Gli scrittori della porta accanto

Scrittori: intervista a Ornella Nalon

Scrittori: intervista a Ornella Nalon

Caffè letterario A cura di Silvia Pattarini. Intervista a Ornella Nalon, in tutti gli store online con il suo ultimo romanzo Una luce sul futuro (PubMe – Collana Gli Scrittori della Porta Accanto): «La mia massima aspirazione è diventare un’abile (e famosa) giallista».

Diamo il benvenuto a Ornella Nalon, uno dei membri del direttivo di Gli Scrittori della Porta Accanto. Grazie per avermi concesso questa intervista. Per rompere il ghiaccio, visto che ci troviamo in un caffè letterario virtuale, permettimi di offrirti virtualmente un caffè, un tè, una tisana o… Cosa preferisci?

Grazie a te per avermi ospitata nel tuo Caffè Letterario. È un vero piacere avere l’opportunità di essere intervistata: mi fai sentire quasi una VIP. Prenderei volentieri un caffè, grazie. Sono una caffeina dipendente.

Ora che abbiamo rotto il ghiaccio raccontami di te. Chi è Ornella Nalon e come è nata la tua passione per la scrittura?

Ornella Nalon, dentro, è una giovane donna, fuori un po’ meno. Credo che a nessuno faccia piacere sentire l’avanzare degli anni, men che meno a una donna, tuttavia sono convinta che ogni età abbia i suoi lati negativi ma anche positivi. I miei cinquant’anni mi stanno lasciando sei segni poco graditi sull’aspetto esteriore ma, in compenso, mi hanno apportato delle migliorie interiori: sono più sicura di me stessa, più tollerante verso le mie e le altrui mancanze, più disposta ad ascoltare che a parlare.
Mi è sempre piaciuto scrivere: da ragazzina affidavo i miei segreti a un diario, più tardi ho composto qualche poesia e scritto qualche racconto ma la vera passione è subentrata soltanto nel 2013. Non so per quale motivo, ho ripreso in mano un vecchio racconto per bambini, lasciato incompleto da chissà quanto tempo; l’ho rielaborato e terminato. Successivamente ne ho scritti altri tre e ho preso il coraggio di inviarli a qualche casa editrice. Sono riuscita a pubblicare il mio primo libro e questa è stata la molla che mi ha caricata. Da quel momento non ho più smesso di scrivere.

Chi sono i tuoi autori preferiti? C’è qualcuno in particolare che credi abbia influito sul tuo stile di scrittura?

Premetto che il mio genere letterario preferito è il giallo/thriller, meglio se con qualche sfumatura horror. A parte la letteratura classica di vario genere, che ho letto per dovere scolastico e d’informazione personale, le mie letture si sono rivolte preferibilmente ad autori come Agatha Christie, Arthur Conan Doyle, Stephen King, per finire con il compianto Giorgio Faletti. In tutta sincerità, non ho la minima idea se qualcuno di loro possa avere influenzato il mio modo di scrivere ma, se questo fosse successo, anche in minima parte, non potrei che esserne felice.

Quali sono i generi che preferisci leggere e quelli che, invece, preferisci scrivere?

Come ho detto prima, preferisco la lettura che mi tenga con il fiato sospeso dalla prima all’ultima riga, che mi faccia seguire, passo a passo, qualche indagine e che mi faccia scervellare per scovare il colpevole.
Altro discorso, invece, per quanto riguarda i miei scritti che non sono frutto di premeditazione. Infatti, derivano da una improvvisa ispirazione; ad un certo punto, mi balza in mente un’idea che sento di dovere elaborare e approfondire. Ciò non toglie che la mia massima aspirazione sarebbe quella di diventare un’abile (e famosa) giallista.

So che hai già all’attivo diverse pubblicazioni: quante e quali sono ?

Il mio esordio come scrittrice, si è concretizzato con la pubblicazione di un libro per la seconda infanzia Quattro sentieri variopinti a cui ne è seguito un altro, sempre per ragazzi, dal titolo Sulle ali della fantasia. In seguito ho pubblicato il romanzo Oltre i confini del mondo del genere mainstream. In seguito ho scritto due gialli, Non tutto è come sembra e Anche la morte va in vacanza al lago, e un romanzo con richiami storici e paranormal, Una luce sul futuro.

