Appena scesa dall'aereo fece un bel respiro, di quelli belli grossi che ti riempiono i polmoni e ti ossigenano la mente.
Trovarsi lì, dove aveva sempre voluto stare, le sembrava ancora un sogno. Eppure era tutto vero! Ricominciare, ricominciare una nuova vita proprio laggiù! Il caldo era quasi insopportabile, tanto era abituata ormai alla temperatura della cabina dell'aereo. Alzò gli occhi al cielo e il sole accecante gli si parò davanti, bello, immenso, caldo, proprio come lo aveva immaginato tante volte. Poi guardò dietro di sé, come per essere sicura che ci fossero proprio tutti. Bizio e Andrea erano dietro di lei che armeggiavano con le valigie, pronti insieme a lei a tuffarsi in questa nuova avventura che la vita li aveva riservato. Curiosi, eccitati ma al tempo stesso sicuri che tutto sarebbe andato bene. Essere lì insieme, l'importante era questo. Erano felici ed emozionati, il suolo caraibico si trovava finalmente sotto i loro piedi, pronto ad accoglierli e a diventare, così sperava Giulia, la loro nuova casa!
Quello che aveva lasciato in Italia non lo rimpiangeva davvero per niente. È vero, il lavoro che aveva, considerato i tempi e i vari avvenimenti, non era affatto male, poi aveva una casa (ancora della banca, per essere precisi) e un mutuo di 35 anni che avrebbe finito di pagare quando ormai sarebbe stata troppo in su con gli anni per godersela. Una vita tutto sommato serena, scandita come tutti da rate, bollette, tasse, imprevisti vari che ti facevano correre, lavorare e sperare che i soldi bastassero fino al 10 del mese successivo. E aveva pensato e ripensato a cosa la trattenesse ancora in un paese così bello ma così altrettanto “inospitale". Sì, perché Giulia se la ricordava l'Italia di quando era bambina. L'Italia che aveva sogni e speranze, l'Italia che se eri bravo e ci sapevi fare, se ti impegnavi, studiavi e lavoravi sodo un futuro te lo prometteva e poi in fondo te lo dava anche. Un paese in cui, pur con tanti sacrifici, quando arrivavi in fondo ti premiava. Un buon lavoro, la tua casa, una vacanza ogni tanto, una bella macchina, e magari ci incastrava pure mettere qualche soldino da parte che non si sa mai.
Aveva pensato tante volte alla possibilità di mollare tutto per ricominciare, ricominciare soprattutto a sperare, ricominciare a vivere una vita fatta di piccole cose e di grandi soddisfazioni, una vita che non fosse scandita solo dalle date delle rate scritte sul calendario e dalla speranza che, comunque, quelle rate tu riuscissi a pagarle. E allora perché no? Perché non provare a reinventarsi in un altro posto, un posto che aveva sempre sognato e che, dopo che era stata ben due volte a trovare la sorella che lì lavorava e viveva, le era entrato dritto dentro al cuore e non era più voluto uscire?
Certo convincere Bizio non era stato per niente facile. E ancor meno lo era stato convincere Andrea. Il figlio quindicenne era in una fase in cui la tua famiglia sono gli amici e mai ti separeresti da loro. Giulia l'aveva presa alla lontana. Durante la loro ultima vacanza a Bayahibe, in cui avevano trascorso dieci giorni a casa della sorella e del cognato, aveva intrapreso questa lunga e difficile opera di convincimento.
Quello che aveva lasciato in Italia non lo rimpiangeva davvero per niente. È vero, il lavoro che aveva, considerato i tempi e i vari avvenimenti, non era affatto male, poi aveva una casa (ancora della banca, per essere precisi) e un mutuo di 35 anni che avrebbe finito di pagare quando ormai sarebbe stata troppo in su con gli anni per godersela. Una vita tutto sommato serena, scandita come tutti da rate, bollette, tasse, imprevisti vari che ti facevano correre, lavorare e sperare che i soldi bastassero fino al 10 del mese successivo. E aveva pensato e ripensato a cosa la trattenesse ancora in un paese così bello ma così altrettanto “inospitale". Sì, perché Giulia se la ricordava l'Italia di quando era bambina. L'Italia che aveva sogni e speranze, l'Italia che se eri bravo e ci sapevi fare, se ti impegnavi, studiavi e lavoravi sodo un futuro te lo prometteva e poi in fondo te lo dava anche. Un paese in cui, pur con tanti sacrifici, quando arrivavi in fondo ti premiava. Un buon lavoro, la tua casa, una vacanza ogni tanto, una bella macchina, e magari ci incastrava pure mettere qualche soldino da parte che non si sa mai.
Aveva pensato tante volte alla possibilità di mollare tutto per ricominciare, ricominciare soprattutto a sperare, ricominciare a vivere una vita fatta di piccole cose e di grandi soddisfazioni, una vita che non fosse scandita solo dalle date delle rate scritte sul calendario e dalla speranza che, comunque, quelle rate tu riuscissi a pagarle. E allora perché no? Perché non provare a reinventarsi in un altro posto, un posto che aveva sempre sognato e che, dopo che era stata ben due volte a trovare la sorella che lì lavorava e viveva, le era entrato dritto dentro al cuore e non era più voluto uscire?
Certo convincere Bizio non era stato per niente facile. E ancor meno lo era stato convincere Andrea. Il figlio quindicenne era in una fase in cui la tua famiglia sono gli amici e mai ti separeresti da loro. Giulia l'aveva presa alla lontana. Durante la loro ultima vacanza a Bayahibe, in cui avevano trascorso dieci giorni a casa della sorella e del cognato, aveva intrapreso questa lunga e difficile opera di convincimento.
Quarta di copertina
"Il sogno di Giulia" di Claudia Gerini, Lettere Animate, 2016.
La voglia di ricominciare a credere in qualcosa, il sogno di una vita, la determinazione e la forza di una donna. Tutto questo porta Giulia, quarantenne ormai disillusa della vita, il suo compagno, Bizio, e il figlio a mollare tutto per tentare la sorte. Dall'Italia in piena crisi economica ai Caraibi della Repubblica Dominicana, i tre raggiungono la sorella di Giulia, Sara, che lì si è stabilita. Un viaggio dall'altra parte del mondo, in un luogo così diverso da quello che fino ad allora era stato il suo mondo. Ma è proprio quando tutto sembra perso che ci si accorge che i sogni a volte diventano realtà.
Questo romanzo è legato a un altro: Giulia è la sorella di Sara, la protagonista di La notte delle stelle cadenti, di Valentina Gerini, Edizioni Lettere Animate. Il sogno di Giulia, tuttavia, non ne è un sequel né tanto meno un prequel. Si tratta di due storie intrecciate, narrate da due punti di vista differenti.
Questo romanzo è legato a un altro: Giulia è la sorella di Sara, la protagonista di La notte delle stelle cadenti, di Valentina Gerini, Edizioni Lettere Animate. Il sogno di Giulia, tuttavia, non ne è un sequel né tanto meno un prequel. Si tratta di due storie intrecciate, narrate da due punti di vista differenti.
★★★★★
Il buon giorno si vede dal mattino, dicono, e un buon incipit e una copertina accattivante possono essere il perfetto bigliettino da visita di un libro.
Secondo voi, quante stelline si merita il biglietto da visita di questo libro?
Tutti i nostri incipit:
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