasformarci da dentro, la letteratura ha la responsabilità del mondo. Infatti, gli scrittori di questa antologia, continua la professoressa, coltivano i semi preziosi della nostra cultura contemporanea. Se il mondo è in pieno cambiamento, anche la scrittura assume forme nuove. 
La lingua italiana, si sa, evolve: nonostante l’invasione dei termini inglesi che tocca da vicino il linguaggio dei media, una parte degli autori scelti impasta la propria scrittura con le parole delle proprie lingue regionali, quasi dei dialetti, andando a pescare nelle culture arcaiche, facendo risuonare a volte il suono dei proverbi: arricchiscono e trasformano in questo modo il gergo “devitalizzato” e standardizzato della comunicazione mediatica. Ritornare alle proprie lingue regionali significa non nostalgia del passato, ma guardare verso l’avvenire. Vede quindi la luce una nuova lingua letteraria dove la parola antica coabita con le parole del futuro (sono citati qui Michela Murgia, Carmine Abate, Andrea Bajani, Erri de Luca, Cosimo Argentina).
Tra l'altro, la lingua italiana letteraria si ‘metamorfizza’ grazie alla creatività degli scrittori italofoni che hanno scelto l’italiano come lingua e che vengono integrati a pieno titolo nello sviluppo della storia della letteratura italiana. Siamo di fronte a una créolisation’ delle lingue e della cultura, che mostra lo sforzo incessante e indispensabile per costruire una società nuova, interculturale, dove il fatto di appartenere a una minoranza non significa più avere una cittadinanza minore.


Gli scrittori contemporanei sono attenti ai temi che sono al centro del cambiamento: la migrazione dei popoli in fuga da fame, guerra e oppressione, e la crisi ecologica, dall'ambiente allo spirito.

Gli autori immaginano un mondo diverso in cui si possa avere il coraggio di grandi ideali: i giovani di oggi hanno sete di valori durabili, hanno un bisogno vitale di utopie che potrebbero giocare un ruolo essenziale nel nostro quotidiano. Alcuni (specie Bajani, Lodoli, Murgia, D’Avenia, Mello) danno particolare rilievo alla relazione con le giovani generazioni e fanno lo sforzo di capire il cambiamento, mettendo da parte ogni stereotipo o luogo comune.
Gli scrittori sanno che con la mondializzazione c’è anche una migrazione, lo spostamento di grandi masse che fuggono dalla fame, la guerra, l’oppressione. Di fronte a fenomeni di questo tipo, gli autori contemporanei si danno come missione quella di acuire il loro sguardo, costruire una visione profonda per poter cogliere meglio i segni di un cambiamento che è nel cuore della società contemporanea.
Altri scrittori presenti in questa antologia hanno scelto di affrontare la questione che è al centro del cambiamento senza precedenti del mondo contemporaneo: la crisi ecologica. Questa non si limita alla questione dell’ambiente, ma riguarda anche l’ecologia sociale e l’ecologia dello spirito. Di conseguenza, la scrittura letteraria diventa, per alcuni, una vera e propria strategia di sopravvivenza all’era dell’antropocene, nell’epoca in cui la specie umana ha invaso tutta la terra e costituisce un vero pericolo per le altre specie e per la biodiversità (e qui sono citati Erri De Luca, Laura Pugno, Anselmo Botte, Carmine Abate, Mauro Corona, Christiana De Caldas Brito).

Soyons-le-changement

Soyons le changement que nous voulons dans le monde

a cura di Sondes Ben Abdallah, Romano Summa e Manon Rentz
supervisione di Angela Biancofiore
Editions Levant & Euromédia
cartaceo 18,00€
info >> www.univ-montp3.fr

L'antologia “Soyons le changement que nous voulons dans le monde” è frutto di un lavoro di alcuni anni di ricerche. 

