Gli scrittori della porta accanto

Recensione: 22/11/63, di Stephen King

Recensione: 22/11/63, di Stephen King

Libri Recensione di Valentina Gerini. 22/11/63 di Stephen King (Sperling & Kupfer). Quasi 800 pagine di perfezione.

Mi sono approcciata al Re un po' tardi nella mia carriera da lettrice, ma una volta letto un suo libro (il mio primo è stato The Dome) ho sentito il bisogno di leggerne ancora. Chiedendo in giro, i titoli suggeriti erano molti, ma il più ricorrente era 22/11/63 e così l'ho acquistato. Quasi 800 pagine di perfezione. La storia, visionaria e geniale come ogni storia narrata da Stephen King, racconta di Jake Epping, un insegnate di lettere, a cui viene messa davanti la possibilità di tornare, tramite un buco spazio-temporale, negli anni '50. Al, proprietario della tavola calda nella cui dispensa si trova questo passaggio, gli chiede di viaggiare nel tempo per impedire l'assassinio di Kennedy, convinto che un mondo in cui Kennedy non fosse stato assassinato sarebbe sicuramente stato un mondo migliore.


Non importa quante volte l'attraverserai: uscirai sempre sul piazzale di una fabbrica tessile di Lisbon Falls, ore 11:58 del 9 settembre 1958. Non importa quanto a lungo resti in quel passato: al ritorno, nel tuo presente, saranno trascorsi due minuti.
Ora, già qui io mi sono esaltata. Soltanto leggendo la quarta di copertina, la mia mente si era eccitata al ventaglio di possibilità che si prospettavano davanti a Jake. Ma il bello è venuto dopo. Quando ho iniziato a leggere il libro, ho ritrovato ciò che avevo lasciato in The Dome. Una scrittura fluida, mai noiosa, ricca di descrizioni sui luoghi e le persone, dal ritmo incalzante. Pagina dopo pagina si percepisce il grande lavoro di ricerca storica che Stephen King ha svolto per poter scrivere questo libro, tanto che il lettore si sente davvero immerso nell'atmosfera quotidiana degli anni '50. La società, le cittadine, la natura, le personalità, sono così ben descritte da sembrare reali. Stephen King stesso, al termine di 22/11/63, scrive alcune pagine dove spiega il motivo per cui ha "dovuto" scrivere questo libro e come lo ha scritto.


Stephen King lega il viaggio nel tempo e nello spazio a vicende storiche, basando su di esse tutta la narrazione.

Un vero e proprio thriller, diverso rispetto a quei suoi horror cui il lettore, suo fan, è abituato. Si tratta di un romanzo che, come tutti i suoi romanzi, esplora un'altra dimensione. Stephen King riesce, con le sue parole, a trasportare il lettore in dimensioni diverse, siano essere nello spazio, o nella mente. Ma stavolta, affrontando la tematica del viaggio nel tempo, porta il lettore a vivere in un mondo parallelo reale quanto quello presente. Riesce a legare il viaggio nel tempo e nello spazio, a vicende storiche, basando su di esse tutta la narrazione.
L'autore incrocia questa storia con quella di una delle sue più celebri opere, IT, riportando il protagonista agli omicidi commessi dal Clown nella cittadina di Derry. Lì le cose iniziano davvero a mettersi bene, per gli amanti dell'horror e della suspense. Anzi, direi che da lì in poi la giostra dell'orrore di Stephen King è già in corsa e le pagine scorrono, tanto che il lettore spera e desidera che il libro si allunghi ancora di più. Poi, ad un certo punto, la narrazione si appiana. Jake Epping, giorno dopo giorno, si adatta e si integra nella società degli anni '50 e King lo rende applicando quasi un freno alla narrazione. Tanto che mi sono chiesta: "E ora cosa accadrà? Deve accadere qualcosa perché questo non può essere King...". E qualcosa accade! La data si avvicina e la narrazione incalza un'altra volta. Jake rifocalizza l'attenzione sulla sua missione. Da quel momento la storia riprende a galoppare fino a rotolare inevitabilmente verso la fine. Il lettore rimane col fiato sospeso, nell'attesa di sapere se ce la farà e, soprattutto, se ce la farà quali saranno le conseguenze nel mondo presente.
Non sono qui per svelare maggiormente la trama, tantomeno il finale. Sono qui per dirvi che se non lo avete ancora letto, dovete farlo, perché 22/11/63 di Stephen King è uno di quei libri che vi rapirà tanto da rimanere imbambolati alla fine della lettura.


22.11.63 la mini serie televisiva con James Franco nei panni di Jake Epping (Jake Amberson).

Dal libro, come ormai spesso accade per King, è stata tratta anche una mini serie televisiva del regista Kevin MacDonald, che ha debuttato nel 2016,  con King in veste di produttore esecutivo. Otto puntate che io ho visto in streaming di pari passo con la lettura del libro. Ero curiosa di osservare le diversità e le similitudini, di fare paragoni in tempo reale. Così per ogni capitolo letto, guardavo una puntata. La serie mi è piaciuta, non posso parlarne male. Fatta bene, attori ottimi, ma non del tutto fedele. In particolare, le differenze più significative sono:
  • nel libro il varco temporale porta Jake dal 2011 al 1958, nella mini serie dal 2016 al 1960
  • nella serie Jake trasforma soltanto il suo cognome, ma mantiene lo stesso nome
  • nel romanzo Jake non interagisce con Frank Dunning e nemmeno con Lee Oswald, come invece avviene nella serie
  • nella mini serie John Clayton viene ucciso da Jake e Sadie
  • nella serie Jake ha un aiutante


22/11/63

di Stephen King
Sperling & Kupfer
Thriller
ISBN 978-8868363291
cartaceo 30,00€
ebook 7,99€

Sinossi
Jake Epping ha trentacinque anni, è professore di inglese al liceo di Lisbon Falls, nel Maine, e arrotonda lo stipendio insegnando anche alla scuola serale. Vive solo, ma ha parecchi amici sui quali contare, e il migliore è Al, che gestisce la tavola calda. È proprio lui a rivelare a Jake il segreto che cambierà il suo destino: il negozio in realtà è un passaggio spaziotemporale che conduce al 1958. Al coinvolge Jake in una missione folle - e follemente possibile: impedire l'assassinio di Kennedy. Comincia così la nuova esistenza di Jake nel mondo di Elvis, James Dean e JFK, delle automobili interminabili e del twist, dove convivono un'anima inquieta di nome Lee Harvey Oswald e la bella bibliotecaria Sadie Dunhill. Che diventa per Jake l'amore della vita. Una vita che sovverte tutte le regole del tempo conosciute. E forse anche quelle della Storia.

Valentina-Gerini

Valentina Gerini
Ho due grandi passioni: i viaggi e la scrittura. Dei viaggi ne ho fatto la mia professione, diventando accompagnatrice turistica. La scrittura è il mio hobby. Mi piace avere una vita piena di cose da fare: sono una mamma, lavoro, collaboro con un mensile toscano, mi impegno a portare avanti il progetto Gli scrittori della porta accanto e scrivo libri.
Volevo un marito nero, StreetLib - Collana Gli scrittori della porta accanto (seconda edizione)
La notte delle stelle cadenti, StreetLib - Collana Gli scrittori della porta accanto (seconda edizione).
Ponsacco-Los Angeles. Sulle tracce di Bruce Springsteen, StreetLib - Collana Gli scrittori della porta accanto.


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