Quale opera credi sia la “meglio riuscita” e perché?

È molto difficile rispondere a questa domanda; ognuno di loro rappresenta qualcosa di importante, è una piccola parte di me stessa. Tuttavia, se dovessi fare proprio una scelta, risponderei che il migliore è l’ultimo, presumendo che sia l’elaborato di una mia maggiore maturazione letteraria.

Cosa dicono i lettori delle tue opere?

Facendo i dovuti scongiuri, al momento, non ho ricevuto alcuna recensione negativa, il che mi fa supporre che le mie opere riscontrino un discreto consenso. Tuttavia, so bene che dovrò mettere in conto anche qualche commento negativo: nonostante si cerchi di far il proprio meglio, non si può piacere a tutti.

Raccontami in breve il tuo primo romanzo giallo: Non tutto è come sembra.

Non tutto è come sembra ha come protagonista un maresciallo dei carabinieri. Si svolge ai nostri tempi, in un paese dell’entroterra veneziano (ho giocato in casa, praticamente). Il carabiniere si trova coinvolto in una complicata indagine di omicidi seriali. Un killer ha preso di mira ed è riuscito a sopprimere, in vari modi, alcuni psicologi della zona. Di più non posso dire J.

Parliamo invece della tua ultima fatica letteraria, Una luce sul futuro. Come ti è venuta l’idea di questo libro, perché hai voluto raccontare la storia di Richard e Lydia?

Non sono stata io a scegliere di raccontare la storia di Richard e di Lydia, ma sono stati loro a scegliere me. A parte il mio giallo che è stato ispirato da una storia vera, tutti gli altri miei romanzi sono frutto di una illuminazione. La storia mi si è delineata all'improvviso e ho avuto l'esigenza di scriverla.

Una luce sul futuro

Una luce sul futuro

di Ornella Nalon
PubMe – Collana Collana Gli Scrittori della Porta Accanto
Narrativa | Paranormal
ISBN 9788833663173
ebook 2,99€
Cartaceo 12,50€

Lydia e la sua vita passata e il castello, le terre selvagge del nord Europa, questo personaggio surreale che fa la sua comparsa con discrezione, mi rimanda ai racconti gotici di Karen Blixen. Hai letto qualcosa di suo, ti sei forse ispirata al suo mondo?

Forse, chissà, potrei averne attinto anche per scrivere il romanzo ambientato in Africa, di cui ti parlavo prima, ma se l'ho fatto, non me ne sono resa conto, così, come in quest'ultimo. Sono comunque certa che dalle proprie letture qualcosa rimanga sempre e che, alla fine, finiscano con l'influire sul proprio stile, anche se a livello inconscio.

Hai mai partecipato, o al contrario, abitualmente partecipi a concorsi o premi letterari?

Sì, ho partecipato a qualche concorso ma i risultati sono stati piuttosto scarsi. Soltanto in uno di questi, il mio testo è stato segnalato dalla giuria. In tutta sincerità, ora non ne sono più interessata, per lo meno a quelli che prevedono una quota d’iscrizione. Mi disturba pensare che il libro prescelto venga pubblicato a spese dei concorrenti.

Progetti per il futuro: cosa ti aspetti dal nuovo anno? Ci sono nuovi lavori in corso o ambizioni particolari?

Gli unici bilanci che faccio, a fine anno, sono quelli contabili, della società per cui lavoro. Per il resto, non uso farne. Il nuovo anno è soltanto la continuità di quello trascorso. Non mi guardo mai indietro e non tiro quasi mai le somme.
Una delle mie principali ambizioni è proprio legata alla passione per la scrittura; mi piacerebbe che le mie opere venissero conosciute e apprezzate da un gran numero di lettori. Ma quale scrittore non lo vorrebbe?
Comunque vada, continuerò a scrivere, almeno fintanto che proverò piacere nel farlo. Al momento non noto segni di cedimento!

Ornella ti ringrazio tantissimo per essere stata con noi, in bocca al lupo per i tuoi progetti futuri!



Silvia Pattarini


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