La letteratura italiana contemporanea, sotto forma di antologia, il cui titolo è tratto da una frase famosa del Mahatma Gahndi, può contribuire in modo concreto a piantare dei semi necessari per fare la pace con la terra. E a tutte le persone che sembrano spente dal cinismo e animate solo dal profitto, gli studenti, che ne hanno curato la realizzazione, rispondono, come il colibri’ che porta delle gocce d’acqua nel becco per estinguere l’incendio che sta distruggendo la foresta : «Io faccio la mia parte».
Sondes Ben Abdallah è un dottoranda in studi italiani. Nella sua tesi affronta le relazioni tra ecologia, femminismo e letteratura. Romano Summa è dottorando alla stessa facoltà. La sua tesi è sulla questione del lavoro nella letteratura italiana contemporanea. Manon Rentz, studentessa di Master in traduzione specializzata.
Soyons le changement que nous voulons dans le monde” (“Dobbiamo diventare il cambiamento che vogliamo vedere”), dicono gli autori, è da intendersi nel senso di apportare un messaggio positivo su tutto quello che ci circonda, essere coscienti che ogni giorno, in ogni istante, abbiamo la possibilità di migliorare l’ambiente o la vita stessa di un altro essere umano. Per questo hanno scelto scrittori che abbiano reagito con convinzione ed entusiasmo al progetto dell’università di Montpelier.
La bellezza e la forza delle opere letterarie, ci ricordano Roberto Summa e Sonda Ben Abdallah, sta nel fatto che, che lo vogliamo o no, dopo esserci confrontati con esse, non siamo più gli stessi. Come dice Andrea Bajani: un romanzo cambia la nostra disposizione di spirito. La letteratura crea dei cittadini più critici, meno manipolabili da parte degli organi di potere, più sensibili e attenti alle problematiche contemporanee: è il punto di partenza per la costruzione di una società migliore. Dunque gli scrittori hanno una grande responsabilità!
Nell'antologia sono raccolti dei brani che raccontano un po' la storia letteraria di quello che accade in Italia. Lo spettro degli scrittori è vasto, alcuni sono nati negli anni '50, altri negli anni '90 e vivono in varie città o regioni italiane. Ma tutti sono d'accordo su un fatto: con le parole si può cambiare il mondo.

Angela-Biancofiore-Sondes-Ben-Abdallah-Romano-Summa-Manon-Rentz.

I curatori dell’antologia hanno suddiviso il lavoro in tre assi tematici: 

  1. Culture regionali e mondializzazione
    • Erri De Luca (Napolide; Le rivolte inestirpabili)
    • Evelina Sant’Angelo (Senza terra)
    • Dante Maffia (Milano non esiste) 
    • Carmine Abate (La festa fel ritorno) 
    • Edorardo Nesi (Storia della mia gente) 
    • Anselmo Botte (Mannaggia la miseria) 
    • Michela Murgia (Il mondo deve sapere; Altre madri) 
    • Dora Albanese (Non dire madre)
  2. Gli scrittori e i giovani: un dialogo possibile
    • Andrea Bajani (La scuola non serve a niente; Domani niente scuola; La vita non è in ordine alfabetico) 
    • Federico Mello (L”Italia spiegata a mio nonno) 
    • Marco Lodoli (Addio cultura umanista. Per i ragazzi non ha senso, La Repubblica, 31/10/2012 poi in La scuola non serve a niente, di A. Bajani) 
    • Alessandro D’Avenia (Cose che nessuno sa)
  3. Letteratura ed ecologia
    • Laura Pugno (Sirene) 
    • Christiana De Caldas Brito (I due falò'. Rivista Kuma: Creolizzare l'Europa, 2009) 
    • Carmen Covito (“Tempo parziale”, nella raccolta Lavoro da morire. Racconti di un’Italia sfruttata) 
    • Cosimo Argentina (Vicolo dell’acciaio) 
    • Layla Wadia (Amiche per la pelle)
    • Mauro Corona (La fine del mondo storto)
    • Carmine Abate (“Le parole non costano niente”. In Vivere per addizione e altri viaggi)
    • Giacomo Annibaldis (Casa popolare vista mare)
    • Anselmo Botte (Rosso rosso)
E voi, li conoscete tutti?





Paola Casadei
In origine farmacista e direttore tecnico di laboratorio omeopatico, ha lasciato Forlì per trasferirsi prima a Roma, poi a Montpellier, quindi per dodici meravigliosi anni in Africa (otto in Sudafrica e quattro in Mozambico), dove ha insegnato musica e italiano. Ora risiede a Montpellier con la famiglia.
L'elefante è già in valigia, Lettere Animate Editore.
Malgré-nous. Contro la nostra volontà, traduzione, Ensemble Edizioni.
Dal buio alla luce. Il bisso marino e Chiara Vigo, traduzione, Cartabianca Editore.


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